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The Deuce - La via del porno

3 stagioni - 25 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 2

  • 2018-2018
  • 9 episodi

L'autore

maurizio73

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La recensione su The Deuce - La via del porno

di maurizio73
7 stelle

Un plot che sembra proseguire sulla falsariga di quello tracciato nella prima stagione al fine di assecondare le prevedibili aspettative di un pubblico seriale che risponda a stimoli collaudati, ma che cerca di smarcare con discrezione le nuove tendenze che si affacciano alla soglie del nuovo decennio, tra attivismo sociale e mercimonio dei costumi

Alla fine degli anni '70 le vie attorno a Time square continuano a pullulare di puttane, magnaccia, mafiosi, baristi, femministe, poliziotti corrotti, pornografi e moralizzatori dell'ultim'ora. Tra i peep-show con cui la criminalità specula sulla dissolutezza di una città liberale e trasgressiva ed i locali alla moda in cui investe parte dei suoi proventi, le nuove tendenze dell'industria per adulti rappresentano un mercato in rapida espansione che ha bisogno dei suoi capitali per affermarsi sulla costa sbagliata del continente americano. 

 

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"...Ma che bocca grande che hai!"

 

Simon&Pelecanos non lasciano, anzi raddoppiano (come i gemelli diversi interpretati da James Franco) per questa seconda e penultima (?) tornata della serie HBO che trasuda classe e dissolutezza da tutti i pori, procedendo con la congruenza diegetica di un microcosmo umano riprodotto minuziosamente nella cronistoria di un mutamento dei costumi traguardato dalla prospettiva dei bassifondi e dei loro squallidi e umanissimi protagonisti. Insomma un plot che sembra proseguire sulla falsariga di quello tracciato nella prima stagione al fine di assecondare le prevedibili aspettative di un pubblico seriale che risponda a stimoli collaudati, ma che cerca di smarcare con discrezione le nuove tendenze che si affacciano alla soglie del nuovo decennio, tra un attivismo sociale animato da propositi sociali (il femminismo) ed uno politico che punta al consenso interessato, tra lo sfruttamento industriale dei postriboli e del meretricio alla mobilità lavorativa della ex manovalanza solleticata da personali velleità artistiche, dall'evoluzione dei banchi di mescita in esclusivi club alla moda all'affacciarsi di novità tecnologiche che sdoganino le trasgressioni alla morale pubblica tra la discrezione di private mura domestiche. Su tutto aleggia incontrastata e tentacolare l'attività dei centri di potere (quello mafioso e quello istituzionale) in un continuo e mutevole equilibrio per il predominio economico e il prestigio politico, laddove le perverse dinamiche di una inevitabile subalternità sono costantemente oliate dal fiume di denaro che finisce per alimentare la corruzione come le attività benefiche, l'indipendenza economica di mecenati per amore come la nascita e lo sviluppo di un mercato artistico promettente quanto foriero di incognite e salti nel vuoto. Tra il pianto liberatorio di neo-liberte bianche che si affrancano dalla schiavitù del proprio pappa negro e la difficile affermazione  di una ex puttana indipendente che sfida un sistema governato dal maschilismo imperante, le piccole variazioni sui temi ormai collaudati sono il manifesto di una complessità di scrittura e di messa in scena che si appoggia alla canonica prevedibilità di situazioni e personaggi ormai rodati, dando la vaga impressione che tutto cambi perchè nulla possa cambiare; che gli impercettibili mutamenti nel coarcervo di un melting pot multiforme e camaleontico siano il progressivo riassetto di un sistema sociale in cui la libertà dei costumi sia solo l'ennesimo business di un paese che fonda sulla libertà (e la sacralità) dei consumi l'unica stella polare del proprio inarrestabile progresso sociale e della propria controversa prosperità economica. Simon&Pelecanos ispirano e producono per lo più, limitandosi a scrivere (da soli e in coppia) solo un terzo dei nove capitoli, mentre a dirigere tutti gli episodi tranne i primi due, è una compagine di sole donne, a rimarcare la nuova ondata femminile e femminista che sembra avere inondato sensibilità e tematiche di una serie che si affaccia consapevole e disinibita alle soglie del nuovo decennio.

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