La recensione su Jane by Charlotte

di alan smithee

6 stelle

FESTIVAL DI CANNES 74 - CANNES PREMIÈRE/TFF 39 - FUORI CONCORSO-SURPRISE

Il rapporto tra una madre e una figlia muta in relazione al periodo in cui viene preso in esame. E quando la figlia si ritrova a vivere le medesime sensazioni, titubanze ed esperienze di sua madre, siano esse racchiuse nella maternità, sia nella gestione di una propria celebrità iconica che le rappresenta entrambe come punti focali di raggiungimento di una vetta di notorietà senza precedenti, ecco che alla fine tutti i nodi tornano al pettine, così come i dubbi e le perplessità, i falsi pudori e le remore messe dinanzi come ostacoli insormontabili, giungono ora ad appianarsi clamorosamente.

Jane par Charlotte permette ad una figlia celebre di comprendersi e ritrovarsi madre e donna di successo, e di comprendere la medicina situazione che, lungo una generazione precedente, si è verificata in capo alla sua stessa genitrice.

Questa intimità di approccio, poco formale e tutto sommato apparente sincero e pieno di slanci senza falsi pudori, appare convincente, ed il documentario un esperimento genuino almeno in parte convincente nell'"intimità in cui ci permette di accedere.

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