Il debutto di Washington Black su Disney+ dal 23 luglio segna l’arrivo di una serie storica che affronta il peso della memoria, il desiderio di libertà e la scoperta di sé. In otto episodi, la serie racconta l’odissea di George Washington Black, nato in schiavitù nelle Barbados e protagonista di un’esistenza che sfida le leggi del tempo, della società e dell’identità.

La storia: dalla piantagione al cielo
La narrazione della serie Disney+ Washington Black inizia nel 1837, a Halifax, Nuova Scozia. Washington Black, “Wash” per gli amici, ha 19 anni e vive sotto falsa identità. Sta lavorando a una macchina volante, simbolo tangibile della sua voglia di libertà e visione futuristica. Ma, quando dei cacciatori di taglie arrivano con un manifesto che mostra il volto del giovane Wash bambino, il passato torna a bussare con violenza.
Da qui, la serie alterna presente e flashback per raccontare come Wash sia passato dalla condizione di schiavo su una piantagione alle Barbados a quella di fuggitivo in cerca di salvezza. È la storia di una fuga, ma anche quella di una formazione. Il tutto avvolto in un contesto storico rigoroso e in paesaggi che spaziano dal gelo canadese al deserto messicano.
I personaggi: alleanze, traumi e identità
Al centro della serie Disney+ Washington Black c’è Wash, interpretato da due attori in fasi diverse della vita: Eddie Karanja da bambino, Ernest Kingsley Jr da giovane adulto. La sua intelligenza e sensibilità attraggono l’attenzione di Titch (Tom Ellis), un inventore idealista, fratello minore del brutale Erasmus Wilde, il supervisore della piantagione. Titch non è un classico salvatore bianco, ma una figura ambigua, affascinata più dalla genialità di Wash che realmente consapevole del sistema da cui lui stesso trae beneficio.
In fuga, Wash incontra altri alleati, come Medwin Harris (Sterling K. Brown), il leader carismatico della comunità nera di Halifax, protettivo ma consapevole della fragilità degli equilibri sociali; Miss Angie, una donna di origine trinidadiana, che cerca di ricostruirsi una vita lontano dal trauma coloniale; e Tanna Goff (Iola Evans), una giovane di origini miste che lotta con la doppia invisibilità, quella razziale e quella femminile.
Il pericolo è incarnato da Willard, interpretato da Billy Boyd: un cacciatore spietato, simbolo della violenza sistemica e dell’ossessione bianca per il controllo sui corpi neri.

Oltre la storia di fuga
La serie Disney+ Washington Black scava nelle profondità del viaggio interiore del protagonista, partendo dalla contrapposizione tra schiavitù e libertà. Wash scappa non soltanto dalla brutalità fisica della piantagione, ma anche dall’ostracismo identitario, uscendo da quella “gabbia emotiva” e culturale che lo rendeva “un’ombra ambulante”. La macchina volante non è solo un’invenzione, ma diventa la metafora perfetta del suo desiderio di autoaffermazione e della tensione verso un futuro non scritto.
Ed è proprio nel bilancio tra immaginazione e realtà che la serie trova la sua forza: non si tratta di evasione utopica, ma di un’operazione alchemica che trasforma il trauma in creatività, sogno in azione. Il contrasto tra scienza e arte, presente fin dall’infanzia di Wash, ci mostra la capacità umana di guardare oltre l’ingiustizia, persino nel gelo dell’Artico o nel caos delle piazze londinesi.
Al centro resta anche la riflessione sul razzismo sistemico: Wash incontra persecuzioni ovunque vada. Il confronto tra differenti mondi (Barbados, Canada, Europa, Africa) rivela continuità di pregiudizio, ma anche forza resistente, radicata nella collettività e nel mutuo aiuto, elementi che gli alleati neri come Medwin e Angie incarnano con dignità e consapevolezza.
Infine, la serie esplora il senso di famiglia, non solo quella biologica ma quella scelta: la comunità a Halifax diventa un focolare emotivo, mentre il legame tra Wash e Tanna mette in luce la complessità dell’amore interrazziale in epoche ostili. Ed è nel cammino verso la restituzione di sé che Wash assume pienamente la propria natura, superando le catene della memoria e delle convenzioni.
Un racconto globale
Girata tra Islanda, Nova Scotia e Messico, la serie Disney+ Washington Black riflette il respiro internazionale della vicenda. Il viaggio di Wash non è solo geografico: è un’esplorazione delle tante facce dell’oppressione e delle varie forme di solidarietà.
È una serie che si muove su più livelli: storico, emotivo, politico. Non cerca redenzioni facili né finali consolatori. Mette in scena personaggi complessi in un mondo che cambia lentamente, a fatica, e spesso troppo tardi.
Washington Black è un racconto di resistenza, scoperta e ricerca di un posto nel mondo. La serie affronta il passato coloniale senza indulgenze e con uno sguardo maturo, centrato sulle esperienze di chi quel passato lo ha subito. È un viaggio che non chiede pietà, ma comprensione. E che chiede allo spettatore non solo di guardare, ma di ricordare.
Filmografia
Washington Black
Storico - USA 2025 - durata 56’
Titolo originale: Washington Black
Con Maurice Marable, Tom Ukah, Harmony Adesola, Rupert Graves, Iola Evans, Ernest Kingsley Junior
in streaming: su Disney Plus
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