Regia di Vincente Minnelli vedi scheda film
Film sentimentale, psicologico tormentato e coinvolgente. Ha qualcosa a che fare con Il bruto e la bella sempre con Kirk Douglas e sempre di Vincente Minnelli, di dieci anni prima. Io definirei questo film la matriosca più grande che contiene il film precedente, di cui viene riproposto all'interno anche un frammento come cameo. Qui si immagina infatti di narrare la vita del divo che ha interpretato il ruolo di protagonista ne Il bruto e la bella portandolo al successo. È come se l'obiettivo della cinepresa si fosse allontanato e si osservino ora gli attori nella loro vita reale: è il cinema che racconta di se stesso. L'ambientazione è italiana al cento per cento: Cinecittà e Roma, in tutta la sua decadenza. Fa piacere allo spettatore cogliere finezze come la breve apparizione di Carlo Pisacane e le musiche di Carosone che risuonano nei locali. Douglas e Robinson come al solito formidabili.
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