Nella prima puntata dell’undicesima stagione di X-Files, al termine della sigla, compare il mantra di Fox Mulder, «I want to believe»: voglio crederci. Ma alcune lettere evaporano e resta mutila: «I want to lie», voglio mentire. In effetti, per usare un altro famoso tormentone della serie, la verità è là fuori, e dopo 25 anni non ci è (ancora?) dato saperla: Chris Carter, demiurgo narciso (la sua data di nascita, il 13 ottobre, è anche quella di Mulder, è il nome della sua casa di produzione Ten Thirteen ed è disseminata ovunque nella serie), è per lo spettatore ciò che l’Uomo che fuma è per Mulder e Scully: un mistificatore provetto, un prestigiatore sadico, un fabbricatore di inganni. Un uomo di televisione, in poche parole, che della serialità ha fatto la Storia creando un prodotto senza precedenti.

Certo, X-Files non sarebbe esistito senza Ai confini della realtà e senza il quasi coevo Twin Peaks: Carter ebbe l’intuizione di una serie che incastonasse avventure e misteri stand alone, ossia autonomi e autoconclusivi (i cosiddetti “mostri di puntata”), all’interno di un vasto e tentacolare apparato narrativo che affonda le radici nella Storia degli Usa (la “mitologia” della serie). Nel 1993, uno show come X-Files era coraggioso e anomalo, in un panorama di prodotti che ancora venivano concepiti per incoraggiare la visione casuale e saltuaria.

Un quarto di secolo fa, senza binge watching, senza streaming e senza cofanetti dvd, l’idea di guardare una serie tv in blocchi di puntate non era nemmeno pensabile, e l’obiettivo di ogni prodotto televisivo era non complicare troppo le cose, non eccedere nelle trame orizzontali, affinché il pubblico si sentisse a suo agio anche saltando qualche puntata. Nessuna serie era pensata per essere vista continuativamente; con l’eccezione delle soap opera e, appunto, del rivoluzionario Twin Peaks. Due oggetti da cui Carter attinge per dare vita al suo prodotto ibrido, che alterna tasselli di complicata mitologia a episodi autonomi, quasi allegramente noncuranti dell’oscura trama orizzontale che li tiene insieme.

Per la prima volta, lo spettatore è incoraggiato a sviluppare una sua personale relazione con la serie, e con la complicità della rapida ascesa di internet, proprio come accaduto per la creazione di Lynch, nascono forum e siti dedicati, per dare voce alle teorie di fan sui complotti e le cortine di fumo erette a protezione di indicibili segreti. Accanto al mega-complotto paranoide, a reggere la struttura della serie per 25 anni e 208 episodi (diventeranno 218 al termine della stagione 11), c’è uno dei più fenomenali e protratti casi di tensione sessuale irrisolta fra i protagonisti: la chimica tra Mulder e Scully fa scintille sin dal pilota, e l’eterno dilemma tra il desiderio di vederli allacciati e il terrore che ciò avrebbe mandato all’aria la serie è stato gestito con diabolica abilità, rimandando per anni il fatidico bacio e infine letteralmente saltando i preliminari e presentandoci il frutto dell’amore di Fox e Dana, il piccolo William, senza mai mostrare realmente il loro divenire amanti.

E proprio William è diventato il trait d’union delle due anime della serie, l’incarnazione di questa soap/thriller/sci-fi, un personaggio che non abbiamo mai davvero conosciuto eppure è di nuovo elemento chiave anche in questa nuova, undicesima stagione. Trust no one è il terzo mantra di Mulder: non fidarti di nessuno. E i fan di X-Files ci sono abituati, a non credere mai alle presunte verità propinate dalla serie: la fine del mondo, ovvero la colonizzazione aliena, doveva avvenire a dicembre 2012, come da profezia Maya, ma così non è stato, evidentemente, perché la serie è ricominciata nel gennaio 2016 e la Terra era ancora lì.

