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Tu Gaza es Mi Gaza
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Che poi è l’inesatto contrario di Mi Gaza Es Tu Gaza



Sono contento di non essere un israeliano medio (senza parenti fra gli ostaggi), di quelli che, confortati dal focolare del senso comune scaturente della maggioranza che hanno contribuito a stabilire, la notte tra il 7 e l’8 ottobre 2023 sono andati a letto e, sempre che siano riusciti ad addormentarsi, hanno sognato la Striscia di Gaza polverizzata da una manciata di bombe atomiche (d’accordo che poi, anche se ci son voluti due anni, alla fine per lo meno il paesaggio quello è). E poi, svegliandosi al mattino, hanno pensato di aver sognato la cosa giusta da fare.

Sono contento perché probabilmente avrei fatto i loro stessi sogni. E col palesantesi apparir del mattino, chissà.

https://www.instagram.com/p/DM2XdkTufC0/

Sono contento di non essere un Palestinese qualsiasi & qualunque (e dintorni) che ogni notte ad occhi chiusi e ogni giorno ad occhi aperti, da quasi 90 anni sogna la stessa medesima cosa, declinata oggi pressappoco così: “Iran pensaci tu, anche se lo sappiamo che non te ne frega un beneamato cazzo di noi.”

Sono contento perché:
- 150.000 anni fa: Homo sapiens sapiens

- Impero Ottomano
- Impero Britannico
- Imper...ativo Morale: la Terra Santa

- al-Nakba
- Massacro di Deir Yassin
- Massacro di Tantura
- Strage di Qibya
- Massacro di Kafr Qasim
- Massacro di Khan Yunis e Rafah
- Massacro di Bahr al-Baqar
- Massacro di Sabra e Shatila (e siamo agli anni ottanta)
- Massacro di al-Khalil (Hebron)
- Massacro di Jenin (e abbiamo scavallato il secolo/millennio)
- Massacri a Gaza (anni zero e anni dieci)
- Concentramento brado, sterminio flemmatico, genocidio blando.

Prenderndo a caso un evento sopra riportato si avranno più morti che sommando insieme quelli dei Giochi Olimpici di Monaco, dell’Aeroporto di Fiumicino (due volte), dell’Achille Lauro e della Sinagoga di Roma. E intanto la proporzione (10 italiani per 1 tedesco) in due anni ha raggiunto quota 55 palestinesi per 1 israeliano

Fine del 2023:
https://ilmanifesto.it/un-anno-di-guerra
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/escalation-israele-palestina-12-grafici-per-capire-come-siamo-arrivati-fin-qui-126406
Seconda Metà del 2025:
- https://www.patriaindipendente.it/servizi/un-conflitto-infinito-un-massacro-senza-fine-la-questione-israelo-palestinese/
https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/israele-e-gaza-due-anni-dopo-218967 

E sono contento di non esser stato un Alleato perché avrei ballato, come ballerei ora, sulle macerie di Berlino, Dresda, Colonia, Amburgo e di qualsiasi fachwerkhaus, gästehause, berghof e sperduto, isolato e non dimenticato pollaio adibito a rifugio dello sprofondo del Reich (anche se non su quelle di Hiroshima e Nagasaki, ma forse perché non sono cinese). 



Ucraina, Palestina, Sudan, le rotte migratorie che dall'Africa Sub-Sahariana portano alle coste nord del Mar Mediterraneo, e il Resto del Mondo.

Guerra, Fame e Malattie, ovvero: Das Capital.

“La povera piccina fu in quel periodo la vittima di tutti i capricci dei ricchi, la cui generosità manca quasi sempre di costanza e di coerenza. Ora protettori, ora amici, ora padroni, essi fanno il bene d’impeto o per capriccio, aggravando ancor più la situazione già grave dei piccoli infelici di cui s’interessano, decidendo con leggerezza del loro cuore, della loro vita, del loro avvenire, come non contassero niente.”Honoré de Balzac (1799-1850), “Le Médecin de Campagne”, 1833 (“Il Medico di Campagna”, Garzanti, 1977, traduzione di Andrea Zanzotto).

“Pressoché nulla ci è stato raccontato di quanti, nelle settimane e nei mesi successivi alla distruzione, patirono il disgusto di esistere e che, ancora a distanza di decenni, a molti continui a far difetto un’autentica volontà di vivere.”W.G. Sebald (1944-2001), “Luftkrieg und Literatur” ["Guerra Aerea e Letteratura"], 1997, poi 1999 (“Storia Naturale della Distruzione”, Adelphi, 2001, traduzione di Ada Vigliani).

“Perché sei povero?”, e “Pensi che potrai mai diventare ricco?”William T. Vollman (1959) ai poveracci intervistati, e per questo remunerati, in “Poor People” (2007; “I Poveri”, Minimum Fax, 2020, traduzione di Cristiana Mennella).

“Alla mia procreatrice manca il braccio destro. La schiena è un ammasso di cicatrici intrecciate. Ci è stato detto – non da lei, perché lei non parla mai di quei mesi – che è scampata al massacro nel suo distretto nascondendosi sotto i corpi che aveva attorno. Tanti sono sopravvissuti così, ma noi non parliamo molto di quelli che portano cicatrici visibili. L'accusa flagrante dei segni che si portano addosso è una forma di indecenza che non si può cancellare né revocare. La mia procreatrice protegge il suo spazio attraverso la negazione.”Sunny Moraine, “A Heap of Broken Images”, contenuto in “We See a Different Frontier: A Post-Colonial Speculative Fiction Anthology”, 2013, poi in “The Year's Best Science Fiction: Thirty-First Annual Collection”, 2014, e in “Clarkesworld, n. 116”, 2016 (“Tutti i Mondi Possibili, vol. 1”, Urania MilleMondi n. 75, Mondadori, 2016, traduzione di Marcello Jatosti).

“Cos’è la ricchezza? Il tuo stato attuale, meno la necessità.” – m.c. (o chi per lui; ovvio che il risultato dev’essere preceduto dal segno “+”, eh...). 



Che bella cosa!, che lieta meraviglia!
Non ci ha toccato né guerra né miseria!

Da “Tannomai” degli Üstmamò (Luca Alfonso Rossi, Mara Redeghieri, Ezio Bonicelli, Simone Filippi), contenuta in “Üstmamò (II)” del 1993, e poi citata dagli Offlaga Disco Pax nel finale di “Sequoia”, contenuta in “Gioco di Società” del 2012.

La prima parte dell’elenco di film inseriti in questo post parla di annientamento unilaterale.
La seconda invece di coesistenza inveratamente possibile.
Il confine tra le due è labile.

Intanto, nel nostro cortile - per l’occasione poniamolo a Castel d’Azzano (VR) o Su e Giù per l'Italia (UE) - ai sudici poveracci devolutisi dal cretinismo delle valli allo stragismo si preferiscono sempre quelli giusto un po’ meno tali, un po’ più ripuliti, il braccio armato degli strozzini legalmente e sovranazionalmente istituzionalizzati.

“Dalle masse sono riusciti ad ottenere lo stupido pietismo per il carabiniere.” – G.G. & S.L.  

“Cassonetti che s'incendiano negli spot di regime / La signora fa la fame, ma si preoccupa per le vetrine. – G.C. & RF


Mentre a Campo Ascolano (RM), le fascio-pluto-mafie…
(Poi, quando assisto a una puntata di Report che tratta di un argomento che conosco un poco più a fondo se non proprio nello specifico solitamente, e da sempre, NON concordo con le tesi esposte, ma questo è tutto un altro discorso.)    

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