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Neverland. Un sogno per la vita

Regia di Marc Forster vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Neverland. Un sogno per la vita

di Lina
7 stelle

Un film discreto ed imperfetto che avrebbe potuto offrire più emozioni di quante in realtà ne concede durante la visione.

Inizialmente la trama scorre un po' lenta e tediosa, con dialoghi che poco incidono e colpiscono, ma pian piano il ritmo incalza e le situazioni diventano sempre più interessanti e coinvolgenti. Il film è basato sulla biografia di James Matthew Barrie, l'autore della celebre favola di "Peter Pan" e viene raccontato attraverso uno stile dolce-malinconico che non riesce purtroppo mai a bilanciare come dovrebbe gli spunti fiabeschi con quelli sentimentali e drammatici. Infatti, di fiabesco non c'è molto a parte qualche virtuosismo artistico narrativo e qualche breve visione tra sogno e realtà di James, più naturalmente la metafora del Paradiso Isola che non c'è che Sylvia Llewelyn raggiunge morendo.

Invece la drammaticità prende il sopravvento ed i toni della storia si rivelano piuttosto tristi ed amari, soprattutto l'epilogo risulta toccante quando Sylvia muore ed uno dei suoi figli chiede a James perchè sia morta, tuttavia, è proprio il personaggio di James a funzionare meno di quel che avrebbe potuto. Appare come un uomo trattenuto e poco incline a mostrare la sua reale emotività col risultato che anche il film appare meno intenso di quel che avrebbe potuto essere. Parte della colpa è da attribuire anche ad una sceneggiatura un po' fredda e meccanica, a tratti imbarazzante ed inconsistente, farcita di superficialismi inutili e di mancati approfondimenti di fatti e situazioni. Nel complesso però, non si può proprio dire che sia un brutto film, poichè è ricco di classe e di eleganza, è molto poetico e fa rivivere il mito di Peter Pan se non in maniera magica, in maniera quantomeno sentimentale ed idealistica, inoltre illustra diligentemente il difficile rapporto che James Barrie aveva con le donne proprio a causa della sua natura eccessivamente puerile e sognatrice. James infatti è un uomo-bambino dotato di molto estro che coltiva una forte passione per l'arte teatrale, per la poesia e per la scrittura e che ama soprattutto i bambini che intrattiene spesso e volentieri con scherzetti e giochetti, trascurando la moglie che a sua volta si occupa poco di lui perchè ha differenti passioni ed interessi. La tragicità della storia comunque alla fine viene compensata proprio dalla dolcezza dell'animo puro di James che alla fine decide anche di adottare i figli di Sylvia rimasti orfani.

 

Marc Forster

 

Poteva far di meglio.

 

Johnny Depp

 

Un po' trattenuto per sua volontà o per volere di copione? Purtroppo le battute che gli hanno assegnato, non lo fanno apparire come il personaggio carismatico che tenta di essere, perciò il suo James Barrie non coinvolge del tutto.

 

Kate Winslet

 

Un po' trattenuta anche lei, ma forse sempre a causa di un copione imperfetto.

 

Julie Christie

 

Discretamente convincente nel ruolo della tipica moglie fredda sempre un po' sulle sue.

 

Dustin Hoffman

 

Convincente.

 

Ian Hart

 

Non c'è male.

 

Cosa cambierei

 

Scriverei meglio la sceneggiatura ed inserirei maggiore pathos nella storia, donandole anche quel tocco magico e fantastico di cui il film è abbastanza privo.

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