Il crime può essere solo un genere oppure può diventare un modo per raccontare l’identità, il cambiamento, la solitudine, le scelte non convenzionali: Petra 3, la terza stagione della serie prodotta da Sky Studios e Cattleya, sbarca su Sky Cinema Uno e NOW con due episodi (l’8 e il 15 ottobre) e conferma la forza di un personaggio capace di attraversare i confini del genere investigativo.


Ancora una volta sotto la regia di Maria Sole Tognazzi, con una fotografia ispirata al noir classico e con un cast che ormai è famiglia per il pubblico, la serie Sky Petra 3 mette al centro la sua protagonista, Paola Cortellesi nei panni dell’ispettrice Delicato, senza indulgere nei cliché. Petra non ha bisogno di eroi, e non lo è neanche lei. Ma è proprio in questo sguardo sghembo, privo di idealismo, che la serie trova il suo equilibrio.

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Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi nella serie Sky 'Petra 3'.

Due casi, un’unica posta in gioco: la verità

La serie Sky Petra 3 è composta da due episodi di formato cinematografico, ispirati ai romanzi di Alicia Giménez-Bartlett: Il silenzio dei chiostri e Gli onori di casa.


Nel primo episodio, Petra e Monte indagano su un omicidio avvenuto all’interno di un convento: un furto di reliquia si trasforma in un caso complesso in cui fede, comunità e memoria si intrecciano. È un viaggio nella spiritualità e nei silenzi, un’indagine che conduce Petra a confrontarsi con qualcosa di distante dalla sua realtà quotidiana e, forse proprio per questo, destabilizzante.


Nel secondo episodio, l’omicidio di un potente imprenditore in compagnia di una giovane prostituta apre una pista che porta Petra e Monte a Palermo. Qui, le indagini toccano il mondo della criminalità organizzata, ma anche il passato personale della protagonista. Nella città siciliana entra in scena Luigi, questore con cui Petra ha un legame profondo, mai davvero superato. La trasferta diventa così una doppia missione: risolvere un caso e affrontare una parte rimossa della propria storia.

Personaggi in evoluzione, relazioni che cambiano

Petra Delicato, interpretata da Paola Cortellesi, è all’apice della sua complessità. Da detective solitaria si ritrova improvvisamente parte di una famiglia allargata, in una convivenza con Marco (Francesco Colella), architetto separato con figli, che mette in crisi i suoi confini abituali. Il confronto con una vita domestica piena di rumore, compromessi e tenerezze impreviste diventa una nuova sfida. Ma Petra resta Petra: irregolare, impulsiva, refrattaria alle regole.


Accanto a lei c’è sempre Antonio Monte (Andrea Pennacchi), il collega con cui condivide da anni un’intesa unica. Monte è ora sposato con Beatrice (Manuela Mandracchia), ma il legame con Petra – né solo amicizia, né solo complicità – continua a essere una variabile difficile da gestire. La tensione tra i due non è mai scoperta, ma è il cuore pulsante della serie.


Nella stagione entra anche in scena Luigi (Francesco Acquaroli), ex mentore e figura ambigua, che riporta a galla frammenti di Petra che lei stessa aveva sepolto.

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Francesco Acquaroli e Paola Cortellesi nella serie Sky 'Petra 3'.

Temi forti, senza proclami

La serie Sky Petra 3 non si limita a raccontare delitti. Scava nella definizione di famiglia, nell’identità femminile, nella difficoltà di incastrare la propria libertà con le aspettative degli altri. Petra, così come suor Adriana (Laura Marinoni) nel primo episodio, è una donna che ha scelto strade fuori dal tracciato, senza bisogno di giustificarsi. La vocazione, che sia quella religiosa o quella investigativa, è trattata come spinta interiore, come chiamata a essere autentici.


Anche la maternità, la solitudine e la nostalgia si fanno largo senza diventare tesi sociali. Ogni tema si intreccia ai dialoghi, agli sguardi, alla scenografia.


Non c’è alcuna pretesa pedagogica. Ma c’è la volontà, evidente, di rappresentare un femminile che non è oggetto ma soggetto. Petra non chiede il permesso, non cerca di piacere. In questo senso, è profondamente contemporanea.

Dentro i luoghi, oltre le città

Genova è ancora una volta protagonista visiva, non solo sfondo della serie Sky Petra 3. La regia di Tognazzi la trasforma in un labirinto narrativo, tra vicoli, interni borghesi e i bassi di via della Maddalena. Il convento del primo episodio è un luogo sospeso nel tempo, un palcoscenico per riflessioni che vanno oltre il caso da risolvere.


Palermo, nel secondo episodio, introduce una luce diversa, un calore che contrasta con la sobrietà genovese. La fotografia, volutamente poco digitale, punta su toni morbidi e poco saturi, evocando il cinema poliziesco degli anni ‘70. Ogni spazio racconta qualcosa dei personaggi. La casa di Marco, ad esempio, con la sua apertura e la mancanza di barriere, diventa una sfida continua alla ritrosia emotiva di Petra.

Una serie che esplora l’animo umano

Nel panorama delle produzioni italiane, Petra resta un caso particolare. È crime, sì, ma non solo. È commedia amara, ritratto psicologico, studio di dinamiche umane. Le sceneggiature di Giulia Calenda, Furio Andreotti e Ilaria Macchia, con il contributo di Cortellesi stessa, non cercano il colpo di scena a effetto ma il dettaglio che rivela.


I crimini, come nella miglior tradizione letteraria, sono solo un pretesto per esplorare il resto. E il resto, in questo caso, è un universo fatto di solitudini, tentativi, compromessi, ritorni. Petra, con i suoi sbagli e le sue intuizioni, è un personaggio che non smette di evolversi.


Dopo il successo del film C’è ancora domani, Paola Cortellesi torna in una delle sue interpretazioni più incisive, e lo fa senza retorica. La serie Sky Petra 3 non rappresenta un semplice ritorno ma una tappa evolutiva. Ogni episodio è un tassello in un percorso più ampio: quello di una donna che prova a fare pace con le proprie zone d’ombra mentre risolve quelle degli altri.


Non ci sono finali facili. Non ci sono verità nette. Ma c’è un’ispettora che, tra un interrogatorio e una birra, continua a cercare e a farci cercare ciò che tiene insieme giustizia e umanità. Ed è proprio questo, alla fine, che rende Petra una delle serie italiane più interessanti degli ultimi anni.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Petra

Petra

Giallo - Italia 2020 - durata 83’

Titolo originale: Petra

Regia: Maria Sole Tognazzi

Con Paola Cortellesi, Andrea Pennacchi, Fabio Morici, Maria Sole Tognazzi, Marco Quaglia, Antonio Zavatteri

in streaming: su Now TV

locandina C'è ancora domani

C'è ancora domani

Drammatico - Italia 2023 - durata 118’

Regia: Paola Cortellesi

Con Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Vinicio Marchioni

Al cinema: Uscita in Italia il 26/10/2023

in streaming: su Prime Video Apple TV Google Play Movies Amazon Video Timvision Rakuten TV