Una modella, Sylvia, viene stuprata da un potente uomo d'affari con la complicità di alcune colleghe e del loro manager e poi uccisa. Dopo di lei perdono misteriosamente la vita le altre persone presenti allo stupro; i sospetti ricadono su Melanie, che sostituisce Sylvia e sembra ereditarne anche le attenzioni da parte del regista David. In un ambiente la cui resa è affidata unicamente alle scenografie e a uno stile schiettamente pubblicitario, la noia non è evitata nemmeno dalla parata di bellezze patinate.
Titolo truffaldino per un thrillerino sottilissimo accomunato al film dei Vanzina solo dall'ambientazione nel mondo della moda. Pessimo sotto tutti i punti di vista ma nonostante ciò ottenne all'epoca un buon successo di pubblico.
Da dove incominciare? Dal titolo? E bene, a dispetto delle (truffaldinamente) fuorvianti apparenze non siamo di fronte al sequel del famoso film dei Vanzina, buon successo commerciale di tre stagioni prima. L'unico punto in comune tra i due film è l'ambientazione nel mondo della moda. Punto. Per il resto stiamo invece parlando di un thriller patinatissimo e vagamente eroticoide (per gli… leggi tutto
Da dove incominciare? Dal titolo? E bene, a dispetto delle (truffaldinamente) fuorvianti apparenze non siamo di fronte al sequel del famoso film dei Vanzina, buon successo commerciale di tre stagioni prima. L'unico punto in comune tra i due film è l'ambientazione nel mondo della moda. Punto. Per il resto stiamo invece parlando di un thriller patinatissimo e vagamente eroticoide (per gli…
Uno stupro sembra la chiave che ha innescato una serie di omicidi. Però...E con questo plot (non)originalissimo (sic!) inizia un film ben fotografato a mò di videoclip (il regista arriva dalla pubblicità!) ma banale in quanto a colpi di scena. Originale invece l'arma usata dall'assassino, molto gettonata nelle armerie specializzate in simili "reperti" per collezionisti.…
A dispetto del titolo non si tratta di un sequel del film dei Vanzina, con il quale ha però in comune l’intento di rappresentare le perversioni e lo squallore che si celano dietro il bel mondo della moda. Pur non facendo nulla per nascondere la sua provenienza dalla pubblicità, l’esordiente Dario Piana, almeno nella seconda parte, offre una discreta suspense. Ma tra attori inadeguati…
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Commenti (3) vedi tutti
Titolo truffaldino per un thrillerino sottilissimo accomunato al film dei Vanzina solo dall'ambientazione nel mondo della moda. Pessimo sotto tutti i punti di vista ma nonostante ciò ottenne all'epoca un buon successo di pubblico.
leggi la recensione completa di marcopolo30Deprimente pseudosequito del film (??) diretto da Vanzina.Cambiano la storia e gli attori ma non il risultato finale.Da Evitare.
commento di spicerLOVEJOYMAMMA MIA!!UNICO COMMENTO:UCCIDETE CHI PAGA FILM COSI'…
commento di superficie 213