L’Uomo che fuma pareva morto nell’esplosione con cui si chiudeva, nel 2002, la stagione 9; eppure eccolo qua, a tramare nell’ombra, a confonderci con rivelazioni bomba. I Pistoleri solitari, amabili spalle comiche, sono morti e sepolti, e allora come mai in questa nuova annata riescono a mandare a Mulder messaggi allarmanti? Proprio come in una soap opera infinita, ribaltamenti e resuscitazioni sono accettabili, lo è perfino l’escamotage del “era tutto un sogno”: c’è chi pensa che Carter e soci stiano raschiando il fondo del barile, ma ci sentiamo di rispondere che questa era già la natura di X-Files, duttile e sfacciata, capace di adattarsi all’uscita di scena di un attore o alla gravidanza di un’attrice. Tanto che, all’annuncio di Gillian Anderson che questa sarà la sua ultima stagione nei panni di Scully, Duchovny ha risposto sereno che per lui si può andare avanti anche senza di lei. Sarà vero? Quanto di X-Files si può amputare, perché potremo ancora riconoscerlo come X-Files? Ci basterà la sigla col riverbero di Mark Snow? La verità, in questo caso, non è là fuori, ma dentro i nostri piccoli schermi.
X-Files History
- 1947 - Incidente di Roswell
Gli alieni vogliono colonizzarci. Se ne occupa il Consorzio, uomini specializzati in fumo negli occhi ed eugenetica. - 1952 - L’FBI crea gli X-Files
Perché la X? Ecco: il cassetto della U (che sta per unsolved, caso irrisolto) era pieno, e la segretaria pensò di usarne uno più spazioso. - 1963 - Omicidio Kennedy
Oswald chi? JFK è stato ucciso dall’agente Spender, alias l’Uomo che fuma: solo uno dei suoi tanti misfatti (lo narra nel memorabile episodio I segreti del fumatore). - 1973 - Rapimento di Samantha
La sorellina di Mulder è sacrificata nel patto del Consorzio con gli alieni, come cavia per esperimenti genetici. Per Fox è l’inizio di un’ossessione. - 1993 - Dana Scully agli X-Files
Così comincia la serie (il 10/9, negli Usa; in Italia nel giugno 1994): l’agente viene mandata a tenere d’occhio l’irrequieto Mulder. - 1994 - Scully è rapita dagli alieni
In realtà, Anderson è incinta, e la sua assenza copre la gravidanza. Il suo rapimento diventa però elemento chiave della saga. - 1997 - I Simpson Springfield Files
Gli X-Files sono ormai iconici: Anderson e Duchovny prestano le voci a un’itterica parodia animata degli agenti Mulder e Scully. - 1998 -Al cinema X-Files - Il film
Tra stagione 5 e 6: X-Files chiusi, Scully a contatto col temibile olio alieno Cancro nero. - 1999 - Il Consorzio è distrutto
Una fazione di alieni ribelli incenerisce il Consorzio e il loro ibrido umano-alieno. Sopravvive, manco a dirlo, l’Uomo che fuma. - 1999 - Il primo bacio tra Mulder e Scully
Nella puntata 7x04, allo scoccare del Capodanno 2000, finalmente gli agenti si baciano. «Non è poi la fine del mondo», commenta lei. - 2000 - Mulder è rapito dagli alieni
In realtà, è Duchovny che se ne va, per darsi al grande schermo (se ne pentirà in fretta). Nella stagione 8, al suo posto, gli agenti Doggett e Reyes. - 2001 - Nasce William Scully
Il pargolo di Mulder e Scully (ma la stagione 11 getta ombre sulla paternità...) è sano ma in parte alieno; per metterlo in salvo, sono costretti a darlo in adozione. - 2001 - Spinoff The Lone Gunmen
I tre hacker Pistoleri solitari si guadagnano una serie (co-creata da Vince Gilligan). Predice l’11/9 e muore dopo una stagione. Poi muoiono anche loro. O no? - 2001 - I supersoldati infiltrano l’FBI
Creati dagli alieni per favorire la colonizzazione, sono indistruttibili. Già usati nella Guerra del Golfo, vengono piazzati ai vertici dell’FBI. - 2002 - Gli X-Files vengono chiusi
E anche la serie: prima di morire (?), l’Uomo che fuma conferma a Mulder che la colonizzazione aliena avverrà a dicembre 2012. - 2008 - X-Files: Voglio crederci
Il secondo film accantona gli alieni e ritrova Mulder e Scully (ora una coppia) a lottare tra fede e scienza. - 2013 - Esce il fumetto Season 10
Gli albi, co-prodotti da Carter, proseguono la mitologia, ma slegati dalla serie tv. Anche audiolibro con le voci di Anderson & Duchovny. - 2013 - La reunion per il ventennale
Al Comic-Con di San Diego, nel visibilio dei fan, Duchovny e Anderson arrivano muniti di torce e non escludono un seguito. - 2016 - Parte il revival: stagione 10
Nel marzo 2015 il clamoroso annuncio, a gennaio 2016 la messa in onda: sei puntate, ora seguite da un’ulteriore annata di dieci. Sarà l’ultima? - 2018 - Gillian Anderson lascia la serie
«Ho appeso il cappello da Scully al chiodo», dice l’attrice. Duchovny non esclude di proseguire da solo.
La serie tv
X-Files
Fantascienza - USA 1993 - durata 45’
Titolo originale: The X-Files
Creato da: Chris Carter, Alec Gillis, Tom Woodruff Jr.
Con Gillian Anderson, Barbara Hershey, Ken Camroux-Taylor, David Duchovny, D.J. 'Shangela' Pierce, Jolie Jenkins
in streaming: su Disney Plus
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