Nel gelo immobile dell’Alaska, la linea tra legge e caos si spezza come ghiaccio sotto i piedi: The Last Frontier, nuova serie thriller in dieci episodi disponibile dal 10 ottobre su Apple Tv+, prende una situazione estrema e la porta oltre il punto di rottura.
Nessuna lunga premessa: un aereo di trasporto detenuti precipita nei pressi di una cittadina remota e silenziosa. Decine di criminali fuggono, sparpagliandosi nella vastità bianca. Non è solo un incidente. Non è solo una fuga. È l’inizio di una caccia all’uomo in cui ogni regola salta. Il tempo si dilata, la tensione no.

Il cuore nero della neve
Nella serie The Last Frontier, Frank Remnick, US Marshal con un piede già fuori dal servizio, si trova improvvisamente al centro di una catastrofe umana. È lui il muro fragile tra la popolazione e la furia scatenata dei detenuti in fuga. Non c’è spazio per eroismi a effetto: Frank è un uomo che ha visto troppo, che vorrebbe lasciarsi tutto alle spalle, ma che conosce fin troppo bene il peso del dovere. Quando la sua stessa moglie viene rapita e il sospetto che lo schianto dell’aereo non sia stato casuale si fa strada, l’uomo di legge diventa qualcosa di diverso. Forse peggiore. Forse necessario.
Accanto a lui (e a volte contro) c’è l’agente della CIA Sidney Scofield. Il suo interesse per un fuggitivo in particolare, Havlock, accende una seconda miccia nella polveriera. Sidney non cerca giustizia: cerca risposte. È lucida, letale e ha un’agenda che non ammette distrazioni. Il confronto con Frank non è solo operativo, è ideologico. Due metodi, due mondi, due motivazioni. E nel mezzo, l’ombra lunga del sospetto: se l’intera missione è una copertura, chi è davvero il nemico?
Volti tra i lupi
Jason Clarke dà corpo nella serie The Last Frontier a un protagonista segnato ma integro, incapace di voltarsi dall’altra parte, nemmeno quando la razionalità lo imporrebbe. È un personaggio che non si appoggia sulla forza ma sull’usura: quella morale, quella fisica, quella della resistenza quotidiana. Haley Bennett, nei panni di Sidney, costruisce una figura dura, quasi impermeabile, ma non priva di una propria fragilità strategica. Non è mai accessoria, mai “spalla”: ha scopi, conflitti e un passato che incide più di quanto dichiari.
Dominic Cooper, nei panni del famigerato Havlock, riesce a rendere tangibile l’idea di una minaccia intelligente, che agisce non per vendetta o sopravvivenza, ma per qualcosa di più profondo, forse ideologico. La sua presenza sfuma i contorni tra terrorismo e follia pianificata.
Intorno a loro ruota un cast compatto, tra cui Alfre Woodard nel ruolo della direttrice CIA, madre di un’operazione che potrebbe sfuggirle di mano, e Tait Blum, nei panni di Luke, figlio di Frank, testimone diretto dell’impatto devastante che il caos ha sulla famiglia.

Sopravvivere non basta
Il vero motore della serie The Last Frontier non è l’azione (pur abbondante e orchestrata con precisione da Sam Hargrave) ma la tensione etica. La serie esplora cosa succede quando le istituzioni vacillano e l’ordine viene affidato a individui isolati, costretti a decidere chi salvare, chi sacrificare, e a quale prezzo. Si parla di identità, di responsabilità, di frontiere (fisiche e morali) che non esistono più.
Al centro, c’è la domanda: quando ogni struttura crolla, cosa resta dell’uomo? Frank, Sidney, Havlock: ognuno porta una risposta diversa. E nessuna rassicura. La serie riflette anche sul rapporto tra Stato e segretezza, su come le missioni ufficiali nascondano obiettivi indicibili. Il pericolo non è solo tra gli alberi o dietro la neve: è seduto ai tavoli di comando.
La frontiera è un’illusione
The Last Frontier non è un racconto di redenzione, né una glorificazione dell’azione. È un’esplorazione brutale di ciò che resta quando il sistema smette di funzionare. Non cerca eroi, ma sopravvissuti e nemmeno tutti meritano quel titolo. La neve non copre, mette a nudo. E la serie, con le sue dinamiche serrate, i suoi dialoghi secchi e una regia fisica e immersiva, lo mostra senza retorica.
In un’epoca televisiva affollata di crime story, la serie The Last Frontier si ritaglia uno spazio grazie a una tensione costante e una scrittura che punta più al nodo alla gola che alla lacrima facile. È un thriller che sa quando colpire, ma soprattutto dove guardare: non solo al sangue, ma a ciò che lo precede.
Filmografia
The Last Frontier
Drammatico - USA 2025 - durata 0’
Titolo originale: The Last Frontier
Con John Curran, Haley Bennett, Jason Clarke, Dominic Cooper, Alfre Woodard, Dallas Goldtooth
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