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Lupo solitario

Regia di Sean Penn vedi scheda film

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La recensione su Lupo solitario

di supadany
8 stelle

Davvero autorevole l’esordio di Sean Penn alla regia, qui ancora giovane, ma le idee sono ben chiare ed anche l’intuito nel casting è notevole (gli sconosciuti, ai tempi, David Morse e Viggo Mortensen, insieme al vecchio Charles Bronson), in più il coraggio non gli manca (ma anche questo aspetto non è più una novità da parecchio).

La storia si dipana nella profonda provincia americana, ambiente tanto veritiero quanto scomodo da mostrare nella sua dura realtà (tremendamente lontano dalle metropoli che spesso vediamo nei films).

Padre (Charles Bronson) e madre passano a miglior vita, un figlio, Joe, è un poliziotto (David Morse), mentre suo fratello, Frank (Viggo Mortensen), reduce del Vietnam, ha un temperamento decisamente più turbolento che lo porta ad atti di violenza estrema.

E dopo un omicidio perpetrato di quest’ultimo toccherà proprio al fratello effettuare l’arresto.

 

 

Il primo film di Sean Penn non è esente da difetti, ma al contempo mostra una storia difficile e pericolosa che viaggia sempre su un filo tesissimo per cui è difficile per lui tenere ben saldo il timone.

Ma il suo fare anticonformista, decisamente lontano dalla media del cinema americano, ha un appeal immediato che colpisce l’attenzione dello spettatore che si aspetta qualcosa di forte e deciso.

In più il film ha il merito di tratteggiare in maniera convincente i personaggi (questo grazie ad un cast azzeccato, ma non banale nella scelta degli attori), i dialoghi sono incisivi (almeno un paio da pelle d’oca) e così la visione scorre tra episodi di violenza ben tratteggiati e la contrapposizione tra i caratteri dei due fratelli.

Dunque il film è forse un po’ spericolato (cioè non tutto convince a dovere), ma la genuinità delle intenzioni è talmente lampante da conquistare.

Certo il contesto è duro, e quindi non facile da accettare, ma questo alla fine lo ritengo un grande merito ed un esordio così vale la pena di essere sottolineato con l’evidenziatore.

Bravo Penn, ma questo ormai lo sappiamo da parecchio, avercene di personaggi/attori/registi come te.

Da vedere.

 

Sean Penn

Esordio notevole, per nulla accondiscendente, sicuramente rischioso (ed infatti non sempre riesce a controllare completamente il materiale a disposizione), altrettanto convincente.

Bravo Sean!

David Morse

Lontano dalla fama, che poi in fondo non ha mai ottenuto (chi guarda un pò di film lo conosce di viso, ma per il nome diventa cosa più ardua), dimostra di saperci fare.

Viggo Mortensen

Il ruolo è borderline e quindi colpisce di suo, ma questo succede anche grazie a lui che qui si rivela (forse per la prima volta).

Charles Bronson

Toccante, quasi un addio e per questo conquista l'attenzione due volte.

Sandy Dennis

Soddisfacente.

Valeria Golino

Sufficienza piena.

Dennis Hopper

Ruolo di contorno, ma lo fa bene.

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