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Il nido del ragno

Regia di Gianfranco Giagni vedi scheda film

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La recensione su Il nido del ragno

di Donapinto
6 stelle

Giovane ricercatore dell'Università di Dallas, Alan Withmore (Roland Wybenga) si reca a Budapest per incontrarsi con il professor Roth. Quest'ultimo e' in possesso di rivelazioni sulla pericolosissima e antica setta de "I Tessitori", che si sta impadronendo dell'intera città di Budapest.                                                                                                                                                                                            Piccolo e misconosciuto horror italiano di fine anni 80', genere ormai al tramonto nel nostro paese, se si esclude Dario argento e qualche exploit di Pupi Avati. Pellicola trattata molto male - a mio modo di vedere ingiustamente - su altri siti di cinema. Certo, la confezione, nonostante un nudo integrale e le scene gore, e' piuttosto televisiva. Difatti l'esordiente Giancarlo Giagni aveva precedentemente curato la regia del programma musicale MISTER FANTASY. Chiarissimi i rimandi a titoli italiani degli anni 70' come LA CORTA NOTTE DELLE BAMBOLE DI VETRO, IL PROFUMO DELLA SIGNORA IN NERO e SUSPIRIA, dunque nulla che non sia già stato visto. Come nelle tre pellicole appena citate, anche qui compare una setta di assassini, con l'aggiunta di paranoie tipicamente Polanskiane. Gli Interpreti, tranne la francese Stephane Audrane e il veterano degli spaghetti-western William Berger, risultano alquanto scialbi e monotoni. Ritmo eccessivamente soporifero, regia piuttosto anonima, effetti speciali (Sergio Stivaletti) datati ma ancora funzionali. IL NIDO DEL RAGNO riesce comunque a recuperare un certo interesse nell'appassionato del genere, grazie alle tetre e sinistre atmosfere che riesce a creare, merito soprattutto della città di Budapest, che insieme a Praga (senza dimenticare la nostra Torino) sono perfette quando si narrano storie inquietanti e cariche di misteri e ambiguità.

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