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Il problema del voto 5 stelle
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Mettiamola così: pensate al film più bello che abbiate mai visto. Il capolavoro, quello indimenticabile. Che voto gli dareste? Il massimo ovviamente. Da noi è 5 stelle ed equivale a dieci decimi.

Ora andate sul sito e verificate: che voto ha avuto quel film? Siete rimasti delusi? Spero di no.

Sono abbastanza convinto che i punteggi presenti su FilmTv.it siano validi: che rispecchino il consenso generale di un pubblico educato e informato. Se volete potremmo anche dire di un pubblico di intenditori, con tutti i dubbi che la parola intenditori può portare con sé. È certo possibile che tra gli intenditori vi siano anche quelli che in inglese sono chiamati un po' derisoriamente corksniffer: gli “annusatappi”, sommelier dai gusti fin troppo sofisticati e in grado di discettare a lungo su dettagli. Comunque la pensiate io trovo preferibile che a consigliarmi siano persone che hanno raggiunto una competenza: penso che chi abbia raffinato il suo sguardo alla fine in qualche modo ne sappia un po’ di più di chi è alle prime armi. Sembra una banalità, ma di questi tempi non lo è.

Certo ogni film ha il suo pubblico e ogni pubblico ha le sue preferenze. Tempo addietro ricordo che eravamo turbati per la presenza di neo-iscritti che stavano votando in massa 5 stelle un film per ragazzini: siamo sempre molto attenti a che il rating dei film nuovi, che hanno ancora pochi voti, non vengano alterati da votanti “prezzolati” al servizio delle case di produzione (si potrebbe discutere molto di questo, abbiamo aneddoti davvero pietosi). Ebbene in quel caso non sembrava fosse così: erano ragazzini (anzi se non sbaglio in quel caso presumibilmente ragazzine) che si registravano davvero per votare il loro film del momento. Noi lo avremmo condannato, ma per loro era un capolavoro.

C’è quindi da capire quale sia la nostra base di utenza: non ho un dato statistico preciso, non raccogliamo i dati degli utenti. Tutto quello che abbiamo generalmente è una mail e un’indirizzo mail non dice nulla. Per come vi conosco io però potrei dire che si tratta di un pubblico a prevalenza maschile e di età compresa tra i 40 e i 65 anni. Google mi dice pero’ un’altra cosa - e mi sorprende: dice che il nostro pubblico è diviso esattamente a metà tra maschi e femmine e che le fasce d’età più rappresentate sono 18/24 e 25/34. La differenza si spiega probabilmente con il fatto che io penso più che altro agli utenti attivi, quelli che interagiscono con il sito scrivendo o votando, mentre Google si riferisce alla massa dei visitatori.

Anche se mi fa piacere sapere di una forte presenza di giovani tra i nostri “consumatori” resto abbastanza della mia idea, per quanto non confermata dai fatti, e credo che la base dei votanti sia più attempata e maschile. Se ho ragione ovviamente si dovrebbe fare una tara sui voti o almeno tenerne conto. Un articolo di tre anni fa su Wired attaccava con fare provocatorio i sistemi di rating di alcuni dei più famosi e popolari siti di cinema - IMDB, Rotten Tomatoes e Metacritic - mettendo in luce tra le altre cose proprio un supposto bias “maschile”. C’è da dire che la classifica dei top 250 di MDB lascia in effetti pensare che le cose stiano effettivamente così (oltre ad aprire infiniti altri dubbi). Datele un’occhiata e ditemi cosa ne pensate. Allora preferisco mille volte quella presente su FilmTv.it. La nostra base sarà anche maschile ma mi pare molto più equilibrata e di certo valorizza molto di più i classici. Penso che la saga del Signore degli Anelli sia molto ben riuscita, ma non la metterei tra i primi dieci film di sempre, proprio no. Diciamo semmai - per concedere un onore a IMDB - che quella classifica misura di più la popolarità, ma lascia davvero il tempo che trova se volete stilare una lista dei film più importanti della storia del cinema.

Le classifiche comunque sono fatte così: sono inaffidabili e scontentano sempre molti. Diversa è invece la questione del voto a una singola opera.

Ripensiamo al vostro film della vita: quello da 5 stelle. Proviamo a confrontarlo con i film di quest’anno (infame). La prima cosa che noto è che nessun film del 2020 è fin qui andato al di sopra delle 4 stelle, e che soli pochi hanno sfiorato quel valore. Un po’ mi rassicura: non mi sono perso nessun nuovo capolavoro. Tra l’altro i film in testa sono film che sono stati visti e votati da pochi. In genere questo non depone a loro favore: ricordarsi sempre di guardare quale sia la base dei votanti, i numeri bassi vanno presi con le molle. In questo caso però la cosa è giustificata: sono opere che erano al festival di Venezia e non sono ancora state distribuite. Tra i primi 5 film quindi ne ho visto sinora uno solo: è Sto pensando di finirla qui, di Charlie Kaufman. Ha 7.2: un po’ più di 3 stelle e 1/2. Non avevo visto il voto prima di guardare il film e ora che lo conosco lo ritengo sopravvalutato. È per me un oggetto filmico a tratti molto affascinante, ma onestamente incomprensibile e lento da morire. Io non amo l’eccessivo ermetismo (per quanto abbia molto amato altre cose di Kaufman). Ma la domanda è: sarei rimasto deluso, se - ignaro di tutto - lo avessi visto sulla base dell’indicazione di FilmTv.it? E l’altra domanda è: ma davvero il film di Kaufman è a relativamente poca distanza dai capolavori da 5 stelle?

Alla prima domanda io personalmente rispondo no: non chiedo che i miei gusti siano rispecchiati in tutto e per tutto. Capisco che molte cose che mi piacciono possano non piacere agli altri e accetto il viceversa. Mi basta che il “trend”sia valido, che le indicazioni generali siano valide: mi basta, e mi serve, che non mi si rifilino fregature.

Sulla seconda questione, che è poi quella di cui discutevo con il mo amico (e utente) Giovenosta l’altra sera, penso che la distanza tra 4 stelle e 5 sia - o dovrebbe essere - molto più ampia di quanto non appaia. Credo anche che certi voti vadano relativizzati e che sia anche giusto così. Magari chi ha dato 4 stelle e mezzo (ne vedo diversi) al film di Kaufman non lo considera un capolavoro-di-tutti-e-tempi, ma un film estremamente valido di questi tempi. Magari non l’ha osservato sub specie aeternitatis, magari tra dieci anni darebbe un altro voto, chissà… Certo è che - in assenza di revisioni - poi i voti restano. Magari converrebbe provare a vedere le cose più in prospettiva, chissà.

 

Sono dubbioso e possibilista, mi auguro leggendo i vostri commenti, di capirne un po’ di più.

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