Due omicidi, due detective, due storie che sembrano partire dai cliché del genere ma li ribaltano dall’interno: Un omicidio per due, la nuova miniserie proposta da Rai 2 il 13 e 20 settembre, composta da due differenti film, ci catapulta nella Germania industriale con due film distinti ma uniti dallo stesso duo investigativo, Lou Kraft e Kerem “Gianni” Ergin.
Lei, poliziotta dura di Berlino in esilio temporaneo. Lui, veterano della Ruhr con il cuore in Italia. Insieme, affrontano crimini che scavano nelle crepe della provincia europea, dove il cemento delle fabbriche e le colline verdi convivono come verità e menzogna.
Con toni cupi, ritmo serrato e un sottotesto sociale tutt’altro che banale, la serie si distingue per come intreccia investigazione, identità e relazioni personali.

La sposa morta: un giallo di famiglia e potere
Nel primo film di Rai 2, Un omicidio per due – L’ultima notte di nozze, l’ingresso in scena è brutale: il corpo di una donna in abito da sposa viene ritrovato sulle rive di un fiume. Nessuna introduzione morbida.
Lou arriva in città e viene subito scaraventata sulla scena del crimine da Gianni, senza tempo per formalità. La vittima non è solo una donna, è un simbolo: quello di una famiglia potente e apparentemente inattaccabile, che si sgretola sotto il peso dei suoi segreti.
Il nodo del mistero si stringe intorno a un video disturbante ripreso durante l’addio al celibato dello sposo, un figlio dell’alta borghesia locale. È qui che la coppia investigativa comincia a scoperchiare un sistema familiare chiuso, patriarcale, fatto di apparenze e connivenze. Ogni pista conduce a un vicolo cieco o a una verità scomoda, ma l’urgenza cresce: c’è il rischio concreto di altre vittime.
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Compleanno di sangue: l’incubo personale di Lou
Il secondo film di Rai 2 della serie Un omicidio per due capovolge la prospettiva: l’indagine non piove dall’alto, ma tocca direttamente la protagonista. È il compleanno di Lou. Dovrebbe essere un’occasione leggera, con le amiche venute da Berlino per farle una sorpresa. Ma il giorno dopo, una di loro viene trovata morta in una discarica, e l’altra scompare nel nulla.
La tensione si alza: non è solo un caso, è personale. Lou viene sollevata dall’incarico, ma decide comunque di proseguire, ignorando gli ordini. È Gianni, come sempre, a coprirle le spalle. La loro indagine porta alla luce una notte fatta di eccessi, caos, e tracce che conducono a un luogo sinistro, quasi irreale, dove ogni minuto può essere fatale. La corsa contro il tempo per trovare la sopravvissuta si intreccia con la lotta interiore di Lou, costretta a fronteggiare le sue paure più intime.

Coppia strana, coppia forte
Lou e Gianni, i due protagonisti dei film di Rai 2 Un omicidio per due, non sono la classica coppia investigativa. Non si amano, non si odiano, non si completano a vicenda. Si tollerano, si osservano, si sfidano. Lei è tutta rigore e distacco, figlia di una capitale abituata al caos. Lui è istintivo, ironico, appassionato, con quel gusto per l’italianità che è più un modo di vivere che una questione di passaporto.
Ma è proprio in questa frizione che si crea una chimica narrativa efficace.
La forza della serie non sta nel realismo delle indagini, quanto nella relazione che si costruisce tra i due. Nonostante le differenze, o forse proprio grazie a esse, Lou e Gianni diventano complementari. Non cercano di piacersi, ma si rispettano. E nel contesto di una società tesa, ferita, questa solidarietà professionale diventa una piccola forma di resistenza.
Crimini ambientati nei margini del sistema
I temi che emergono nei due film su Rai 2 del ciclo Un omicidio per due sono tutt’altro che marginali. Si parla di famiglie benestanti che coprono la violenza in nome della reputazione. Si affronta il femminicidio, non come slogan, ma come dinamica concreta che parte da un addio al celibato e finisce in un omicidio. Si esplora il lato oscuro della provincia, dove la calma apparente nasconde conflitti sociali profondi.
Nel secondo film, il discorso si fa più personale e politico insieme: il fatto che le vittime siano due donne giovani, amiche della protagonista, trasforma l’indagine in una riflessione su quanto le donne siano ancora vulnerabili, anche quando cercano solo di divertirsi. L’ostilità verso Lou, la fretta nel chiuderla fuori dal caso, suggerisce un sistema ancora restio a farsi mettere in discussione. Eppure, lei non si tira indietro.
Una serie con il cuore in Germania e l’anima inquieta
Un omicidio per due è una produzione che dimostra come il crime europeo stia evolvendo. Non c’è solo il mistero da risolvere, ma anche un mondo da interpretare. I due film, in anteprima assoluta su Rai 2, raccontano una Germania che non è quella da cartolina, ma nemmeno una caricatura grigia. È un luogo vero, dove convivono cemento e natura, multiculturalismo e diffidenza, silenzio e ferite.
Lou e Gianni sono due facce dello stesso dubbio: si può ancora credere nella giustizia? Il fatto che, insieme, riescano a fare chiarezza su casi tanto torbidi dà una risposta, per quanto temporanea. Una cosa è certa: questi due meritano di tornare. Perché nei loro scontri, nelle loro divergenze e nella loro ostinazione, si intravede ciò che manca spesso al crime mainstream: umanità senza retorica.
Filmografia
Un omicidio per due - Ultima notte di nozze
Giallo - Germania 2023 - durata 90’
Titolo originale: Mord im Revier - Das Horrorhaus von Hünxe
Regia: Ismail Sahin
Con Caro Cult, Eidin Jalali, Andreja Schneider, Gloria Odosi, Cornelia Gröschel, Anni Kaltwasser
in TV: 13/09/2025 - Rai 2 - Ore 21.20
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