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Ricordo di Jill
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Era da tempo che non se ne sentiva parlare. Come spesso accade, è la notizia della sua morte a riproporne la figura. Era sconosciuta a noi appassionati di cinema: pochi avevano visto OGGI SPOSI (1969) di Brian De Palma, il suo film d'esordio. Dopo UNA DONNA TUTTA SOLA, del 1978, Jill divenne un'icona fissa del movimento femminista, che in quegli anni furoreggiava. A differenza di Alice (ALICE NON ABITA PIU' QUI)(1974), Jill è un personaggio più complesso e raffinato. La sua evoluzione verso l'indipendenza dall'uomo è tormentata ma chiara e consapevole. Il personaggio da lei interpretato è maturo e segna il suo tempo. Dopo quel film, la società americana conosce una tipologia femminile diversa dalle icone sexy cui parevano relegate le attrici hollywoodiane (con importanti eccezioni come Kate  Hepburn e  Bette Davis). Jill Clayburgh porta sul set un'educazione borghese di radici ebraiche, una naturale eleganza, un tocco raffinato di understatement di donna decisa ed emancipata che lascia un segno indelebile. Bertolucci ne rimane affascinato e la vuole nel suo LA LUNA, (1979) dove offre un'interpretazione straordinaria in un ruolo difficile e molto delicato.

Alan Pakula la chiama a interpretare nello stesso anno E ORA PUNTO E A CAPO, dove però la parte del leone la fanno Burt Reynolds e Candice Bergen. Non è forse un ruolo adatto a lei. Dopo, lavorerà in film che non riusciranno più a esaltarne la bravura e le potenzialità. Lavorerà molto in televisione, ma i risultati non sono memorabili. Rimane quindi di lei una piccola nicchia, anche se incastonata in un metallo prezioso. Il suo personaggio in UNA DONNA TUTTA SOLA è però di quelli che riescono ad interpretare al meglio le istanze sociali di un'epoca. Mai, come in quegli anni, viene messo in crisi il ruolo tradizionale della moglie e della famiglia. Jill interpreta un personaggio che normalmente è caratterizzato da donne di temperamento (come la Burstyn o la Sarandon). Jill invece riesce  a convincere il pubblico con la sofferta partecipazione di una moglie innamorata e di carattere dolce, costretta a inventarsi un nuovo ruolo, atipico e dal quale non si scosterà più. Ne esce trionfante.  Se n'è andata n silenzio, senza far rumore, stroncata alla fine dalla leucemia. Un'uscita di scena in armonia con il suo personaggio. Un addio sommesso e delicato. 

 

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