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Analisi e interpretazioni libere dei finali dei film

Scatole sino-ungheresi

Scatole sino-ungheresi

Ritagliando il quadro e addentrandosi man mano nelle scatole cinesi delle storie che racconta, Grand Budapest Hotel prova a riflettere sul senso della narrazione stessa, e della Storia del ventesimo secolo. Quando arriva al finale, lascia allo spettatore la possibilità di dare un senso al concatenarsi di quelle storie, e al loro significato.

di Marco Grifò

Con il viso rivolto al passato

Con il viso rivolto al passato

Nel cinema di Roman Polanski la Storia è oggetto di un amore/odio che ne fa un Male a cui avvicinarsi per gradi. Con Il pianista arriva alla determinazione che il Male vada raccontato, non interpretato o analizzato: ed è quello che dichiara il finale del film.

di Leonardo Strano

L’opposto dell’apparire

L’opposto dell’apparire

Guardare ed essere guardati, realtà e illusione: gli opposti si incontrano e il protagonista Luciano trova la sua (illusoria) pace, nel finale di Reality, di Matteo Garrone.

Da parte di Mathilda

Da parte di Mathilda

Un moto orizzontale e uno verticale legano indissolubilmente i destini dei due protagonisti di Léon di Luc Besson, facendoli incontrare, nel finale del film, nonostante siano costretti a separarsi per sempre.

di Marco Grifò

Il movimento del colibrì

Il movimento del colibrì

Immobilità e movimento sono i temi chiave del finale di Il curioso caso di Benjamin Button (e dell’intero film), ed entrambi sono la base su cui poggia la riflessione di David Fincher sul cinema e sulla vita.

di Leonardo Strano

L’identità del maestro

L’identità del maestro

Il finale di Vivere e morire a Los Angeles di William Friedkin vede sovrapporsi e identificarsi personaggi e concetti, arrivando a rivelare con quale personaggio si identifichi il regista stesso.

All of them witches

All of them witches

Il finale di Rosemary’s Baby di Roman Polanski, ovvero dove l’orrore non è la rivelazione della verità, ma il ritorno al mondo normale, capace di racchiudere in sé qualsiasi abisso.

di Marco Grifò

Nei sogni cominciano le responsabilità

Nei sogni cominciano le responsabilità

Il finale di Paprika di Satoshi Kon non è solo l’approdo al cinema del protagonista Konakawa, ma anche il punto d’arrivo del viaggio del regista, dopo aver attraversato mondi, generi, forme e linguaggi.

di Leonardo Strano

Alieno a metà

Alieno a metà

Tra i più sfortunati film Disney, Taron e la pentola magica ha in realtà in sé gli stessi valori tipici delle altre storie, per quanto cerchi di trasmettere un messaggio con metodi e stili decisamente insoliti. Ma è nel finale che si riconosce l’intento.

Diventare il vento

Diventare il vento

Imparare a guardare (di nuovo) con gli occhi dell’infanzia, eliminando le sovrastrutture dell’età adulta: è il messaggio - ancora una volta - del finale di Il mio vicino Totoro, film di culto di Hayao Miyazaki.

di Marco Grifò

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