Regia di Jérémie Périn vedi scheda film
CINEMA OLTRECONFINE - FESTIVAL DI CANNES 76: SÉLECTION OFFICIELLE
Il film di animazione ad ambientazione futurista è incentrato sulla problematica etico/pratica inerente l'integrazione nella vita umana di forme di esistenza androide come aiuto e compagnia a esistenze sempre più relegate e solitarie. In questo contesto futurista, più che distopico, si incrociano le vite di Aline Ruby e Carlos Rivera (quest''ultimo vittima di guerra, ma riportato in vita attraverso un backup della personalità caricato su un androide). Costoro sono due investigatori privati incaricati di catturare un hacker che ha liberato i robot dai sistemi di sicurezza pensati per renderli obbedienti agli esseri umani, generando panico ed episodi di ribellione tali da rendere le macchine da arnesi utili a pericoli dilaganti.
Durante l’indagine, i due si fanno coinvolgere in un nuovo caso, incentrato sulla scomparsa di uno studente universitario,avvenuto in concomitanza del brutale omicidio del suo compagno di stanza.
Man mano che le indagini si sviluppano, Aline e Carlos scoprono che i due casi a cui stanno lavorando sono assai collegati tra loro e sono la base di un vero e proprio complotto che minaccia la struttura della società, compromettendo un equilibrio tra umani e robot che, fino a poco prima, pareva improntato verso una reciproca convenienza ed utilità per entrambe le categorie.
Diretto da Jérémie Périn, Mars Express è un lavoro complesso e galvanizzante di animazione fantascientifica francese che guarda con rispetto alla scuola giapponese, e si dipana attraverso una storia complessa al punto da dover escludere inevitabilmente spettatori di giovane età, anche per episodi di violenza che non lasciano molto spazio all'immaginazione.
Ci troviamo di fronte ad un prodotto di animazione adulto e di ottima fattura, che esplicita al meglio i risvolti etico-civili di una società in fermento ed evoluzione, impegnata a trovare una soluzione definitiva al dualismo uomo-macchina, giunto ad un punto in cui gli esseri viventi non riescono più a vivere senza (come quasi chiunque di noi oggi senza un telefono cellulare sempre a disposizione), e le macchine anelano alla imperfezione e fragilità umana, in cambio di una esperienza sensoriale e di sentimento finalmente completa.
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