Espandi menu
cerca
Festival di Cannes - Parte 8
di Tato88
post
creato il

L'autore

Tato88

Tato88

Iscritto dal 21 novembre 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 15
  • Post 19
  • Recensioni 367
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

Giornata tra le più grandiose quella di ieri, tanto almeno quanto terribile è stata quella di oggi. Sul red carpet si sono susseguiti alcuni tra gli ospiti più attesi dell’evento(-i) cinematografico. Si è cominciato con un redivivo Bertolucci, che aggiunge un altro tassello d’onore per lo stivale a questa sessantacinquesima edizione del festival. Il pubblico ha accolto calorosamente il regista con una doppia standing ovation (prima e dopo la proiezione) ma immagino che quell’applauso fosse più per lui che per il suo film. Decisamente notevole e commovente, non è certo all’altezza della filmografia di Bertolucci (quello di The Dreamers, de L’ultimo Imperatore ecc…), ma l’emozione di avere di nuovo il grande regista in una sala cinematografica farà chiudere un occhio anche alle lingue più malevole. Fortunatamente Io e Te non ha l’aria di un ultimo film, bensì di un’opera per ricominciare quel mestiere interrotto nove anni fa a causa di un problema fisico che ha avuto ripercussioni anche psicologiche. Come è stato Antichrist per Lars, questo film era necessario per Bernardo. Magari il prossimo anno ci regala un Melancholia.

Ma i fan hanno iniziato ad arrampicarsi sulle scale posizionate davanti all’ingresso della sala lumiere solo verso le 19, quando Hedlund, Mortensen, Dunst e soprattutto Stewart hanno sfilato sul tappeto rosso sotto una pioggia di applausi e lampi di flash. Di nuovo, gli applausi erano per loro, e non per il film che venivano a promuovere. E con questo la selezione ufficiale del festival azzecca la sestina dei film americani presenti a Cannes tra i più inutili (ma non necessariamente brutti) tra quelli prodotti negli ultimi anni.

È stato poi il turno di Holy Motors di Leos Carax, che ci regala l’opera decisamente più fuori dalle righe di tutta la selezione. E in effetti sentivamo un po’ la mancanza nella programmazione di un film surreale, che subito ha destabilizzato (e diviso) critica e pubblico, senza tuttavia permettere al regista di abbandonare la sala prima di aver fatto scorta di applausi per i prossimi cinque anni. I dubbi dei giornalisti sono stati palesati già stamattina con un bel titolone a tutta pagina “Carax, genio o impostore?”. Io punto decisamente tutto su genio, termine di cui mi preoccupo sempre di non abusare. Vi rimando alla recensione per maggiori spiegazioni.

Passata la mezzanotte, mi compiaccio finalmente di essere già in possesso di tutti i biglietti necessari per il giorno seguente, cioè oggi (ormai ieri), e di non dover ricorrere alla solita alzataccia per la corsa alle liste d’attesa. Il sonno finalmente assecondato è stato però subito controbilanciato dai peggiori film visti quest’anno. Il succitato e americano On the road, il sempre americano The Paperboy, e l’indiano Miss Lovely. Quest’ultimo in particolare è qualcosa di agghiacciante. Mi perdonerete se a queste pellicole ho dedicato meno tempo per le recensioni allo scopo di potervi dire qualcosa di più di Carax e Bertolucci.

Molto intense dunque queste ultime 24, che per la prima volta non mi hanno consentito di aggiornarvi a metà pomeriggio com’è mio solito. E domani si ricomincia con l’ennesima maratona alle waiting list, fondamentali per la visione di Cronenberg, Loznitsa e Kauffman, seguita poi da una lunga coda per Gimme the Loot di Adam Leon per la sezione Un certain Regard.

Recensioni di oggi:

- Io e Te

- Holy Motors  

- On the road

- The Paperboy

- Miss Lovely 

Ti è stato utile questo post? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati