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Il barone von Cowgirlenstein
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Neve Che Vola

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Molte volte, preda di fantasie inconfessabili,  ho desiderato di vedere una particolare attrice nei panni della cowgirl: l'abito non farà il monaco, ma di certo fa la cowgirl, sebbene non sempre. Anche Judy Canova fece la cowgirl, una volta... ci provò... La sceriffa dell'Oklahoma, per la precisione (Oklahoma Annie,1952). Ci rimasi male! Non sapevo chi fosse Judy Canova, che mi parve una specie di Tina Pica americana. Mi arrabbiai, ma fu la prova che non sempre i vestiti sono sufficienti.

 

Riguardando quest'ultima foto, però, mi chiedo perchè mi arrabbiai. Non sarà stata la Hayworth, ma era tutt'altro che brutta, bella a modo suo, perfino simpatica. Forse fu il tono di farsa, nella foto in alto, ad infastidirmi.

 

Eppoi, c'è cowgirl e cowgirl.

Ella non può essere totalmente selvaggia, per esempio. Se è selvaggia, deve contrastare l'indole con l'aspetto nobile. Hitchcock preferiva le bionde glaciali all'esterno, ma che dentro avevano il fuoco. E' la stessa cosa.

 

L'unico motivo per cui rimpiango di non essere Dio, accontentandomi di essere un barone, è che non posso dire "la cowgirl sia!", con questo viso, queste gambe, questo cappello, questa pistola al fianco.

Vissi sempre abbacchiato per la mia sventura (mi vergogno perfino di rimpiangere di non essere Dio per questo motivo, sarebbe più nobile se volessi esserlo per sfamare i nullatenenti. Sia anche più nobile, ma me ne frego dei nobili motivi, e non è neanche vero che mi vergogni).

Non sono neppure un pittore, o un bravo disegnatore, il che mi avrebbe sollevato dal rimpianto di non esser Dio.

 

Poi ci fu l'avvento del pc, e photoshop, che benedico. Avrei potuto prendere il pezzo di una attrice, per poi unirlo a quello di un'altra, anche più pezzi, per ottenere il risultato voluto.

Metti caso di voler cambiare il viso a Barbara Stanwick. Non mi è mai piaciuta, eppure toccò a lei di fare la regina del Far West nel film di Allan Dwan Cattle Queen of Montana (1954 ), da noi ribattezzato per l'appunto La Regina del Far West. Vuoi mettere il viso di Mary Murphy in Gli ostaggi (A Man Alone, 1955)

quando tiene a bada una banda di brutti ceffi istigati da Lee Van Cleef ansiosi di impiccare l'uomo solo Ray Milland, che diresse anche la pellicola?

(Ammetto però che in questo poster non renda tanto)

 

Lo sguardo intenso della "sposa" Teresa Wright in Notte senza fine (Pursued, 1947)?

Per dirla tutta, bado al minimo particolare. Do per scontato che farei meglio a dedicarmi ad altro, ma ammetto la mia sconfitta. Di far meglio, non mi riesce.

E' mia la colpa, se non riesco a togliermi di testa Charlize Theron nel finale di Hancock, dove appare tutta nera a parte i capelli biondi?

A proposito di Hancock... se penso a quanti film ho visti solo per vedere come appariva una attrice, senza aver interesse per il film stesso! La copertina del dvd parlava chiaro: la bionda attrice appariva vestita di nero, calzoni e stivali neri (ovviamente calzoni che ne mettono in risalto le curve, altrimenti non vale), camicia nera etc.

Mi son sempre chiesto perchè questo tale non si sia spostato un pò più a destra.

 

Avrei voluto un pò vederli a vendermi un dvd con la copertina che segue, con questo brutto grugno che mi rovina la pagina! Berrettino calcato sulla fronte, occhiali neri... bella la vita, eh, Ciccio, guadagnar soldi a palate in questo modo? Ti ci vorrebbero un pò di tempi di guerra, ecco cosa. 

Vade retro, Satana!

