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ABSOLUTE BEGINNERS - le nuove serie di giugno 2016
di Andrea Fornasiero ultimo aggiornamento
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Questo è il nostro (primo) osservatorio sui pilot del mese trascorso, sorta di rubrica nella rubrica, con in coda una breve segnalazione delle prossime e più interessanti serie in arrivo. Avendo già parlato due volte di Outcast non ci torniamo in questa occasione (ma non escludiamo di farlo in seguito) e trattandosi di una serie australiana e solo importata in Usa, soprassediamo anche su Cleverman (su cui probabilmente torneremo a stagione conclusa).

Feed the Beast
Trasmessa su AMC e interpretata da David Schwimmer e Jim Sturgess, è soprattutto la nuova creatura di Clyde Phillips, showrunner di Dexter per le prime quattro stagioni della serie. Qui Phillips realizza un dramedy su un ristorante, tema oggigiorno più che mai televisivo, ma piuttosto che concentrasi sulla cucina e sui vini racconta l'improbabile tentativo di mettere in piedi un locale da parte di uno chef cocainomane, appena uscito di galera. In debito con la mafia non può lasciare la città e quindi coinvolge il suo depresso amico sommelier in questa folle avventura. Nel tentativo di essere divertente, la serie cade in scelte narrative poco ispirate e in vari stereotipi.


Still the King
Una star del country caduta in disgrazia, truffatrice, drogata e alcolizzata è al centro di Sill the King, serie trasmessa da CMT ossia Country Music Television. Il protagonista esce di galera e cerca di ritrovare il successo, un po' come in Eastbound & Down con la musica al posto dello sport, ma Still the King è molto più convenzionale e meno scorretta.


Guilt
Serie americana ma ambientata in Inghilterra, vede una ragazza finire nei guai come prima indiziata nell'omicidio di una sua amica e compagna d'appartamento. La sorella cerca di aiutarla e il padre, distante e anaffettivo, le ingaggia l'avvocato: un Billy Zane che gigioneggia adorabilmente. A parte lui la serie non offre sorprese ed è il tipo di prodotto da fascia young adult con un po' di pepe, in forma di sesso e droga, che funziona su TheCW da anni. Non è però trasmesso sul canale Warner, bensì su quello Disney: Freeform, che fino a pochi mesi fa era ABC Family e non si permetteva certo questo tipo di serie.


BrainDead
Ideata dagli autori di The Good Wife e con un cast in cui spicca la bella Mary Elizabeth Winstead (reduce dalla pessima The Returned ma rilanciata al cinema da 10 Cloverfield Lane e dal period drama Mercy Street) oltre all'ex Monk Tony Shalhoub. Si tratta di un political drama, dove però forze presumibilmente aliene prendono il controllo di figure chiave di Washington, entrando come insetti nel loro cervello, che viene espulso dal canale auricolare. Niente a che vedere con il film quasi omonimo (aveva uno spazio nel titolo) di Peter Jackson, e piuttosto indefinibile. La premessa è chiaramente trash e sopra le righe ma lo sviluppo non l'abbraccia fino in fondo e sembra preferire un umorismo a tratti in understatement, inoltre la durata degli episodi di 40 minuti non aiuta a tenere il ritmo folle e incalzante che una serie del genere dovrebbe avere.


Uncle Buck
Remake seriale del film con John Candy (che già nel 1990 aveva generato una serie di breve durata), è una comedy ABC su uno zio pasticcione e immaturo, che questa volta non è grasso ma nero e donnaiolo, perennemente senza lavoro e nei guai. Il rapporto con i bambini di cui si deve occupare gli dà naturalmente un'occasione di redenzione, ma non per questo lo zio rinuncia alle sue cattive abitudini. Tutto molto già visto e dunque non così divertente come vorrebbe essere.


Animal Kingdom
Dal film omonimo di David Michôd (qui produttore), è una serie di Jonathan Lisco, ma soprattutto è il nuovo progetto del grande John Wells, che dopo Southland rimane in quel di L.A per raccontare una famiglia criminale, dove i molti figli sono un branco che cerca di emanciparsi dall'alpha woman al comando: la madre interpretata da una pazzesca Ellen Barkin. Questa di TNT è tra le migliori partenze seriali dell'anno: ci torneremo.


Wrecked
Simpatica parodia di Lost, forse fuori tempo massimo ciononostante abbastanza divertente e più demenziale delle comedy dei network, infatti è trasmessa dalla cable TBS. Anche qui un gruppo di passeggeri precipita in aereo su un'isola misteriosa, ma i protagonisti sono imbranati assortiti e tra loro c'è una improbabile e ferocissima cacciatrice nichilista.


