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Il Signore degli Anelli. Le due Torri

Regia di Peter Jackson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il Signore degli Anelli. Le due Torri

di zombi
8 stelle

rivisto non fa che accentuare la meraviglia dei sentimenti che un film può provocare nella testa di una o più persone. cosa l'uomo possa creare è ciò che di più bello la vita può riservarci. il signore degli anelli by peter jackson sarà il film della mia vita, perchè è un film per la lotta della vita contro le forze del male... insomma la normalità.
la banalità, lo scontato fatto meraviglia, dipinto da tanta forte fantasia che una persona nonostante magari jackson si sia preso delle licenze poetiche, non può che apprezzare.
la guerra purtroppo fa parte di questo mondo da quando l'uomo è comparso.non c'è contea che tenga, e non c'è carattere gioioso che non possa sopportare la bruttura di una dittatura quale sauron vuole instaurare. un potere assoluto e insindacabile, le tenebre che ci oscureranno la vista e la mente, un grande fratello di dimensioni immani.
non c'è un viso nel signore degli anelli che non sia bello in quanto si adatta perfettamente a ciò che sto leggendo quasi in contemporanea.
la bellezza fredda e distante degli elfi, la possanza ammantata di desiderio e terrena sensualità dei raminghi e degli uomini di rohan, la piacevolezza degli hobbit strani ometti che nonostante l'età instillano la tenerezza che erlargisce a piene mani il viso rotondo e il corpo tozzo dei bambini.
prendiamo faramir, bello senza essere bello, un uomo colto dal desiderio momentaneo di poter assurgere a gloria agli occhi di un padre che gli ha sempre preferito il fratello morto boromir.
è un mondo bruto e spietato , capace di creare dei gollum e di ficcare la volontà in un essere apparentemente fragile come un hobbit di sperare che un esssere così sgradevole possa essere recuperabile.
dovrebbero dare l'oscar a gollum e dovrebbero non darglielo perchè sarebbe un affronto agli attori-non-attori che oramai sono un tutt'uno con i personaggi.
aragorn forse non è mortensen e mortensen non è forse aragorn, si annullano e si integrano l'un l'altro creando quel meraviglioso carattere buio e tormentato e così straordinariamente bello.
le due torri è sofferenza già a partire dalla fine della compagnia e già a partire dagli oscuri presagi che gandalf il grigio ha portato alla contea all'inizio della nostra storia.
è sofferenza perchè divide, è sofferenza perchè taglia e uccide, è sofferenza perchè non rende possibile gli amori, è sofferenza perchè distrugge, è sofferenza perchè pone di fronte a momenti della vita decisivi, è sofferenza perchè si vede soffrire le persone che si amano.
è sofferenza negli occhi di grima vermilinguo quando guarda eowyn ed è immane sofferenza quando vede le forze del male create da saruman, perchè si vuole credere che sia recuperabile.
è sofferenza negli occhi di samvise, samvise l'impavido quando vede soffrire il proprio padrone o quando vede il proprio padrone che si trasforma sotto l'influsso dell'anello.
è sofferenza negli occhi di barbalbero e degli altri ent quando vedono ciò che pipino e merry vogliono fargli vedere.
ma è anche una misera e forte scintilla di speranzosa contentezza quando vediamo il mattino e ci ricordiamo delle parole di gandalf e aragorn guarda a ovest(se non erro) e vede gandalf con eomer.
è contentezza negli occhi di gimli, legolas e eowyn al rivedere aragorn salvo dall'attacco del mannaro immaginato dal nostro amatissimo jackson.
è contentezza negli occhi di pipino e merry quando gli ent si ribellano allo stregone e distruggono le officine maligne di saruman quando proprio uno stregone dovrebbe avere più criterio.
le due torri sono una partecipazione attiva ed stremante alla lotta per la sopravvivenza che prelude solamente alla lotta finale per la vita.
vorrei trovare più belle per descrivere la contentezza e la disperazione che un film così mi insinua dentro, ma non ci riesco.
viva la vita, viva la pace, viva tolkien.

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