Nel cuore della nuova serie Netflix Leanne, co-creata da Chuck Lorre, Susan McMartin e Leanne Morgan, c’è una donna costretta a reinventarsi dopo un terremoto emotivo che arriva in un momento della vita in cui i giochi sembrano già fatti: dopo i 50, da nonna, e nel pieno della menopausa. In sedici episodi, la sitcom multi-camera racconta con umorismo e sincerità una fase di passaggio poco esplorata nella televisione mainstream. Il debutto è previsto per il 31 luglio.

Dopo il matrimonio
Leanne (interpretata da Leanne Morgan, anche co-creatrice e produttrice esecutiva della serie Netflix) è sposata da 33 anni con Bill (Ryan Stiles), con cui ha costruito una famiglia solida e una quotidianità ordinata nel Tennessee. Ma all’improvviso, Bill la lascia per un’altra donna. La rottura apre una frattura non solo sentimentale, ma esistenziale. A 57 anni, Leanne si ritrova sola, vulnerabile e fuori posto in un mondo che sembra parlare un’altra lingua, soprattutto quando si tratta di appuntamenti, desideri e nuove prospettive.
Leanne però non è sola. Attorno a lei si muove una famiglia calorosa e rumorosa, guidata dalla sorella Carol (Kristen Johnston), madre, padre, figli adulti e nipoti. E, grazie al sostegno di questa rete non sempre perfetta ma sempre presente, la protagonista inizia un lento ma deciso percorso di ricostruzione, affrontando tutto ciò che comporta il “ricominciare” da capo: la paura dell’intimità dopo decenni, l’imbarazzo di un primo bacio a cinquant’anni suonati, le insicurezze del corpo, il vuoto da riempire.
Un microcosmo comico e affettuoso
Il microcosmo attorno a Leanne è uno dei punti di forza della serie Netflix. Il tono comico e affettuoso prende forma attraverso dinamiche familiari credibili, conflittuali e spesso esilaranti.
Carol (Kristen Johnston), la sorella maggiore, è l’opposto speculare di Leanne. Due divorzi alle spalle, zero figli, e una passione dichiarata per il bar più che per la chiesa. Nonostante le differenze, Carol è l’alleata più fedele di Leanne, pronta a intervenire con cinismo e affetto.
Tyler (Graham Rogers), il figlio maggiore, è un giovane padre alle prese con la pressione della paternità e una moglie dominante. Deve conciliare il ruolo di genitore con la nuova consapevolezza della fragilità dei legami familiari.
Josie (Hannah Pilkes), la figlia minore, incarna lo spirito libero e instabile: disoccupata cronica, amante del disordine e dell’imprevedibilità, vive da sempre nell’ombra del fratello, che considera il “figlio modello”.
Bill (Ryan Stiles), l’ex marito, è un uomo che ha sempre messo la famiglia al primo posto finché non ha deciso di distruggerla. La sua fuga sentimentale non lo rende però immune dalla confusione e dalla nostalgia. È un personaggio che oscilla tra colpa e smarrimento.
Mamma Margaret (Celia Weston) e papà John (Blake Clark), i genitori di Leanne e Carol, rappresentano l’anima tradizionale della famiglia. Lei è ottimista e materna, lui ruvido e ancorato a modelli patriarcali ormai superati, ma entrambi rappresentano una memoria viva e solida in cui rifugiarsi.

L’ordinarietà diventa straordinaria
Nella serie Netflix Leanne, il cambiamento non è un evento clamoroso ma un filo sottile che attraversa ogni scena: dal turbinio emotivo della menopausa alle prime esitazioni di un nuovo bacio dopo anni, tutto è trattato con delicatezza e realismo.
La menopausa, spesso trascurata dalle serie televisive, qui diventa un momento di rottura e riscoperta: i fastidi fisici, le insicurezze sul corpo, la nostalgia della giovinezza persa costruiscono il terreno emotivo su cui emergono nuove consapevolezze.
La solitudine, che potrebbe sembrare un’ombra inevitabile dopo la fine di un matrimonio trentennale, si scioglie grazie alla famiglia e alla comunità: nella fede quotidiana, nei pranzi affollati, nelle confidenze tra sorelle si ritrova un senso profondo di appartenenza. E allora il perdono verso se stessi e verso chi ha scelto di andare via diventa una conquista silenziosa, non un gesto plateale.
In questo percorso, la riscoperta dell’intimità non è un ritorno alla giovinezza, ma una rinascita: imparare a farsi vedere, ad aprirsi, è l’atto di coraggio più grande, e Leanne lo affronta con la grazia che nasce dalla comicità e dall’empatia. È grazie a battute sulla vita quotidiana, o a una semplice insalata di gelatina al centro della tavola, che la serie racconta la bellezza nascosta nelle piccole cose, dimostrando che la “seconda vita” può iniziare e brillare anche quando sembra troppo tardi.
Una sitcom cucita su misura
La serie Leanne nasce dal mondo comico di Leanne Morgan, che ha conquistato il pubblico con il suo stand-up I’m Every Woman, entrato nella Top 10 di Netflix. Morgan porta con sé una comicità basata sulla relazione con il pubblico femminile adulto, sulle piccole tragedie domestiche e sul linguaggio della provincia americana. La sua esperienza personale (madre, nonna, ex venditrice porta a porta) diventa il materiale grezzo per la scrittura del personaggio.
Accanto a lei ci sono Chuck Lorre, già ideatore di successi come The Big Bang Theory e The Kominsky Method, e Susan McMartin, che ha lavorato su Mom. Insieme, costruiscono una serie che unisce la struttura classica da sitcom al desiderio di raccontare con autenticità una fase della vita spesso ignorata o trattata in modo caricaturale.
Con Leanne, Netflix offre al proprio pubblico una nuova voce comica e un racconto generazionale che parla di resilienza, trasformazione e affetti. Non è solo la storia di una donna lasciata dal marito, ma di una persona che, anche grazie all’umorismo, trova il coraggio di vivere una seconda vita. Un racconto universale, che mostra come si possa rinascere anche quando sembra troppo tardi per ricominciare.
Filmografia
Leanne
Commedia - USA 2025 - durata 19’
Titolo originale: Leanne
Con Chuck Lorre, Chris Moss, Graham Rogers, Celia Weston, Blake Clark, Jayma Mays
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta