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True Detective

4 stagioni - 35 episodi vedi scheda serie

Episodio 1x08

1x08 Capitolo otto: Carcosa

  • Stagione 1
  • Episodio 8
  • Titolo originale Form and Void
  • Prima trasmissione 09 mar 2014
In TV Sky Atlantic 2x07 Ore 23:05 altre VISIONI
8.2 8.2
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Trama

2012. L'uomo con la cicatrice vive in una grande casa sperduta nel bayou, in stato di degrado e abbandono, dove ha una relazione con la sua sorellastra mentalmente instabile. In una baracca vicino all'abitazione, completamente ricoperta di disegni del tutto simili a quello della chiesa bruciata, l'uomo tiene legato a un letto e imbavagliato suo padre in condizioni pietose. Con la sorellastra parla della sua futura morte, che sente vicina. Mentre sta pitturando le mura di una scuola osserva i bambini durante la loro ricreazione e sembra aver puntato l'attenzione su un bambino. Intanto Cohle e Hart stanno interrogando Steve Geraci dopo averlo costretto a guardare il video che ritrae il sacrificio rituale della piccola Marie Fontenot, sulla cui scomparsa Geraci aveva archiviato il caso senza indagare. Geraci rivela che ai tempi in cui era vice-sceriffo il suo capo era Ted Childress e che era stato quest'ultimo a voler insabbiare la faccenda, con la scusa che conosceva bene i parenti della piccola Fontenot. Cohle e Hart sono nuovamente ad un punto cieco, quando Hart nota un certo collegamento fra il "mostro con gli spaghetti verdi" (descritto da una bambina di Erath al tempo dell'omicidio di Dora Lange) e il colore verde, che potrebbe significare il colore di una pittura. Cercando fra le foto scattate da Cohle nel 1995 mentre erano alla ricerca della piccola Marie Fontenot, ne trovano una pitturata proprio di verde nelle vicinanze della casa dove abitava la bambina. Grazie a dei controlli incrociati con i dati del fisco federale e parlando con la proprietaria dell'abitazione (la signora Terry Moore), Hart e Cohle scoprono che incaricata della verniciatura di quella casa era stata chiamata l'impresa "Childress and Son", la quale impiegava un operaio che presentava cicatrici sul volto. Il continuare a ripetersi del cognome "Childress" e di questo uomo con le cicatrici fa capire ai due che sono sulla pista giusta. Per Cohle e Hart è il momento di andare direttamente "alla fonte", cioè parlare con il signor Childress presso la sua residenza privata: è la stessa casa dove vive l'uomo con le cicatrici, Errol Childress (il "Son" del nominativo dell'impresa). Prima di partire, però, Hart contatta Papania: gli rivela che insieme a Cohle stanno seguendo una pista che si è rivelata promettente e che lo chiamerà se scoprono qualcosa di interessante. Arrivati nella villa in mezzo al bayou, Cohle capisce istintivamente che è quella la casa del killer. Errol Childress riesce a fuggire e viene inseguito da Cohle in un vecchio fortino nelle vicinanze della villa (utilizzato secoli addietro come rifugio dai pirati): un labirinto di corridoi e stanze pieno di bambole, vestiti per bambini, rami intrecciati (addirittura ossa umane) che Errol Childress chiama "Carcosa". Intanto Hart è entrato con la forza dentro la villa mettendo all'angolo la sorellastra di Childress. Dato che non c'è campo per poter chiamare Papania, Hart chiede con la forza alla donna dove si trovi il telefono, per poi scoprire che il telefono è disattivo. Ad Hart non resta che andare in sostegno del suo compagno. Cohle ormai si trova nella stanza principale di Carcosa: una vecchia cisterna dove si trova un'enorme struttura costruita con ossa umane e rami. Appena entrato Cohle ha una delle sue visioni: un vortice a spirale simile al simbolo usato dai seguaci della setta e trovato pitturato sul corpo della povera Dora Lange. Improvvisamente viene attaccato da Errol Childress, il quale lo pugnala nel basso ventre e lo alza da terra. Cohle riesce a colpire Errol alla testa riuscendo a liberarsi. Fortunatamente per Cohle, in quel momento arriva Hart che spara diversi colpi a Errol Childress: lo ferisce pesantemente ma non riesce a metterlo al tappeto. Childress infatti colpisce Hart con un'accetta in pieno petto. Ma mentre Childress sta per finire Hart, da dietro Cohle gli spara alla testa uccidendolo. I due sono feriti pesantemente nella cisterna: per loro fortuna arrivano Papania e Gilbough (forse Papania ha ricevuto un messaggio di "chiamata persa" da Hart e riesce a rintracciare il luogo della chiamata), che arrestano la sorellastra di Errol Childress e soccorrono Hart e Cohle. Grazie a un lungo ricovero al "LaFayette General Hospital", Cohle e Hart riescono a recuperare dalle gravi ferite ricevute. La polizia ha trovato prove sufficienti per collegare Errol Childress con l'omicidio di Dora Lange e con decine di altri omicidi avvenuti negli ultimi venti anni (compreso quello di Rianne Olivier e Dora Lange), ma niente invece che colleghi Childress e il culto da lui venerato con l'importante famiglia Tuttle (il governatore della Luisiana nel 1995 ora è un senatore). Cohle e Hart accettano il fatto che non riusciranno mai a far arrestare tutti i responsabili. Hart riesce a vedere la sua famiglia unita per la prima volta dopo anni e scoppia a piangere. Avendo subito ferite più lievi di quelle subite da Cohle, Hart lo va a trovare in ospedale e lo convince ad uscire dall'edificio con la sedia a rotelle e a parlare nel parcheggio. Cohle racconta al suo amico che, mentre era in coma, ha sentito chiaramente la presenza di sua figlia e di suo padre e che stava per abbandonarsi definitivamente all'idea di morire, ma questo non è successo. Dopo che Cohle ha parlato di una battaglia che dalla notte dei tempi avviene fra il bene e il male, fra la luce e l'oscurità, Hart nota che (guardando il cielo stellato) il buio sembra avere il controllo di più territorio. Cohle però non è d'accordo, e risponde: "Una volta c'era solo il buio. Secondo me, la luce sta vincendo". Hart sorride e i due fuggono dall'ospedale insieme: Hart e la sua famiglia hanno trovato un posto dove poter far vivere Cohle in pace.

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