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Ci hai rotto papà

Regia di Castellano & Pipolo vedi scheda film

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La recensione su Ci hai rotto papà

di mm40
2 stelle

Un gruppetto di ragazzini si dà il nome di Intoccabili e compie marachelle più o meno grandi in giro per il quartiere. Quando disgraziatamente uno di loro finisce in coma, investito da un’auto, saranno proprio gli altri Intoccabili a risvegliarlo cantando per lui il loro inno di battaglia.

Il quasi quarantennale sodalizio formato da Castellano & Pipolo si chiude con questa pellicola, una raffazzonata storiella infantile dai toni leggerissimi e facile ai moralismi più qualunquisti. Ci hai rotto papà è in effetti un lavoro difficilmente difendibile, falsamente giovanilista e dalla confezione televisiva, che oggi può essere ricordato solamente per l’azzeccata scelta di affidare uno dei ruoli centrali al dodicenne Elio Germano, esordiente e destinato a rivelarsi uno degli interpreti più dotati del cinema nostrano nel decennio seguente. Per il resto c’è proprio poco da salvare: i due registi e sceneggiatori decidono di chiudere una carriera costellata di successi popolari con un lavoro che non li farà rimpiangere più di tanto; pazienza per i contenuti frivoli, ma dal punto di vista formale il film è realmente tirato via. Nel cast si apprezzano quantomeno gli adulti, con spalle comiche del calibro di Antonio Allocca e Pippo Santonastaso, e altre particine riservate a Isaac George, Mariangela Giordano, Enzo Andronico e Ines Nobili. L’abusato tema musicale, firmato da Bruno Zambrini, racchiude nella sua sconclusionata allegria l’atmosfera del lavoro (ed è perciò ben assortito). 2,5/10.

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