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ALLA LARGA (MA NON TROPPO) DAL MILLEPIEDI
di alan smithee
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The Human Centipede (First Sequence) (2009): locandina

Vi sono horror così cruenti e finalizzati a portare avanti con apparente serietà ed una cupezza assurdamente verosimile il loro torvo messaggio malato, o quantomeno disturbante, che escono scientemente dai binari precostituiti ed ormai ben noti del genere e puntano a creare nello spettatore un sentimento vero e proprio di angoscia che esula dal vecchio caro e bonario balzo dalla poltrona, puntando soprattutto a suscitare un vero e proprio senso di repulsione che risulta in certi casi davvero disturbante anche agli stomaci più avvezzi e collaudati.

Se tutto ciò non succede ad esempio quando si affronta, per citarne uno, il cinema "antropofago" e falso testimone di torbide abitudini di tribù rimaste ancorate ad uso e costumi primitivi, descritte in alcuni lavori di "ragazzacci" come il nostro macabro Ruggiero Deodato, o il suo più giovane discepolo americano Eli Roth, entrambi così sopra le righe da risultare talvolta bonari o comunque quasi sempre innocui, altri film come il terrificante Martyrs, o la trilogia sul "millepiedi" di cui ci occupiamo qui in questa sede, suscitano, al contrario dei primi, inquietudini che vanno ben oltre il saltuario brivido a pelle o l'effimero senso di repulsione.

Detto questo, posto che non mi sentirei per nessuna ragione al mondo di consigliare alcuno dei tre film della serie sul centipede a persone anche interessate più della media ad esplorare nuovi generi e particolari stili di narrazione, mi trovo anche nell'imbarazzo di non poter tanto semplicemente catalogare frettolosamente la trilogia come una mera opera folle di un pazzo depravato completamente in balia dei propri deliri gratuiti e fuori controllo. Non che Tom Six, regista e produttore dei tre film non lo sia, un folle o forse anche un disturbato.

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The Human Centipede II (Full Sequence) (2011): locandina

Chi può negarlo.... Ma è anche, sicuramente altro, e la sua trilogia, per quanto fuori di testa, contiene in sé riferimenti cinefili, citazioni e persino autocitazioni che sfiorano la genialata. Ma veniamo ai singoli film in questione: In "The human centipede - first sequence" (voto ***), due avventate e disinibite attricette sexy americane, in vacanza in Germania, finiscono sperdute in un bosco con la macchina in panne.

Sole, colte da un acquazzone, trovano, malauguratamente per loro, ma non per il padrone di casa che viscidamente le accoglie, un rifugio presso una villetta sperduta tra la vegetazione.

Ashlynn Yennie, Ashley C. Williams, Akihiro Kitamura

The Human Centipede (First Sequence) (2009): Ashlynn Yennie, Ashley C. Williams, Akihiro Kitamura

Dieter Laser

The Human Centipede (First Sequence) (2009): Dieter Laser

Peccato che il padrone sia un folle chirurgo, un tempo noto specialista in casi di gemellaggi siamesi, ora allontanato dalla professione e tutto preso a realizzare la sua macabra operazione di creazione di un nuovo tipo di essere vivente: una sorta di millepiedi umano, dopo che l'esperimento sui suoi cani ha avuto, almeno in via teorica, esiti positivi. Le due amiche risultano perfette per l'uomo, che le narcotizza ed immobilizza, per unirle in coda ad un terzo individuo di origine orientale, destinato a fare l'elemento iniziale di quella folle, innaturale nuova concezione di vita simbiotica. Uniti chirurgicamente con estrema cura attraverso un legame anno-bocca-ano-bocca, ecco che il primo centipede umano inizia dolorosamente e sadicamente a prender vita. Fino all'arrivo della polizia e ad un finale con massacro che ci lascia col fiato sospeso e senza una vera soluzione finale.

Laurence R. Harvey, Ashlynn Yennie

The Human Centipede II (Full Sequence) (2011): Laurence R. Harvey, Ashlynn Yennie

Laurence R. Harvey

The Human Centipede II (Full Sequence) (2011): Laurence R. Harvey

Per quanto attiene invece al secondo episodio - vera chicca della trilogia, nonché capitolo più ostico ed estremo tra i tre, ovvero quel tremendo "The human centipede 2 - full sequence" (voto ***1/2), trovare un excamotage narrativo atto a giustificare un sequel di un film già di per sé stomachevole e rivoltante, pareva impossibile ecco però che il folle regista olandese Tom Six, galvanizzato dalle polemiche che il suo violentissimo e spregiudicato film capostipite ottenne all'uscita pubblica, decide in questa occasione di superarsi: Il seguito, in uno stiloso bianco e nero molto autoreferenziale, inizia con un nuovo, pingue ed esteticamente impresentabile protagonista che, addetto a far da guardiano ad uno squallido ed anonimo parcheggio sotterraneo, si sollazza guardando il suo film preferito, ovvero The Human Centipede, prendendolo così sul serio da cercare di ripetere in modo casereccio ma scrupoloso, le nefande, orribili azioni del medito pazzo protagonista della pellicola capostipite.

Arriverà ad ottenere un buon numero di cavie per mettere in pratica, ancora più artigianalmente che nel primo film, in cui il progetto era portato avanti sì da un folle, ma con un bagaglio di conoscenze pertinenti, il suo incredibile progetto di mutazione genetica. Ma non contento, scritturerà con un inganno, anche la vera attrice protagonista del primo film, in un film-nel-film da delirio totale. Il ribrezzo aumenta, la coprofagia viene quasi surclassata da un macello che coinvolge vittime adulte e pure....un feto....incredibile....

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The Human Centipede III (Final Sequence) (2015): locandina

Nel capitolo finale, ammesso che lo sia per davvero, ovvero quello sballato "The human centipede 3 - final sequence" (voto **1/2) che ricorda le atmosfere schizzate e l'umorismo macabro parzialmente fuori controllo delle produzioni Troma, l'azione si sposta all'interno di un carcere di massima sicurezza. In quel purgatorio di anime dannate, le spese inerenti la cura dei folli carcerati impongono spese insostenibili, ed uno dei capi delle guardie, fan del primo capitolo del film della serie, decide di mettere in pratica le nefandezze portate avanti dal medico pazzo di cui sopra, trovando pieno appoggio nel sadico direttore del carcere (lo interpreta un sempre più inquietante Eric Roberts).

Dieter Laser

The Human Centipede III (Final Sequence) (2015): Dieter Laser

Eric Roberts

The Human Centipede III (Final Sequence) (2015): Eric Roberts

Questo episodio, ove abbonda umorismo isterico e sopra le righe, latita un po'di tensione e la violenza è così portata a livelli assurdi che molte situazioni sconfinano fino a provocare inquietanti momenti di inevitabile macabro umorismo, che invece latitavano nel tremendo secondo capitolo. The Human Centipete-trilogia è un film che non farò che sconsigliare a chiunque o quasi: un trittico disturbante portato avanti da un matto che tuttavia conosce il cinema, sa citarlo, sa citarsi e raggiungere momenti notevoli, anche rappresentando l'irrappresentabile.

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