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The Ideon: A Contact e The Ideon: Be Invoked
di AndreaVenuti
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The Ideon: A Contact e The Ideon: Be Invoked, Yoshiyuki Tomino, 1982.

Dopo l'incredibile successo della trilogia cinematografica su Gundam, il geniale e polemicoso Tomino contatta i vertici di Sunrise con l'intento di realizzare un progetto analogo su Ideon in modo tale da dargli un finale adeguato (ricordo che la serie fu costretta a chiudere i battenti in fretta e furia causa basso share e vendite di giocattoli estremamente basse; un po' come successe per Gundam).
Sunrise accetta tuttavia per paura di un mega flop già del primo film, decide di realizzare una sorta di bilogia cinematografica da distribuire mediante un unico evento in sala.
 
Tomino pertanto ha la possibilità di rimettere mano al tanto agognato robot divinio ma prima di procedere è doveroso fare un passo indietro.
 
1975, Tomino entra nel fantastico mondo del super-robot dirigendo Il prode Raideen: una sorta di clone, almeno sulla carta dei produttori e sponsor, di Mazinger Z tuttavia Tomino la pensa in maniera diversa e nonostante le forti imposizione dall'alto riesce ugualmente a proporre un qualcosa di mai visto in precedenza.
Innanzitutto siamo di fronte al primo anime super-robot non naganiano e tra le tantissime innovazioni (robot trasformabile, sistema di pilotaggio diverso, ecc) inizia a perdersi il tratto demoniaco mitologico tipico di Nagai a favore di elementi mistici/divini ripresi poi proprio in Ideon.

Chiuso questo brevissimo excursus torniamo a focalizzarci su The Ideon.
 
The Ideon: A Contact sostanzialmente riassume nel modo più lineare possibile (certo a tratti leggermente caotico e dispersivo) la bellezza di 32 puntate in soli 85 minuti, detto questo è subito possibile captare l'importanza dell'opera che innalza sensibilmente il genere super robot e pensiamo ai primi minuti di sequenza:
 
Una navicella spaziale durante un viaggio esplorativo scopre uno strano pianeta che emana una particolare energia. Il pianeta è stato colonizzato da un gruppo di archeologi umani che stanno cercando di studiare una misteriosa astronave e tre strani veicoli. Gli esploratori, alieni identici a noi umani, per pura diffidenza e preconcetti razziali decidono di aprire subito il fuoco dando vita ad una cruenta carneficina e contemporaneamente inaugurano una snervante guerra le cui conseguenze risulteranno nefaste per tutti.
 
Attenzione anche gli aggrediti non scherzano e parallelamente al nemico sono anch'essi mossi dai più subdoli istinti individuali incentrati su odio e diffidenza, come confermato dalla prigioniera alinea (tranquilla nella sua cella) uccisa a tradimento da una giovane civile oppure pensiamo ad alcune tattiche militari estremamente scorrette e disonorevoli.
 
L'antimilitarismo non è l'unico elemento d'interesse e minuto dopo minuto viene introdotto l'elemento divino del robot o meglio l'energia senziente che manovra il robot.
 
Presente pure una magnifica sequenza onirico-metafisica che sancisce il primo incontro tangibile tra Cosmo (il pilota principale dell'Ideon) e l'Ide (l'energia senziente).

Benissimo, fin qui tutto bene, ma il vero capolavoro intramontabile ed irraggiungibile (Hideaki Anno continua a ringrazia Tomino ogni giorno XD) si materializza in The Ideon: Be Invoked, progenitore di Neon Genesis Evangelion.

 
L'odio razziale si intensifica sensibilmente e le morti cruenti non possono che aumentare, messe in scena mediante una violenza secca ed improvvisa tale da anticipare un certo cinema di Takeshi Kitano (dico solo ragazzine e bimbe decapitate d'emblée).
 
Tomino decide altresì di ragionare molto su una particolare figura messianica proponendoci sequenze simboliche estremamente liriche e potenti e mi riferisco in primis al frangente in cui Karala stringe forte il piccolo Lou, il quale a sua volta entra così in contatto con il figlio stesso di Karala (ancora nel suo grembo). Scena fondamentale poichè indice di una possibile amicizia e tolleranza tra popoli diversi, peccato però che la scena in esame sia anticipata da atrocità perpetuate da ambedue le parti ed infatti poco dopo si manifesterà la volontà dell'Ide che andrà a punire i due contendenti distruggendo i loro pianeti nativi .
 
Questa distruzione è il pretesto per presentarci un altro fondamentale snodo narrativo. L' Ide ormai consapevole della malvagità degli uomini/alieni vuole creare un nuovo mondo popolato solo da esseri puri annientando pertanto quello esistente (il progetto per il Perfezionamento dell’Uomo vi ricorda qualcosa).
 
Superlativo poi il finale: memorabile, nichilista, metafisico, visionario, poetico...

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