 

Non posso però pretendere sconti per un dvd solo perchè non mi interessa il film, se non come serbatoio di pezzi di cowgirl! Ne ho speso un bel pò, di vile denaro, nè mi passa il vizio. Il guaio però è che non faccio altro che collezionarne pezzi, è raro che apra per davvero photoshop (questa è la cosa più schifosa dell'intera faccenda).

E le riviste! Compro sempre riviste femminili, dopo averle ispezionate con cura, tanto l'edicolante è mio amico e non mi curo di chi mi osserva sfogliare Gioia o Grazia. Le modelle devono apparire in un certo modo, con un certo sguardo, come Hitchcock pretese da Diane Baker in Marnie (lei stessa racconta l'episodio), quando le applicò una pressione su una parte del viso per ottenerla.

Chissà da che rivista avevo presa questa meraviglia! Osserva l'espressione, la posa... grandiosa!

 

Accumulo pezzi su pezzi, ma raramente uso photoshop. Ormai non faccio altro che collezionare pezzi, dimentico dello scopo originale. Quante immagini ho downlodato da internet, quanti fotogrammi ho estrapolati dai film!

Mi mettevo a dividere tutto con cura: Charlize Theron, nella cartella a suo nome, sottocartella della cartella Attrici. Thalia, allo stesso modo, nella cartella Cantanti (tutte donne, ci mancherebbe). E i fumetti, e le riviste...

Thalia, un sogno mostruosamente proibito, alla quale voglio dedicare anche il particolare del viso dalla stessa foto:

 

Ma perchè diamine non mi faccio una cartella più attinente allo scopo? Perchè infilare Avril Lavigne (talvolta ha lo sguardo e la presenza giusti) nella cartella Cantanti, quando le foto le raccolgo allo scopo di farne una cowgirl?

Avril Lavigne con sguardo e posa abbastanza giusti.

 

Ecco un'altra cosa terribile: di tutte le cartelle che ho sul pc, solo un miserabile sottonumero è destinato ad un altro scopo. Quindi, ecco una cartella che le contiene tutte: Cowgirl Project, ovvero Progetto Cowgirl. Questo si chiama rendersi conto di quel che si fa! Tutto dentro, a palate, nell'ignobile progetto!

 

Mi son spesso chiesto in quanti si rendano conto dell'importanza del pc per capire loro stessi. Basta concedere uno sguardo al contenuto: voilà, ecco come sei fatto!

Sembrerebbe semplice: Progetto Cowgirl. Invece è difficile, perchè a tutta prima ci credevo alle mie cartelle Attrici, Cantanti, e via dicendo.

Se mi dicessero: "Prendi la pala e butta nella cartella famigerata che ti esalta tanto tutto ciò che nel pc le compete", sparirebbe quasi tutto, ingoiato dall' iconcina gialla. Piccola e mite, l'iconcina potrebbe trarre in inganno.

 

Quante difficoltà: progetti una cowgirl, ma vai un pò a trovare i pezzi pefettamente corrispondenti! Lo sguardo spesso non è precisamente rivolto dove vorrei, e non posso entrare nel pc per premere le guanciotte della fanciulla ed ottenerne l'espressione come fece Hitchcock. Qui è di aiuto la cattura dei fotogrammi dai film, dove il viso dell'attrice è mobile. La qualità però è peggiore, ecco perchè i blue ray mi fanno gola. Lo so, che prima o dopo comprerò anche Hancock... con quello là nel ruolo del titolo, sempre inquadrato come se fosse lui la star...

 

Escludo l'idea di andare in giro a chiedere alle ragazze di farsi fotografare vestite come e con l'espressione che dico io: confesso di avere un pò di vergogna. Lo stesso motivo che mi costrinse a dire di no a chi mi propose di partecipare alle riunioni di tiro western, vestito da cowboy.

Chiesero ad Hitchcock perchè si presentasse sempre sul set in giacca e cravatta. "Per dignità", rispose il grand'uomo. Ecco, se non cerco ragazze da fotografare e non partecipo a gare di tiro western, è "per dignità", la mia specialità.

