Certe storie non passano, si trasformano: Occhi di gatto, serie culto degli anni ’80, torna in versione live-action su Rai 2 dal 17 settembre, con l’ambizione di parlare a due generazioni: chi è cresciuto con il celebre anime e chi scopre per la prima volta le sue protagoniste. Il progetto è una coproduzione franco-giapponese che sfida la memoria collettiva, puntando su un mix calibrato di nostalgia, scrittura moderna e spettacolarità visiva.
Non si tratta di una semplice trasposizione. La serie di Rai 2 Occhi di gatto rilegge il materiale originale con una lente narrativa attuale, valorizzando le protagoniste attraverso una solida storia originale, una Parigi reinventata come campo di battaglia estetico e morale, e una linea tematica che affonda nel presente. Il risultato è un’opera che conserva l’anima del manga di Tsukasa Hojo, ma la incarna con nuovi strumenti.

Sorelle prima, ladre poi
Al centro della serie di Rai 2 Occhi di gatto ci sono Tam, Sylia e Alexia Chamade (che nell’anime avevano i nomi di Kelly, Sheila e Tati). Tre sorelle unite da un passato familiare traumatico e da un presente che impone scelte drastiche. Non sono ladre per gioco, ma per necessità.
Tam, la più impulsiva, torna a Parigi per cercare la verità sulla scomparsa del padre. Il suo ritorno rompe l’apparente equilibrio costruito da Sylia, la più razionale, e coinvolge Alexia, la più giovane, in un piano che ha il sapore di una missione personale, ma l’urgenza di una vendetta. La dinamica tra le tre evolve in modo coerente: non sono archetipi, ma individui in conflitto, costretti a ridefinire il proprio ruolo nel gruppo e nella società.
Nel manga, le sorelle erano già carismatiche. Nella serie, diventano tridimensionali. Non basta più essere “belle e agili”: qui si tratta di affrontare dilemmi morali, rapporti familiari interrotti, identità da ricostruire. Il live-action usa il genere heist come struttura, ma va oltre. Ogni furto è una prova, ogni colpo un frammento di verità.
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Tam, Sylia, Alexia: anime in movimento
Tam è il motore della serie di Rai 2 Occhi di gatto. Non ha tempo per i compromessi. È l’elemento di rottura che riaccende i legami sopiti, ma anche colei che mette tutto a rischio. Il suo passato sentimentale con Quentin, ora poliziotto, aggiunge complessità e tensione. Non è una femme fatale: è una combattente.
Sylia è la coscienza del gruppo. Ha messo da parte sé stessa per le sorelle, e il ritorno all’azione riapre ferite mai del tutto rimarginate. Vive in equilibrio precario tra il desiderio di normalità e la consapevolezza che nessuna delle Chamade potrà mai davvero chiamarsi fuori.
Alexia, invece, è il futuro. Impulsiva, tecnologica, connessa a un mondo che le sorelle maggiori non comprendono fino in fondo. Ma è anche quella che, più delle altre, incarna il potenziale del trio: non solo agilità fisica, ma lucidità mentale. È l’anello di congiunzione tra due generazioni.

Parigi come non l’avete mai vista
La scelta di ambientare la serie di Rai 2 Occhi di gatto nella Parigi del 2024 è più di un’operazione estetica. Ogni location, dal Louvre al castello di Versailles, diventa parte della narrazione. La città non fa solo da sfondo: è il quarto personaggio, spettatrice silenziosa dei furti e delle fughe, dei segreti e delle rivelazioni.
Girare in luoghi reali ha richiesto accordi complessi e una regia ambiziosa. Il lavoro di Alexandre Laurent punta a un’estetica cinematografica, con sequenze notturne, inseguimenti dinamici e coreografie che mescolano parkour e arti marziali. La sensazione è quella di trovarsi davanti a un prodotto d’azione di respiro internazionale, ma con una forte identità europea.
Rubare, combattere, scegliere
I furti, nelle serie heist, sono spesso il pretesto per l’adrenalina. Nella serie di Rai 2 Occhi di gatto sono invece nodi tematici. Ogni colpo è una scelta. Le sorelle non cercano solo oggetti d’arte: cercano risposte, riconnessioni, riscatto. La messa in scena delle rapine è curata nei minimi dettagli: infiltrazioni, fughe, scontri, tutto è credibile perché costruito su mesi di preparazione fisica delle attrici, supportate da professionisti del settore.
Le influenze dichiarate sono Mission: Impossible e Ocean’s Eleven, ma la scrittura si ancora a un realismo psicologico che queste saghe spesso tralasciano. Le Chamade non sono infallibili. Sbagliano, dubitano, cadono. Ed è proprio questo che le rende umane.

Femminile plurale: da icone a soggetti
Se il manga originale aveva già spezzato una convenzione inserendo protagoniste femminili in uno shonen, la serie di Rai 2 Occhi di gatto fa un passo ulteriore. Elimina ogni ambiguità estetica e retorica. Niente costumi ipersessualizzati, niente stereotipi. Le sorelle Chamade sono scritte, filmate e interpretate come donne reali: complesse, determinate, divergenti.
Non è un manifesto esplicito, ma una coerenza narrativa. Il transfemminismo di Occhi di gatto non è ideologico, è pratico. Le protagoniste non aspettano di essere salvate né si definiscono attraverso lo sguardo maschile. Agiscono, decidono, falliscono. Sono, insomma, protagoniste a pieno titolo. Il lavoro sui costumi, affidato a professionisti del cinema d’azione, e la scelta di mantenere una colonna sonora che unisce passato e presente, contribuiscono a costruire un’identità forte, riconoscibile, ma sempre in movimento.
Un ritorno che non guarda indietro
Occhi di gatto non è un reboot nostalgico. È una reinvenzione. Non cerca di ripetere il successo del passato, ma di riflettere su ciò che Occhi di gatto può significare oggi. Il coinvolgimento di Tsukasa Hojo è la garanzia che nulla è stato fatto con leggerezza. La serie tiene insieme fedeltà e innovazione, emozione e azione, memoria e futuro.
Chi ha amato l’anime troverà riferimenti familiari, ma anche nuove domande. Chi entra ora nell’universo delle Chamade scoprirà una serie che non ha bisogno di spiegarsi: si fa seguire, si fa capire, si fa rispettare. E questo è forse il segreto della sua riuscita.
Occhi di gatto è tornato, ma non come lo ricordavamo. È cresciuto. Si è sporcato le mani. Ha imparato a lottare con nuovi strumenti. E proprio per questo, funziona. La serie di Rai 2 Occhi di gatto riesce in un’impresa rara: rispettare il mito senza restarne prigioniera. Le sorelle Chamade, oggi, sono più vive che mai. E pronte a entrare in casa nostra. Non per rubare quadri. Ma per restare nella memoria.
Filmografia
Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco
Commedia - Usa 2001 - durata 116’
Titolo originale: Ocean's Eleven
Regia: Steven Soderbergh
Con George Clooney, Julia Roberts, Brad Pitt, Matt Damon, Andy Garcia
in streaming: su Now TV Prime Video Netflix Basic Ads Sky Go Apple TV Timvision Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video Netflix
Mission: Impossible
Spionaggio - Usa 1996 - durata 115’
Titolo originale: Mission: Impossible
Regia: Brian De Palma
Con Tom Cruise, Jon Voight, Emmanuelle Béart, Jean Reno, Kristin Scott Thomas
in streaming: su Now TV Timvision Paramount+ Amazon Channel Sky Go Apple TV Amazon Video Google Play Movies Rakuten TV Paramount+
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