Non c’è che dire, a Marco Tullio Giordana piacciono le sfide: mentre sta andando in scena The Coast of Utopia al Teatro Carignano di Torino, nelle sale esce Romanzo di una strage, opere monumentali entrambe per cast, narrazione, tematiche. Trilogia da mettere in scena in tre giorni successivi, la prima, scritta da Tom Stoppard, sorta di sintesi di 35 anni di Storia russa in cui si incrociano i sogni e le vite di rivoluzionari e intellettuali che avrebbero condizionato il secolo a venire; ricostruzione dell’attentato di Piazza Fontana la seconda, pezzo palpitante di Storia italiana. «Non avrebbero dovuto incrociarsi» spiega il regista. Ma, tra lungaggini e improvvise accelerazioni, cose che erano nate su strade e con tempi diversi alla fine si sono quasi sovrapposte. «La mia partecipazione a Romanzo di una strage risale a 4 o 5 anni fa. All’inizio avevo creduto che fare un film su Piazza Fontana fosse follia. Poi ho ripensato a cosa l’associavo... Quando esplose la bomba mi trovavo a 300 metri: sentii lo spostamento d’aria, raggiunsi la piazza. Dicevano che era stata una caldaia: come pensare a una volontà omicida?».

Marco Tullio Giordana
Romanzo di una strage (2011) Marco Tullio Giordana

E poi Giordana, allora studente in un liceo milanese piuttosto “caldo”, aveva anche conosciuto alcuni dei protagonisti di quei fatti. «C’erano ricordi ancora molto vivi e una forte partecipazione emotiva». E una coscienza che verrebbe da definire didattica. «Di fatti che cambiarono la Storia d’Italia, oggi, o non c’è ricordo o è confuso, erroneo. Un film può colpire l’immaginazione e aiutare a formare una memoria. Con Piazza Fontana prese avvio una stagione stragista e violenta. Nel 1969 venne studiato a tavolino un piano di destabilizzazione che giustificasse l’uso di strumenti che permettessero di bloccare i cambiamenti nell’aria».



La materia è sterminata.
Il film racconta un’epoca. Cronologicamente, però, va dalla primavera del 1969 alla morte di Calabresi nel 1972. Al centro due figure storiche, Pinelli e Calabresi, l’anarchico che morì in Questura e l’uomo che fu accusato di quella morte. Attorno a loro si intrecciano tutti gli altri, tutti personaggi delineati con chiarezza. 

Michela Cescon
Romanzo di una strage (2011) Michela Cescon

Non sarebbe stato più naturale ripercorrere la strada di La meglio gioventù?
Sarebbe stato bello approfondire e farne una serie che ripercorresse tutte le indagini susseguitesi nel tempo. Ma non mi pare che in Italia la Tv sia intenzionata a questo tipo di narrazioni.



Dopo infiniti processi la magistratura alla fine ha scelto di non scegliere. Lei che strada ha preso?
Di essere al di sopra delle parti. Gli elementi per dare una risposta ci sono sempre stati. La magistratura non poté farlo. Come disse Pasolini in un suo Scritto Corsaro, intitolato Il romanzo delle stragi: «Io so. Ma non ho le prove». Da qui il titolo del film. Personaggi e fatti vi sono illustrati nitidamente, così come escono dalle cronache e dalla mia memoria di allora, dagli atti, senza falsare né romanzare nulla.

Pierfrancesco Favino
Romanzo di una strage (2011) Pierfrancesco Favino

A che punto arriva The Coast of Utopia?
Michela Cescon mi parlò dell’opera di Stoppard mentre Romanzo di una strage era ancora in scrittura. Lo lessi, me ne appassionai, lo tradussi (ora esce per Sellerio): The Coast of Utopia, per quanto complicato, avrebbe dovuto vedere la luce prima. Ma, anche qui, trovare i finanziamenti non è stato facile. E il film è passato avanti. Lo spettacolo è stato posticipato: erano stati trovati i soldi e farlo slittare troppo li metteva a rischio. È stata una fatica grande ma stimolante.



In entrambi si parla di utopie e della loro morte.
Morte e reincarnazione: l’Utopia, come l’Araba Fenice, risorge sempre dalle proprie ceneri. La differenza tra oggi e allora è che certe parole, che attualmente hanno come perso il loro valore - democrazia, libertà, non violenza, uguaglianza -, che paiono appannate e svilite dall’uso a sproposito, venivano usate per la prima volta. Ed erano belle e luminose.

Fabrizio Gifuni
Romanzo di una strage (2011) Fabrizio Gifuni

Il film

locandina Romanzo di una strage

Romanzo di una strage

Drammatico - Italia 2011 - durata 129’

Regia: Marco Tullio Giordana

Con Pierfrancesco Favino, Laura Chiatti, Luigi Lo Cascio, Valerio Mastandrea, Fabrizio Gifuni, Giorgio Colangeli

Al cinema: Uscita in Italia il 30/03/2012

in streaming: su Google Play Movies Amazon Video Rakuten TV Apple TV