Regia di Alex Visani vedi scheda film
Penultima regia di Alex Visani, seguita da "Blades in the Darkness" (2022). Un thriller dalle cupe e cadaveriche atmosfere, riservato a quella nicchia di nostalgici che ancora avvertono il vuoto cinematografico lasciato da autori tipo Aristide Massaccesi.
Luna (Ingrid Monacelli), single senza più i genitori, vive isolata praticando la tassidermia sugli animali. Mentre passeggia in un bosco, alla ricerca di qualche carcassa da imbalsamare, s'imbatte nel cadavere di una ragazza, al cui fianco giace, ferito, il suo aggressore. Recupera i corpi, conservando e fotografando nei vari stadi di decomposizione quello del cadavere, mentre si prende cura di Tony (Lorenzo Lepori), l'assassino, con il quale stabilisce una morbosa relazione.
Errata corrige: l'attrice nella foto è Ingrid Monacelli
Da tempo Alex Visani è un nome molto famoso nel mondo dell'underground. Appassionato di cinema horror, ha contribuito a diffondere una serie di titoli sconosciuti alle nostre latitudini (la serie DVD targata Spasmo Video), mentre sin dalla fine degli anni Novanta ha praticato anche la strada del cinema amatoriale ricoprendo tutti i ruoli possibili immaginabili (produttore, sceneggiatore, regista ma anche interprete, direttore della fotografia, macchinista, ecc). Inizia l'avventura cinematografica con una trilogia finanziata a basso budget, realizzata direttamente in video, nel triennio 1999/2001 (Blade Killer - L'inferno di Nicholas, Zombi New Millennium e Mindcreep), proseguendo poi a girare un film con cadenza annuale, secondo una logica produttiva "indipendente" (pochi soldi, ma tante idee e massima libertà creativa). Vedono, così, la luce opere estreme e suggestive, sicuramente di rilievo nel contesto di riferimento: Carne Morta (2002), La soglia (2003) e Ultimo spettacolo (2004). Assieme a qualche cortometraggio, la filmografia di Visani procede spedita con The Pyramid (2013) e Stomach (2019). Sino a questo momento si tratta perlopiù di opere oltraggiose, girate praticamente tra amici, senza l'apporto di veri e propri attori. Una svolta nella sua produzione arriva proprio con questo Nati morti per il quale, oltre alla brava Ingrid Monacelli, protagonista ne è il convincente Lorenzo Lepori, interprete, tra l'altro, in Everybloody's End (Claudio Lattanzi, 2018) e Il tuo sepolcro... la nostra alcova (Mattia De Pascali, 2020), altrimenti regista di almeno un paio di titoli interessanti, quali Catacomba (2016) e Notte nuda (2018). Da quanto sin qui scritto, e considerato l'argomento trattato in Nati morti, appare evidente che si tratta di un filone particolare, di nicchia, riservato a un pubblico in grado di apprezzare opere bizzarre ma basate su valide idee, anche se - per questioni economiche - spesso limitate nella realizzazione. Visani tenta da anni di riportare sullo schermo un tipo di horror non conforme alla moda e allo standard attuale (qui, le atmosfere sono chiaramente quelle di Buio Omega, del compianto Joe D'Amato), praticando la medesima filosofia (Eros & Thanatos) di autori diventati di culto (Aristide Massaccesi, ça va sans dire) e gli va riconosciuta, almeno in questa occasione, di esserci riuscito.
Nati morti: scena
Nati morti sembra un film girato con molti più mezzi di quelli messi a disposizione del regista. E funziona egregiamente, a cominciare da una trama angosciante, proseguendo con buoni attori, ottime musiche, impressionanti effetti speciali e location suggestive. Ovviamente può non piacere, dato l'argomento trattato; certamente disturba, per come pone in essere l'ambiguo rapporto tra i due perversi protagonisti, una coppia omicida priva di fondamentali etici e riferimenti morali; sicuramente merita, però, anche un riconoscimento, essendo riuscito molto meglio di tante produzioni girate con molti più soldi, veri attori e professionisti del settore. Per chi apprezza il cinema horror italiano anni Ottanta - quello visivamente più estremo, spericolato, iconoclasta girato con mezzi di fortuna ma buona tecnica -, Nati morti garantisce un ritorno d'effetto a quelle paurose atmosfere. Visani, nel tempo e con l'esperienza, ha certamente raffinato la tecnica, ha imparato a dosare gli effetti (pochi ma buoni) e gestire con ottimi risultati il set, finendo per essere uno dei pochi nomi di riferimento, assieme - per citarne solo alcuni - a Lorenzo Lepori, Lorenzo Bianchini, Dario Germani, Giulio De Santi, Brace Beltempo, Davide Pesca, Francesco Mirabelli, Dario Almerighi, Mattia De Pascali, Luigi Pastore, Gabriele Albanesi e Domiziano Cristopharo. Registi le cui opere non godono di meritata diffusione, ma di fatto i veri "punti di riferimento" per chi apprezza l'horror tricolore. A loro andrebbe data l'opportunità di girare un lungometraggio con un budget veramente adeguato.
Nati morti: Lorenzo Lepori
"Se portassi qui alcuni cadaveri morti da 2-3 giorni, nessuno potrebbe tollerare la loro presenza. Un cadavere in decomposizione è una minaccia."
(Guillermo Arriaga)
Trailer
F.P. 04/04/2023 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 81'53")
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