Regia di Luigi Capuano vedi scheda film
Un impiegato ha un grosso debito col suo padrone di casa; va a parlargli, ma lo trova morto. La polizia non ha dubbi: l'assassino è lui. Ma in carcere l'uomo trova chi può rivelargli come sono realmente andate le cose.
All'epoca Luigi Capuano licenziava qualcosa come 2 o 3 pellicole all'anno, media che denota una scarsa attenzione alla qualità, sempre in secondo piano rispetto alla quantità nella sua produzione. Onore e sangue è a tutti gli effetti un filmetto di poche pretese, realizzate però senza eccessivi sforzi: un incastro giallo, un retroscena nero macchiato di rosa, una vendetta ardua, ma non impossibile. Un'ora e mezza di intrattenimento, sostanzialmente, che per quanto poco sia consistente negli argomenti è pur sempre costruito sulle solidissime basi di un artigianato a basso budget capace di esprimersi a buonissimi livelli. Sul cartellone non spiccano nomi degni di effettivo richiamo, ma, sia pure pescati fra le seconde e le terze linee del cinema nostrano, troviamo comunque interpreti assolutamente notevoli: Carlo Giuffrè, Otello Toso, Lucia Banti, Giacomo Furia, Fulvia Franco, Nerio Bernardi e Virginia Balestrieri. Sceneggiatura scritta dal tandem formato dal regista e da Vincenzo Talarico; fotografia in bianco e nero che conferisce - risparmiando, naturalmente - una degna atmosfera fosca alla storia, curata da Augusto Tiezzi. 3/10.
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