The Paper, la nuova serie in arrivo su Sky, non è solo un erede spirituale di The Office US: è un aggiornamento agrodolce e necessario sullo stato attuale dei media locali, sulla crisi dell’informazione e sul cinismo di un mondo aziendale che tratta la verità come un’opzione e non come una responsabilità.


Ambientata nella redazione ormai svuotata del Chicago Truth Teller, una testata un tempo autorevole, la serie racconta la disperata (e goffa) rinascita di un giornale che ha perso tutto tranne il nome. Ed è proprio questo nome che Ned Sampson, ex venditore di carta igienica e aspirante direttore, vuole salvare.

Girata in formato mockumentary, con lo stesso sguardo disilluso ma umanissimo che ha reso celebre The Office, la serie si muove tra ironia e malinconia, regalando momenti comici e riflessioni scomode. Perché oggi, più che mai, parlare di giornalismo è parlare di sopravvivenza.

Sabrina Impacciatore, Domhnall Gleeson, Óscar Núñez, Gbemisola Ikumelo
The Paper (2025) Sabrina Impacciatore, Domhnall Gleeson, Óscar Núñez, Gbemisola Ikumelo

Il protagonista che non dovrebbe esserlo

Ned Sampson (Domhnall Gleeson), il protagonista della serie The Paper, è l’elemento estraneo in un ambiente già compromesso. Non ha esperienza diretta nel giornalismo, non ha un team, non ha fondi. Ha solo un’idea ingenua ma sincera: riportare il Truth Teller a una forma di dignità editoriale. Dopo aver attraversato una crisi personale, Ned decide che vuole “fare qualcosa di utile”. Ma utilità e idealismo, in una redazione cannibalizzata da algoritmi e tagli di bilancio, sono quasi un insulto.


La sua inesperienza lo rende vulnerabile, ma anche determinato. E questa tensione, tra goffaggine e integrità, definisce l’andamento della serie. Il suo entusiasmo trascina, irrita, ispira. E soprattutto, smaschera le zone grigie di chi lo circonda.

Serpi in redazione

La nemesi più evidente di Ned nella serie The Paper è Esmeralda Grand (Sabrina Impacciatore), ex direttrice del sito del giornale, licenziata dal ruolo editoriale ma ancora onnipresente. Esmeralda è brillante, manipolatrice, esperta nel gioco di potere e narcisismo che ha sostituito il giornalismo d’inchiesta. L’arrivo di Ned la mette in allarme: non lo prende sul serio, ma teme il suo impatto. Per questo lo boicotta, spesso senza nemmeno nasconderlo.


Intorno a loro si muove un gruppo di impiegati improbabili, costretti a improvvisarsi giornalisti. Mare Pritti (Chelsea Frei), ex soldatessa, è forse l’unica con esperienza reale ma si limita a riciclare contenuti da agenzie stampa. Adam Cooper (Alex Edelman), un contabile ingenuo e quasi alieno alla realtà, rappresenta l’assurdo livello a cui si è abbassato lo standard professionale. Detrick Moore (Melvin Gregg), venditore di spazi pubblicitari, confonde carisma con competenza e si ritiene un mentalista da bar. Nicole Lee (Ramona Young) invece cerca di evitare qualsiasi attrito, finendo sempre tra le grinfie di Esmeralda.


A margine, Oscar Martinez (Oscar Nunez) aggiunge un livello metanarrativo: ex personaggio di The Office, si ritrova di nuovo davanti a una telecamera, visibilmente infastidito. Un richiamo voluto e pungente all’inesorabile ritorno dei vecchi schemi.

Domhnall Gleeson, Tim Key
The Paper (2025) Domhnall Gleeson, Tim Key

Oltre la risata: cosa racconta davvero The Paper

La forza della serie The Paper non sta solo nella comicità, ma nel quadro lucido e spietato che fa dell’informazione contemporanea. Il giornale è un guscio vuoto, incapace di produrre contenuti veri, ridotto a rielaborare notizie già digerite altrove. La redazione è popolata da impiegati che non hanno mai scritto un articolo, dirigenti che parlano solo di bilanci, e figure come Ken Davies (Tim Key), l’uomo di Enervate (l’azienda madre), interessato solo ai costi e non alla qualità del prodotto.


Il conflitto centrale della serie è tra verità e profitto, tra vocazione e rassegnazione. L’idea di Ned è utopica, forse ridicola, ma porta con sé una domanda autentica: è ancora possibile fare giornalismo in un sistema che non lo considera più essenziale?


La serie parla anche di identità lavorativa. Ogni personaggio è imprigionato in un ruolo che non corrisponde alle sue aspirazioni o capacità. In questo senso, The Paper diventa anche una riflessione sulla disconnessione tra ciò che siamo e ciò che facciamo per vivere.

La notizia che (forse) conta ancora

The Paper non è una serie sul giornalismo: è una serie sul vuoto lasciato dalla sua assenza. È una commedia, sì, ma non c’è leggerezza nel modo in cui mostra l’erosione del mestiere, la banalità del male aziendale, e la difficoltà di resistere in un sistema che ha smesso di credere nella verità come valore.

Il personaggio di Ned – goffo, spaesato, ma tenace – non cambia il mondo. Ma ne mette in crisi le regole. E questa, oggi, è già una forma di notizia.


In un’epoca dove tutto è contenuto e nulla è approfondimento, The Paper riesce a mettere a nudo la fragilità di un’industria che sopravvive più per inerzia che per convinzione. E lo fa con umorismo, sì, ma anche con un’insospettabile serietà.

Autore

Redazione

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Filmografia

locandina The Paper

The Paper

Commedia - USA 2025 - durata 0’

Titolo originale: The Paper (2025)

Con Greg Daniels, Jeffrey Blitz, Sabrina Impacciatore, Nancy Lenehan, Allan Havey, Tim Key