 

Esclusa l'idea delle foto ad hoc, non mi restano che le riviste, i fumetti e i fotogrammi. Beato chi non ha di 'sti problemi, suo sarà il Regno dei Cieli!

Alle volte trovo l'espressione giusta (Nicole Kidman si presta bene agli esperimenti, con quell'espressione bastardella),

e allora ricalco il viso con l'acetato. Ma il viso deve essere grande, se voglio dargli tutti i particolari, se voglio premerle le guanciotte. E cosa succede? Quando unisco il corpo alla testa, il tratto del pennarello risulta ovviamente troppo sottile rispetto a quello usato per il corpo, a causa della differenza di proporzione. Su un A4 ci sta un viso, e sempre su un A4 un corpo intero. E se vuoi fare la pistola giusta (per l'amor di Dio, la pistola! La pistola! sulla pistola non transigo, deve essere quella giusta, ficcatevela bene in testa), anche lei deve essere grande, per renderne i particolari. Quindi il tratto risulta troppo marcato rispetto al corpo.

 

La pistola giusta:

 

 

Ci sta che alle volte la pistola sia quella sbagliata. Prendi il ritratto di Diana Dors poco più che bambina: è talmente fresco, spiritoso, che forse una colt frontier (l'unica ammessa come"giusta") stonerebbe.

 

C'è un mio amico che si chiede cosa diavolo intenda con "pistola giusta" e "cappello giusto". Ne ha concluso che giusta per me sia una cosa che mi va a genio, e non ci sia modo di leggere una regola tra le righe. Proprio così: la presenza del maestro è indispensabile per dire cosa sia "giusto" e cosa non lo sia, in un abbigliamento western. Anche se a me pare evidente, è inutile insegnare l'evidenza al popolo bifolco.

 

Di solito, però, la colt frontier è d'obbligo. Ed è un fattore oggettivo. Anch'essa è da abbinarsi ai colori della tenuta. La Charlize Theron tutta nera a parte i capelli, esige una pistola col calcio bianco. Certo, un raffinato potrebbe obiettare che anche un calcio marrone o nero starebbero bene, purchè ben visibile, ma queste sono prelibatezze per raffinati intenditori, e ciò ci porterebbe troppo lontano.

Ma già sento appunto i veri intenditori intervenire non solo sul colore del calcio, ma anche del corpo della pistola: in acciaio inossidabile, nera, bluastra, oppure colla rifinitura semplice "old west"? E il tutto, intarsiato o meno?

Anche la fondina gioca la sua parte: deve stare al fianco, la pistola mai girata al contrario, tranne rare eccezioni, altrimenti fa disordinato.

Qui è intonata perfettamente, perchè la Hayek, in questa posa, non suggerisce classe. Certo, è comunque di classe, direi perfino fine, ma capirei se qualcuno non fosse d'accordo (quel mio amico, Dario, si chiede anche cosa intenda io con "fine").

 

Sembra, se si tiene presente il fondo schiena, piuttosto una "straniera". Le vecchie pettegole mica permetterebbero ad una compaesana di girare così. C'è però un sottocaso: lei è una compaesana, e se ne infischia delle vecchie pettegole, che del resto la temono. Ma è poco credibile, "straniera" è meglio che "compaesana".

 

Ci sono le classi sociali, insomma. Una donna vestita da cavallerizza come la splendida Charlotte Casiraghi, viene subito associata ad una classe elevata. L'equitazione costa. Anche i tratti del viso sono nobili.

Dunque, non può portare la pistola disordinatamente, e il suo comportamento sottostà alla sua posizione. Solo al viso vengono affidate le emozioni, forse un capello appena appena simbolicamente fuori posto.

Con Charlotte Casiraghi è tutto più semplice: ci pensa da sè, a vestirsi ammodo. Le manca però la pistola giusta, e se proprio ci tiene a stare in testa alla classifica delle cowgirl, se ne deve procurare una.

