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Acque del Sud

Regia di Howard Hawks vedi scheda film

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La recensione su Acque del Sud

di vermeverde
6 stelle

Acque del Sud (titolo originale “To have and have not”) è stato girato nel 1944 da Howard Hawks. Il soggetto è tratto dal romanzo di Ernest Hemingway indicato dal titolo originale, ma la sceneggiatura, del grande scrittore William Faulkner e di Jules Furthman, è molto distante dal testo originale: l’intento della produzione era quello di dare un seguito al grande successo di Casablanca anno precedente introducendo nella trama evidenti richiami a situazioni e personaggi di tale film, ma snaturando così il senso del romanzo che era quello di un uomo solo in lotta contro forze avverse che alla fine lo sopraffanno.

L’azione del film si svolge nell’isola di Martinica, all’epoca sotto il governo francese di Vichy fiancheggiatore dei nazisti; il protagonista è il capitano Morgan (il carismatico Humphrey Bogart) che, coadiuvato dall’amico ubriacone Eddie (Walter Brennan, presente in tanti film western di Ford, Hawks, Mann), con la sua barca porta a pescare ricchi turisti, finché un giorno Gerard (Marcel Dalio, già presente in alcuni capolavori di Jean Renoir) gli propone di aiutare dei resistenti al nazismo e fa la conoscenza con Marie (Lauren Bacall, al suo folgorante esordio) …

In questo, come in genere nei film drammatici di Hawks, sono importanti le amicizie virili e le azioni avventurose in cui le difficoltà sono risolte dall’eroe che, sicuro di sé, riesce sempre a superarle (anche esagerando: Bogart si improvvisa perfino, e con successo, chirurgo) ed a conquistare l’eroina per quanto questa sia agguerrita (anche nella vita reale: con questo film ebbe inizio il rapporto fra Bogart e la Bacall). La parte migliore del film sono proprio i duetti fra i due protagonisti in cui il carisma dell’eroe è controbilanciato dalla disincantata Marie.

La riconosciuta capacità del regista di mantenere un ritmo serrato (particolarmente pregevole nelle commedie) rende la visione attraente, tuttavia, nonostante la buona prova di tutti gli attori (tra cui anche il musicista Hoagy Carmichael, l’autore di “Stardust”) e il buon livello tecnico il film non è un capolavoro e rimane al disotto del modello di riferimento. Nuoce al film, più che gli anni trascorsi (che pure hanno un certo peso) la mancanza di originalità dell’ispirazione e di intima adesione alla storia narrata che mi danno l’impressione come di un tema “copiato”.

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