La bella Lulù si unisce in matrimonio con un collega del suo mentore dottor Schön, ma lo tradisce con un pittore più giovane di lui. Per il dolore, il marito muore: Lulù sposa l'amante, ma desidera Schön e lo trascina così in una spirale di ossessioni, gelosie e passioni fatali.
Film manifesto del declino di fine carriera per Borowczyk, regista ispirato da una tragedia già adattata (molto meglio) per lo schermo da G. W. Pabst nel 1929. Il confronto tra i due film è impietoso, per quanto avanti nel tempo quello di Pabst, "arretrato" quello di Borowczyk.
La spregiudicata, ex ballerina, Lulù (Anne Bennent) è riuscita a raggiungere una discreta posizione sociale sposando un vecchio medico, il dott. Goll (Jean-Jacques Delbo). Mentre è in posa per il pittore Schwarz (Michele Placido), incaricato dal marito di farle un ritratto, Lulù finisce per sedurre l'artista. Quando l'anziano coniuge la scopre… leggi tutto
La spregiudicata, ex ballerina, Lulù (Anne Bennent) è riuscita a raggiungere una discreta posizione sociale sposando un vecchio medico, il dott. Goll (Jean-Jacques Delbo). Mentre è in posa per il pittore Schwarz (Michele Placido), incaricato dal marito di farle un ritratto, Lulù finisce per sedurre l'artista. Quando l'anziano coniuge la scopre…
Carina la Protagonista tale Ann Bennent (una specie di pre-Maggie Gyllenhall a dire il vero con un viso simile ...) pero' oltre alle varie e tante scene di nudo e/o vedo non vedo della stessa,il Film non ha altro da offrire allo Spettatore e la Storia proprio non attira,se poi' s'aggiunge un finale assai assurdo anche se Drammatico ... ! voto.4.
Lulu' vive di ballo e di prostituzione......sopratutto di prostituzione... fino alla morte.Film di impianto teatrale con una messinscena scarna e ridotta all'osso.Si regge sulle grazie androgine di Ann Bennent, ma alla fine stringi stringi ci rimane poco.Sicuramente un'opera minore del regista.I suoi capolavori sapete gia' quali sono....rivolgetevi a loro piu' che a questo.
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Commenti (2) vedi tutti
Film manifesto del declino di fine carriera per Borowczyk, regista ispirato da una tragedia già adattata (molto meglio) per lo schermo da G. W. Pabst nel 1929. Il confronto tra i due film è impietoso, per quanto avanti nel tempo quello di Pabst, "arretrato" quello di Borowczyk.
leggi la recensione completa di undyingUn'opera minore del regista....almeno per me.
leggi la recensione completa di ezio