Antani come se fosse Mario Monicelli ma anche un po' Pietro Germi, visto che, se la cirrosi epatica non l'avesse stroncato prima, l'avrebbe girato lui. E allora il primo amico, altro che zingaro, è proprio Monicelli, che non può che ringraziare Germi e gli dedica il... segue
L'opera ultima di PPP conserva, a 40 anni di distanza, una ferocia e una disperazione quasi insostenibili. E' un film viscerale, corporale, concreto come pochi altri. Non è un "Teorema", non è una trattazione astratta e ideologica (e, forse proprio per questo, debole) della... segue
La signora Pina (Liù Bosisio) chiama allo “ spettabile centralino dell’ illustre società Italpetrolcemetermotessilfarmometalchimica” per chiedere “umilmente informazioni” sul marito, il Ragionier Ugo Fantozzi (Paolo Villaggio), impiegato... segue
Uno dei migliori film di genere horror italiani degli anni'70: grande padronanza nell'utilizzo e nel posizionamento della macchina da presa, notevole intelligenza nelle scelte luministiche e cromatiche, suspense genuina e scene di omicidi violenti che fanno davvero paura, con la musica dei... segue
"Si sono vivo",pronuncia Pasqualino dinanzi ad uno specchio che non "vedeva" da anni.Ma e' un "vivo" inanimato,una tragica maschera di vigliaccheria quella di Pasqualino.Sopravvivere secondo la secolare "arte" partenopea dell'arrangiarsi è quello che mantiene in vita uno scalcinato... segue
c'è un signore intervistato dai videobase che si esprime proprio così: "lottando la vita". un signore che oramai viveva e lavorava in germania fin dagli anni 50 cambiando città e lavoro e approdando a berlino. microfono,telecamera e luci alla mano i tre registi fanno... segue
L'idea di cinema per Bertolucci, la visione dell'opera, la regia programmatica, gli impedimenti e i limiti imposti dal reale che irrompe sul set, il rapporto MacchinaDaPresa-Tempo/tempi cinematografici, la direzione degli attori, l'uso della camera come lente/filtro su/tra la scena e lo... segue
Nel 1934 un militante comunista, esule in Francia, torna a Torino per individuare un possibile infiltrato nella rete clandestina del partito; lui stesso, poi, deve dimostrare ai compagni di non essere un deviazionista. Il film appare oggi piuttosto datato, non tanto per l’argomento quanto per... segue
con nuvole manfredo ci scaraventa in un mondo astratto e minaccioso, violento. una macchia che può ricordare o sembrare una nuvola, viene ripetutamente minacciata e poi circondata, aggredita e falcidiata da gigeriane creature trasmutanti(che ricordano anch'esse la capacità delle... segue
Un omicidio “sconvolge” la melliflua routine del circolo perbene della Torino che conta, costringendo il Commissario Santamaria a muoversi con circospezione in un’indagine che si preannuncia complicata.
La città di Torino, negli anni 70, poteva essere considerata, nel bene o nel male, la... segue
Un gran bel documentario su una realtà così difficile da accostare, specialmente se vi si è in qualche modo coinvolti da vicino: la malattia mentale.
Il punto venne qui messo dai suoi grandi sceneggiatori in cooperativa (una parata di stelle del cinema serio italiano –... segue
Alice (Florinda Bolkan) lavora come traduttrice ma ultimamente ha vuoti di memoria: ad esempio consegna un lavoro giovedì invece di martedì, avendo totalmente rimosso dai ricordi gli eventi trascorsi gli ultimi due giorni. Nello stesso tempo ha insolite visioni... segue
Massimo Ranieri, già celebre come cantante, era stato 'scoperto' come attore da Mauro Bolognini (Metello, 1969); la sua prova qui è davvero positiva, complice probabilmente anche la buona scrittura di Giuseppe Berto, che ricostruisce uno degli episodi più celebri della... segue
Un incubo a occhi aperti, in cui lo spettatore viene coinvolto fin dai titoli di testa, una macabra ballata sicula di Otello Profazio, cantata dal grande Gigi Proietti, immagini angoscianti di una giovane in pericolo e della sua imminente morte: "Signuri patri, chi vinisti a fari?" "Signora... segue
Un ostinato sergente delle Giubbe Rosse canadesi ha un conto in sospeso con un fuorilegge e questo per vendetta gli rapisce il figlio ... Nella mia infanzia , le fiammanti divise della Royal Mounted Police hanno sempre esercitato un certo fascino , sarà stato per il film con Alan Ladd... segue
"Ascoltami, segaiolo: a me quella santa mi ha rovinato, capito? Lei e quel suo albero maledetto! L'hai vista la gamba qua, eh, l'hai vista?! Bella, eh?! Te e le tue superstizioni! E' una vita che me la trascino dietro! E adesso che dovrei fare, secondo te, ballare la mazurka su... segue
“Non si può mica vivere senza Rossellini”, sentenziava un personaggio di PRIMA DI RIVOLUZIONE di Bernardo Bertolucci riferendosi ai capolavori del neorealismo. E non si può restare indifferenti dinanzi al progetto enciclopedico concepito e realizzato da... segue
Si intuisce dal cast , dai costumi e dalle locations la discreta ricchezza di questa co-produzione italo francese , diretta dall' esperto Duccio Tessari . Peccato però che , ad oltre quarant' anni dalla mia prima visione , non si possa negare l' ingenuità dell' opera , che appare... segue
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