Con She the People, Tyler Perry inaugura un nuovo capitolo nella sua collaborazione con Netflix, portando sullo schermo la sua prima serie comica per la piattaforma. Ma non lasciatevi ingannare dall’etichetta: quella ideata insieme a Niya Palmer è una dramedy pungente, che mescola satira politica, dinamiche familiari e femminismo intersezionale con un tocco di umorismo tipicamente perryano.
La protagonista, Antoinette Dunkerson, interpretata da una strepitosa Terri J. Vaughn, non è solo il volto di una campagna vincente: è una donna che, una volta conquistato il potere, si trova a combattere su più fronti.

Una donna al potere, ma a che prezzo?
La serie Netflix She the People segue le vicende di Antoinette Dunkerson, appena eletta vicegovernatrice. L’euforia del successo elettorale, però, lascia presto spazio alla realtà cruda di un ambiente politico dominato dal sessismo. Il governatore con cui deve lavorare è un uomo paternalista e condiscendente, incapace di vederla come pari. E come se non bastasse, Antoinette deve anche gestire i riflettori puntati sulla sua famiglia, un nucleo tutt’altro che semplice da tenere a bada.
Il punto di partenza sembra quello classico della “commedia sul pesce fuor d’acqua”, ma Perry vira subito verso un racconto stratificato, che tocca temi seri con leggerezza: il compromesso politico, la visibilità mediatica delle figure pubbliche, la pressione sulle donne nere nei ruoli di leadership, e il peso del “dover essere perfetta” in ogni ambito della vita. Antoinette è combattiva, ironica e umana: una donna che vuole fare la differenza, ma che non ha paura di mostrarsi vulnerabile.
Un microcosmo politico-familiare
Uno degli elementi che rendono la serie Netflix She the People particolarmente coinvolgente è il modo in cui i personaggi si intrecciano, dando vita a un microcosmo ricco di sfumature emotive e sociali. Al centro della narrazione c’è naturalmente Antoinette Dunkerson, interpretata con forza e sensibilità da Terri J. Vaughn. Antoinette non è semplicemente una politica ambiziosa: è una donna nera che ha conquistato il potere in un sistema pensato per escluderla. Ma dietro l’immagine pubblica della leader sicura di sé, c’è una figura costantemente messa alla prova, che cerca di mantenere l’equilibrio tra la necessità di rappresentare e quella di restare autentica.
Attorno a lei si muove una famiglia vivace, complessa, spesso imprevedibile. La madre, interpretata da Jo Marie Payton, rappresenta la voce dell’esperienza e delle radici, una figura che funge da guida morale ma che non rinuncia a dire la sua con franchezza tagliente.
Le figlie, invece, portano sullo schermo due generazioni a confronto: una più vicina al pragmatismo politico della madre, l’altra più incline alla ribellione, all’attivismo social e alla contestazione delle regole del gioco.
Ma non ci sono antagonismi facili, né cliché: ogni membro della famiglia Dunkerson è tratteggiato con realismo, contribuendo a creare dinamiche credibili, capaci di parlare anche a chi si riconosce nella complessità della vita domestica e familiare. Anche i personaggi maschili, spesso marginalizzati o stereotipati in questo tipo di narrazione, trovano qui un loro spazio, interrogandosi su cosa significhi essere uomini in un contesto dove le donne prendono il comando.

Potere, genere, razza e autenticità
A emergere con forza nella serie Netflix She the People è soprattutto la riflessione sui grandi temi che attraversano la società contemporanea. Il primo, e forse più evidente, è quello del sessismo istituzionale. Il governatore con cui Antoinette deve lavorare incarna un modello di potere obsoleto, condiscendente, patriarcale. È un uomo che mal sopporta di condividere lo spazio decisionale con una donna, soprattutto se nera e determinata. Ma She the People non si limita a mettere in scena il conflitto tra i sessi: lo analizza con ironia, restituendo tutta la fatica di dover sempre dimostrare qualcosa in più per essere accettate in un mondo dominato da regole non scritte.
Altro tema centrale è la visibilità pubblica delle donne nere. Antoinette è osservata, giudicata, commentata in ogni gesto, parola, scelta. Non può sbagliare, perché ogni errore rischia di trasformarsi in un attacco politico o personale. E questa pressione si estende anche alla sua famiglia, che si ritrova improvvisamente catapultata sotto i riflettori. Perry e Palmer ci mostrano quanto sia faticoso conciliare le aspettative pubbliche con le esigenze private, e come il confine tra autenticità e performance diventi sempre più labile.
C’è anche una riflessione profonda sull’identità, su cosa significhi “essere se stessi” in un contesto dove tutto è politica, persino il modo in cui si appare o si parla. Antoinette si trova spesso costretta a negoziare con sé stessa: è giusto ammorbidire il messaggio per raggiungere più persone? Deve sacrificare i suoi valori per sopravvivere nel sistema? E quanto di sé è disposta a perdere per restare al potere?
She the People non offre risposte facili, ma ha il merito di porre le domande giuste, con uno sguardo sempre umano, empatico, mai moralista. È questa complessità, unita alla capacità di farci sorridere anche nei momenti più tesi, a rendere la serie qualcosa di più di una semplice comedy politica: è un ritratto lucido, brillante e necessario della realtà che viviamo.
Tyler Perry e l’evoluzione del suo linguaggio
Per chi conosce la filmografia di Perry, She the People rappresenta una maturazione significativa. Pur mantenendo i suoi tratti distintivi - humour schietto, personaggi larger-than-life, conflitti familiari vivaci - qui l’autore si apre a una dimensione più sfumata e sofisticata. La presenza di Niya Palmer come co-creatrice e quella di Keisha Lance Bottoms, ex sindaca di Atlanta, come produttrice esecutiva, aggiungono autenticità e competenza politica a una narrazione che vuole sì intrattenere, ma anche dire qualcosa di importante.
Con She the People, Tyler Perry firma un’opera che diverte, riflette e afferma. In un’epoca in cui la rappresentazione è cruciale, la serie offre una protagonista nera, forte, imperfetta e autentica. Un simbolo ma anche una persona. Una politica ma anche una madre, una donna, una combattente. E mentre Antoinette Dunkerson lotta per il suo posto nel mondo, noi spettatori ci riconosciamo nelle sue battaglie.
Divisa in due parti da otto episodi ciascuna, la prima stagione della serie debutterà su Netflix il 22 maggio, mentre la seconda parte sarà disponibile dal 14 agosto.
Filmografia
She the People
Commedia - USA 2025 - durata 24’
Titolo originale: She the People
Con Terri J. Vaughn, Jo Marie Payton, Drew Olivia Tillman, Jade Novah, Tré Boyd, Dyon Brooks
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta