Nel panorama già saturo delle serie crime, Smoke - Tracce di fuoco su Apple Tv+ dal 27 giugno riesce a distinguersi grazie a una scrittura affilata, una regia che non lascia nulla al caso e due protagonisti magnetici. Ispirata a una vera ondata di piromanie che devastò la California tra gli anni ’80 e ’90, la nuova produzione in otto episodi si muove tra verità storica e tensione drammatica, trasformando un fatto di cronaca in un affresco psicologico e sociale intenso e stratificato.

John Leguizamo, Anna Chlumsky
Smoke - Tracce di fuoco (2025) John Leguizamo, Anna Chlumsky

Il fuoco è solo l’inizio

Il protagonista della serie Apple Tv+ Smoke - Tracce di fuoco, Dave Gudsen (Taron Egerton), ex pompiere diventato investigatore specializzato in incendi dolosi, vive e lavora nel Pacifico Nordoccidentale degli Stati Uniti. Dietro l’apparente sicurezza, Dave nasconde un trauma mai elaborato: l’incubo ricorrente di trovarsi intrappolato in una casa in fiamme, simbolo delle sue colpe e paure. Per trovare pace, si rifugia nella scrittura, tentando di dare un senso ai suoi casi passati.


Ma la calma è solo apparente. Quando due piromani - uno, soprannominato “Milk Jug”, usa contenitori del latte per trasportare acceleranti; l’altro, “D&C” (“Divide and Conquer”), incendia più luoghi simultaneamente per depistare i soccorsi - cominciano a terrorizzare la zona con modalità differenti, Dave viene richiamato in prima linea.


Accanto a lui, l’ambiziosa ma problematica detective Michelle Calderone (Jurnee Smollett), ex marine, inviata con riluttanza dal suo superiore Steven Burk. Tra Dave e Michelle inizialmente c’è tensione, diffidenza, e uno scontro di approcci, ma presto la loro alleanza diventa necessaria per fermare un nemico che conosce bene il fuoco e le crepe dell’animo umano.

Nessun eroe è senza ombre

Nellaserie Apple Tv+ Smoke - Tracce di fuoco, Dave Gudsen non è il classico duro dal cuore d’oro. È tormentato, ambiguo, diviso. La sua personalità si sgretola come un muro sotto il calore del trauma: investigatore, scrittore, marito in crisi, padre acquisito incerto. Egerton gli presta volto e corpo con una performance sfaccettata, fatta di gesti minimi e tensioni trattenute. Lo vediamo oscillare tra introspezione intellettuale (con quegli occhiali “da scrittore”) e nervosismo da strada (sempre a masticare chewing gum come un detective hard-boiled), quasi fosse più personaggi in uno.


Michelle Calderone
, interpretata con potenza da Jurnee Smollett, è la vera rivelazione della serie. Una donna temprata da un passato militare e segnata da traumi invisibili, costretta ogni giorno a dimostrare di meritarsi il suo posto in un ambiente che le ricorda costantemente il suo genere, la sua etnia, il suo corpo. Michelle è investigatrice acuta, fisicamente imponente (Smollett si è allenata duramente per il ruolo), ma anche emotivamente fragile: si attacca alle persone per poi staccarsene di colpo, come chi ha imparato a proteggersi solo con il distacco.


Il cast di supporto arricchisce il quadro con sfumature interessanti: Steven Burk (Rafe Spall), il capitano della polizia, è una figura ambigua, diviso tra dovere e compromessi. Ezra Esposito (John Leguizamo), ex collega di Dave, caduto in una spirale autodistruttiva, si muove sul confine tra amico e sospettato. Harvey Englehart (Greg Kinnear), vecchio capo dei vigili del fuoco e figura paterna, rappresenta la vecchia guardia che sta per farsi da parte. E Freddy Fasano (Ntare Guma Mbaho Mwine), solitario e marginale, è una presenza silenziosa che nasconde molto più di quanto mostra.

Taron Egerton
Smoke - Tracce di fuoco (2025) Taron Egerton

Tra fuoco, traumi e identità

La serie Apple Tv+ Smoke - Tracce di fuoco non è solo un thriller investigativo. È una riflessione sulle ferite invisibili che il fuoco, metaforico o reale, lascia sulle persone. Il trauma è centrale: quello post-incendio, quello di guerra, quello esistenziale. La serie esplora il confine tra chi spegne incendi e chi li accende, tra il desiderio di controllo e l’attrazione per la distruzione.


Il rapporto tra Michelle e Dave diventa allora il vero cuore pulsante della narrazione: non tanto romantico quanto emotivamente carico, fatto di confronti, silenzi, tensioni. Sono due sopravvissuti, due reduci in cerca di senso, due anime alla deriva che trovano nel pericolo una forma di connessione.


Non manca la critica sociale: la marginalizzazione delle donne nei corpi di polizia, la tossicodipendenza come fuga, il degrado ambientale, le comunità rurali abbandonate a se stesse. Il fuoco, in Smoke – Tracce di fuoco, è anche quello della crisi climatica: onnipresente, inarrestabile, colpevole e collettivo.

Un’indagine dell’anima

Con la serie Apple Tv+ Smoke - Tracce di fuoco, Dennis Lehane firma un racconto che ha il respiro del cinema e la precisione del romanzo. La scrittura è chirurgica, i dialoghi pesati come prove in un processo. La regia alterna ritmo serrato e momenti di intimità bruciante. Ma sono i personaggi a fare la differenza: veri, fragili, pericolosamente umani.


Non è un caso che Smollett e Egerton abbiano parlato con entusiasmo del progetto: i loro ruoli sono profondi, vivi, scomodi. Il risultato è un’opera che non cerca scorciatoie, non accontenta, non consola. E, proprio per questo, resta impressa. Come una fiamma che ha lasciato il segno.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina Smoke - Tracce di fuoco

Smoke - Tracce di fuoco

Thriller - USA 2025 - durata 55’

Titolo originale: Smoke (2025)

Con Taron Egerton, Amy Carlson, Joe Chappelle, Jurnee Smollett, Arghavan Jenati, Luke Roessler

in streaming: su Apple TV+