Greenleaf
Family drama all-black che ruota intorno a una congregazione religiosa, è una serie programmata in Usa su OWN, ossia Oprah Winfrey Network e non può mancare appunto Oprah, qui nei panni di una zia che gestisce un locale ed è mal vista dal resto della famiglia. La protagonista è una predicatrice che ha perso la fede, ma la ritrova a una cerimonia tenuta dal padre. La sua ragione per restare però non è solo spirituale: intende portare alla luce i segreti di famiglia, in particolare quelli che riguardano lo zio, da gusti sessuali non proprio morigerati e forse persino assassino impunito.


American Gothic
Nulla a che vedere con l'omonima serie di Sam Raimi degli anni 90, questa nuova American Gothic racconta su CBS di un'abbiente famiglia di Boston, dove una figlia cerca di lanciare la propria carriera politica. Un altro figlio è un disegnatore di fumetti un po' scoppiato che a sua volta ha un bambino morbosamente affascinato dal macabro. C'è poi un altro fratello ancora: interpretato dall'Antony Starr di Banshee, torna dopo una lunga assenza in coincidenza con nuovi omicidi di un serial killer. Come thriller il tutto è ben poco convincente e molto stereotipato.


Queen of the South
Remake della narconovela di Telemundo La Reina del Sur (in Italia la trovate su Netflix), va in onda su USA Network e ha per protagonista Alice Braga. Racconta di una ragazza che, con straordinaria forza di volontà, si fa strada nel mondo spietato del narcotraffico. Curiosamente il tutto è raccontato a ritroso dal momento del suo presunto omicidio: l'elegante e spietata versione futura della donna appare come una sorta di spirito guida alla sua versione più giovane aiutandola nei (molti) momenti di difficoltà. Non è, né vuole essere, grande televisione, ma a questo punto tanto vale vedersi l'originale che almeno ha dalla sua la genuinità – oltre alla vera superstar del genere: Kate del Castillo.


Roadies
L'attesa serie con Luke Wilson a firma di Cameron Crowe sul mondo di chi segue le band in tournée è sostanzialmente una “workplace comedy”, come non se ne vedevano da Studio 60 on the Sunset Strip e The Newsroom. Non ha il ritmo quasi ossessivo della scrittura di Aaron Sorkin, ma ne mantiene le dinamiche interpersonali: dalla giovane idealista alla “non-storia” d'amore tra i due protagonisti, che non riconoscono la natura del loro rapporto, fino al tagliatore di teste inglese che si intenerisce presto di fronte alla passione dei roadies. Sicuramente ben fatta, ma meno originale di quanto si potesse sperare da Crowe. Inoltre la lunga durata degli episodi da premium cable (va in onda su Showtime) può rivelarsi un serio handicap in questo filone.


Dead of Summer
Sorta di slasher movie seriale, come già era stato il divertente Harper's Island, è ambientato in un campeggio pieno di misteri, dove già nel primo episodio viene ucciso un inquietante figuro. È una serie Freeform, ma sebbene i protagonisti siano young adult il taglio è adatto a chiunque voglia un horror scacciapensieri senza troppi sobbalzi ma pure senza pretese. Insomma un guilty pleasure estivo, con nel cast la bionda Elizabeth Mitchell di Lost.


The Night Of
Sebbene parta a luglio su HBO, la cable americana ha già messo online il primo episodio a fine giugno. Si tratta del un remake di una miniserie inglese (Criminal Justice) molto amato da James Gandolfini e ora interpretato tra gli altri da John Turturro e scritto da Richard Price. Racconta una notte finita malissimo per un giovane di origini pakistane che, a New York, si ritrova principale sospettato di omicidio con scarsissime possibilità di dimostrare la propria innocenza. Assolutamente da seguire per lo sguardo meticoloso e umanista, nonché per gli ottimi valori produttivi e il cast: anche di The Night Of riparleremo sicuramente.


Segnaliamo infine le principali partenze di luglio: Stranger things su Netflix con Winona Ryder, Matthew Modine e un mistero un po' alla Stephen King; Vice Principals su HBOcon Danny McBride e Walton Goggins (ex Justified ma passato anche da The Hateful Eight), è l'erede spirituale di Eastbound & Down e pertanto attesissimo; Shooter remake seriale del film omonimo del 2007, qui con protagonista Ryan Phillippe; The Secret Agent, miniserie inglese sul terrorismo con Toby Jones, ambientata nel 1886.

Qui gli altri articoli dell'osservatorio sulle nuove serie Absolute Beginners (che fa parte della rubrica CoseSerie)

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