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Inferno di fuoco (1949): un piccolo particolare
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Neve Che Vola

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Marie Windsor, attrice stimata da Kubrick, della propria intera filmografia – che comprende titoli di un certo rilievo come Ad Ovest del Montana (Mail Order Bride / West of Montana, 1964), o il famoso Le jene di Chicago (The Narrow Margin, 1952) - amava particolarmente due titoli: Rapina a mano armata (The Killing, 1956) e Inferno di fuoco (Hellfire, 1949).

Sceneggiato da Dorrell e Stuart McGowan, e diretto con energia dal veterano Robert G.Springsteen, narra la storia curiosa di Zeb Smith (William Elliott) e di una donna diventata fuorilegge col nome simbolico Doll Brown (Marie Windsor), i cui destini si incrociano per fatalità.

Un predicatore (H.B.Warner, quello che compare subito dopo i credits nel video), la cui missione nella vita è costruire una chiesa in no man's land, salva la vita a Zeb, un baro veloce con la pistola, a prezzo della propria. Prima di morire, ottiene la promessa del gambler di proseguire nel suo progetto. Tutto sembrerebbe facile, per un professionista del tavolo da gioco, ma il predicatore raccomanda che la chiesa dovrà essere costruita according to the rules, seguendo le regole contenute nella Bibbia, che lascia in eredità al buon Zeb.

Dopo aver assistito al duello fra Doll Brown e un uomo, che vede vittoriosa la prima, Zeb si mette in testa di ottenere i soldi per la chiesa incassando la taglia su di lei. Ma non con le cattive: semplicemente convincendola a costituirsi.

 

 

 

 

 

Hellfire è uno dei films della mia vita, uno di quelli dei quali ho sentito maggiormente l'influsso, che lo volessi o no. Non fui io a sceglierlo, quando avevo credo 5/6/7 anni: successe come fra Zeb e Doll, ci incontrammo per caso, mentre giravo i canali della tv. Forse fu perfino più di un caso: qualche tempo dopo, nuovamente girando i canali, ricapitai sulla stessa identica scena. Una terza volta, riincontrai Marie, and this time not by accident, proprio come lei dice a Zeb nel prosieguo. Fui abbastanza accorto, la prima volta, da farmi leggere il titolo del film, trasmesso su TMC, ma, ora che ci penso, fu forse un caso se quell'altra sera lo lessi sul giornale e quindi mi misi in attesa, probabilmente forzando i miei su quel canale tv.

 

Ma arriviamo ai titoli di testa.

 

 

 

 

 

Bè, in molti film ci sono delle piccole perle dentro il film, momenti particolarmente ben costruiti. Hellfire è un western in forma di parabola, basti pensare che non si conclude con la scritta THE END, bensì un appropriato AMEN.

Non mi stanco mai di riascoltare e vedere questo inizio. La musica, subito non è particolarmente originale o bella: accompagna il fuoco dell'inferno che brucia ininterrottamente. Poi, l'avviso:

 

Man, with his misdeeds

kindles his own

HELLFIRE !

 

(L'uomo, con i suoi misfatti,

si accende da solo

IL FUOCO INFERNALE)

 

Me lo sono stampato, preso dal film, ed appeso in casa. Avviso cui seguono “le malefatte”, pistole che sparano, scene di violenza, incontinenza, uccisioni (ripresa di spalle mentre uccide o assiste all'uccisione di un bandito, a 1'47, mi sembra proprio la Windsor) .

Poi, a 1'57, la ragazza che danza (e sembrerebbe nuovamente la Windsor), mentre una figurazione degli archi sembra cercare e infine, con un breve inciso dei violoncelli, trovare quello che cerca. Tutto introdotto dalla danza di questa donna, che sembra felicemente abbandonata al piacere, e dalla musica. Che meraviglia, questa danza, il movimento, e poi all'improvviso quelle trombe quasi estatiche, sul predicatore quasi immobile per contrasto. I violoncelli, dicevo, annunciano le “trombe” in stile religioso, sullo sfondo, mentre il predicatore (H.B. Warner) sembra “cantare”, più che parlare.

 

And so I say, turn back, brothers and sisters, turn back, for the way of the flesh is the way of destruction.

(Ed io vi dico, cambiate strada, fratelli e sorelle, cambiate strada, perchè la via della carne è la via della perdizione).

 

Seguono le risate, la mdp si allontana dal predicatore (del quale non si odono più le parole, soverchiate dal rumore) per mostrare l'interno del saloon.

Poi, riprende:

 

 

For he who thinks only of earthly pleasures, and heeds not to the commandments of the Lord, is riding straight for hell's fire and brimstone.

(Perchè chi pensa solo ai piaceri terreni, e non segue i comandamenti del Signore, sta andando dritto verso il fuoco e lo zolfo dell'inferno).

 

Ah, shut up! Who cares?

Ah, chiudi quella bocca! A chi vuoi che importi?)

 

I do, friend.

(A me, amico.)

 

Il film gode di buona stima negli States, fra i western “minori”, e la merita certamente tutta. Non foss'altro per la cura con cui perfino il frammento di una scena, scena tutto sommato anche abbastanza comune, è stata filmata e musicata.

 

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