La classe sociale pone anche altri problemi. Per esempio... ecco, facciamo un esempio:

Questa è Virginia Mayo, la Colorado de Gli amanti della città sepolta (Colorado Territory, 194 ) di Raoul Walsh: è disperata, inutilmente Joel McCrea la ammonisce di non scoprirsi. Si lancia verso il proprio destino, in uno dei finali western più drammatici che io ricordi.

 

Charlotte Casiraghi, invece, non potrebbe fare un gesto simile. Per potere, potrebbe anche. Ma queste cose non la riguardano, lei è una principessa, e domina il mondo circostante, che dal canto suo si inginocchia, e si inginocchia gioiosamente. Non si sacrifica per amore, se estrae la pistola è solo perchè lei è superiore ed uccide con noncuranza, magari per capriccio. Ed è giusto così, e questo è quanto. Non ha imparato a sparare per necessità, ma perchè primeggia sempre, in tutto. Vince le gare di tiro con facilità. Ne consegue che non abbia rivali, e solo gli incauti che non la conoscono, ci provano.

Magari - che ne sai, tu? - è lei stessa che provoca gli stranieri, per poi poterli impiombare a norma di legge.

Magari il fatto che sia una principessa non c'entra niente, lei stessa non c'entra niente, nè le verrebbe mai in mente di impugnare una pistola. Questo però mi deluderebbe. Come, una principessa che non ucciderebbe qualche poveraccio tanto per divertirsi?

Professione: principessa.

Sport preferiti: equitazione, tiro al barbone.

Gesto di bontà natalizio: uccisione immediata del barbone, senza che questi se ne accorga.

 

Una nota storiografica: forse non tutti sanno che le principesse/cowgirls, con licenza di uccidere chi gli pare, nei tempi passati, come primo premio nelle gare di tiro al barbone, venissero insignite del barboncino d'oro, che raffigurava un barbone ucciso. La leggenda narra che, in tempi più recenti, le dame dell'alta società che non siano principesse / cowgirls abbiano visto nel ben noto cagnetto fastidioso un alter ego del premio, e l'abbiano adottato come segno di distinzione sociale. L'usanza si è poi estesa anche alle anziane signore meno abbienti. Non a tutti è nota questa evoluzione della faccenda. 

 

E' solo ultimamente che mi sono invaghito di Alida Valli. Cioè, mi invaghirei se avesse il cappello e la pistola giusti. Galeotto fu Il caso Paradine, che ho recentemente rivisto, e in cui Hitchcock trasforma la donna a suo piacimento, ricalcando visivamente la sua trasformazione da donna dell'alta società a detenuta.

Film straordinario come tutti quelli del Maestro, che forse non ha pensato di dare un finale western al film. 

Nota la trasformazione.

Perfetta cowgirl, che sarebbe!

 

Come non citare Patsy Kensit, capace di immagine sofisticata come selvaggia?

 

Quante altre ce ne sarebbero, ma ora, in attesa di un'altra mia mirabolante trovata, conviene far punto e dedicarsi al lavoro dei maggiori artisti.

 

GALLERIA D'ARTE

 

 

Bel lavoro, questo di Gil Elvgren. La Gioconda, al confronto, è una merdaccia. L'espressione giusta, la pettinatura giusta; il cappello, la pistola, i guanti... tutto giusto. Il suo genio superiore ha dipinto il cinturone e la fondina come Dio comanda: ha capito che questa se la prende comoda, niente pistola al fianco della pin up che mira a piacere! La stella sui guanti...

Gil Elvgren (Aiming to Please)

 

Anche i fotografi sanno il fatto loro. Di certo lo sapeva l'autore della pubblicità del reggiseno di questa fuorilegge.

"Ho sognato di essere RICERCATA con indosso il mio reggiseno Maidenform".

Rimango senza parole di fronte a questa immagine: lo sguardo, i capelli, il cappello girato a quel modo, la posizione con la pistola, i guanti, tutti elementi neri che contrastano il reggiseno bianco!

La mia droga si chiama cowgirl.

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