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I due volti di una donna: Ruth Ellis e Miranda Richardson.
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Oggi sono riuscita a perdonare David per il male che mi ha fatto, il mio rimpianto è di non essere riuscita a farlo quando era ancora in vita”.

 

Queste le ultime frasi scritte da Ruth Ellis alla madre di David Blakeley prima di essere condannata a morte per impiccagione il 13 luglio del 1955.

 

 

Ruth Ellis uccise David Blakeley con cinque colpi di pistola all'uscita di un pub il giorno di Pasqua del 1955.

 

Ruth era una giovane e provocante ragazza di 29 anni, che lavorava in un locale notturno come intrattenitrice di clienti. Fu proprio in quel locale che incontrò David, un giovane rampollo dell'aristocrazia inglese. David era bello, ricco, simpatico e aveva il pallino per le donne e le automobili da corsa, cominciò con Ruth una travagliata storia di amore, fatta di passione, alcool e botte.

 

 

Ruth aveva una vita difficile alle spalle: ragazza madre di un bimbo di 10 anni e di una bimba più piccola avuta da un successivo matrimonio fallito con un uomo violento e ubriacone.

 

 

 

Ruth Ellis è stata l'ultima donna ad essere condannata e giustiziata a morte in Inghilterra nel 1955 (la pena di morte in Inghilterra venne abolita 9 anni dopo).

 

Una condanna rilasciata dopo soli 23 minuti di consultazione da parte della giuria, senza nessuna esitazione o dubbio, Ruth fu ritenuta colpevole di omicidio volontario.

 

23 minuti per un verdetto così drammatico, senza tenere conto che solo qualche giorno prima Ruth abortì in seguito alle violente percosse da parte di David.

 

Senza tenere conto che Ruth venne licenziata in seguito a scenate di gelosia di David nel locale dove lavorava.

 

Senza tenere conto di tutte le violenze psicologiche e fisiche che l'avevano portata ad una situazione di degrado e avvilimento senza precedenti.

 

Ma la cosa più importante: senza tenere conto che Ruth fu portata sul luogo del delitto completamente ubriaca, da un suo innamorato Desmond Cussen, geloso di David (con il quale aveva avuto molti litigi per causa di Ruth); la pistola con la quale Ruth spara è dello stesso Desmond.

 

 

Questi ultimi elementi hanno permesso una rivalutazione del caso per Ruth Ellis da parte di una Commissione di revisione dei processi penali britannici, rovesciando la sentenza da omicidio volontario a omicidio colposo (forse anche una assoluzione per infermità mentale temporanea)... peccato che questo sia avvenuto quasi 47 anni dopo la condanna a morte della giovane Ruth (la notizia risale al 2002).

 

 

 

Oggi a gioire di questa nuova riabilitazione del nome di Ruth Elli è rimasta solo la sorella, di più di 90 anni. I figli di Ruth sono morti da tempo, il piccolo André morì all'età di 20 anni per overdose, mentre la figlia Georgia (che tanto si è battuta per la riabilitazione del nome della madre) non ha superato i 50 per colpa di un cancro.

 

 

 

Ruth era una giovane donna “colpevole”. Colpevole di avere avuto figli fuori dal matrimonio, colpevole di lavorare in un nigth club, colpevole di condurre una storia d'amore con un uomo più giovane e di classe sociale differente, colpevole e per questo condannata a morte, non solo per aver ucciso. Se Ruth fosse stato un uomo, ricco, aristocratico, sarebbe stato considerato “accecato dalla gelosia”, “fuori di senno”, “vittima delle circostanze”....

 

 

Nel 1985 uscì un bellissimo film che raccontò le tristi vicende di Ruth e David: “Ballando con uno sconosciuto” di Mike Newell, un film onesto nel narrare il ritratto di una donna complessa, mettendo in luce molte delle sue colpe nel condurre una storia d'amore difficile e senza sbocchi.

 

Ballando con uno sconosciuto (1985)

di Mike Newell con Miranda Richardson, Rupert Everett, Ian Holm, Joanne Whalley

 

 

Ruth Ellis era interpretata da un fantastica Miranda Richardson, al suo primo lavoro nel cinema, ha compreso fino all'anima il personaggio di Ruth.

 

David Blakeley era interpretato da Rupert Everet, anche lui all'inizio della sua carriera, aveva il fisique de ruole per l'amante ricco, bello e dannato.

L'ambiguo amico di Ruth, Desmond Cussen era interpretato da Ian Holm.

 

 

 

Un tris di grandi attori per una storia che a distanza di cinquant'anni fa ancora accapponare la pelle, per come delitto e giustizia siano andati a braccetto in un epilogo drammatico.

 

 

Voglio finire questo post con il video di Miranda-Ruth che canta “Dance with a Stranger”, uno dei passaggi del film più commuoventi ed intensi, che consiglio di ascoltare... e riascoltare.

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