Ombre nell’acqua, serie in sei episodi in uscita il 6 giugno su Netflix, è tratta dal romanzo di Jane Harper. Un noir emotivo e atmosferico che scava nei silenzi, nei traumi e nei segreti sepolti del passato ambientato a Evelyn Bay, dove il tempo sembra essersi fermato. Non perché la piccola cittadina costiera della Tasmania sia immune al cambiamento, ma perché lì ogni onda che si infrange sulla scogliera porta con sé un’eco di tragedia.

Una tragedia che non smette di affiorare
Quindici anni prima degli eventi narrati nella serie Netflix Ombre nell’acqua, una tempesta ha cambiato tutto. Due persone sono morte annegate, una ragazza è scomparsa, e Kieran Elliott ha portato da allora sulle spalle il peso di quella notte. Ora Kieran (interpretato da Charlie Vickers) torna a Evelyn Bay con la compagna Mia (Yerin Ha) e la loro figlia neonata, per stare vicino al padre malato e a una madre distante, più chiusa che mai.
Ma i fantasmi non hanno smesso di infestare il luogo. Quando il corpo di una giovane donna viene ritrovato sulla spiaggia, la comunità viene investita da un nuovo ciclone emotivo. Le indagini portano a galla connessioni inaspettate, vecchi rancori e verità che molti speravano restassero sepolte per sempre.
Un giallo? Sì, ma anche un dramma familiare
Il creatore della serie Netflix Ombre nell’acqua Tony Ayres lo dice chiaramente: “È un melodramma familiare travestito da giallo.” E non mente. Ombre nell’acqua non si accontenta di inseguire l’assassino: lo usa come pretesto per raccontare la fragilità delle relazioni, la difficoltà di affrontare la perdita, e il modo in cui il dolore si trasmette da una generazione all’altra.
Al centro c’è il bisogno struggente di riconciliazione tra Kieran e sua madre Verity (una Robyn Malcolm glaciale e straziante allo stesso tempo), incapace di perdonarlo o forse solo troppo spezzata per riuscirci.
Ogni personaggio, dai detective Sue Pendlebury (Miriama Smith) e Alex Dan (Johnny Carr), agli amici di un tempo come Olivia (Jessica De Gouw) e Sean (Thom Green), porta con sé una scheggia della verità, e una ferita mai del tutto rimarginata.

Un cast corale, umano, dolorosamente reale
La forza della serie Netflix Ombre nell’acqua sta nella sua coralità. Ogni attore ha il suo momento di rottura, il suo confronto con ciò che è stato e ciò che avrebbe potuto essere. Ayres lo definisce un “ensemble emozionale”, e il risultato è una storia che pulsa in ogni scena, senza protagonisti assoluti ma con tanti centri gravitazionali che si attraggono e respingono.
Charlie Vickers dà corpo a un Kieran consumato, mai del tutto presente. Yerin Ha, nei panni di Mia, è il cuore razionale e dolente della serie, combattuta tra empatia e rabbia. Il cast secondario - tra cui spiccano Damien Garvey, George Mason e Shannon Berry - arricchisce il mondo di Evelyn Bay con sfumature autentiche, fragili, mai sopra le righe.
Il vero protagonista? Il paesaggio
Girata tra le scogliere e i paesaggi gotici di Eaglehawk Neck, in Tasmania, la serie Netflix Ombre nell’acqua trasforma la natura in metafora. I marosi incessanti, le grotte scavate dal tempo, le rocce taglienti: tutto racconta la durezza della memoria, il peso del passato, la bellezza crudele di ciò che è stato. Evelyn Bay non esiste, ma si sente viva, minacciosa, invadente. Come se il paesaggio stesso volesse urlare una verità mai detta.
In Ombre nell’acqua, i temi si intrecciano in una narrazione che esplora profondamente le emozioni umane.Il senso di colpa domina la vita di Kieran Elliott, segnato da una tragedia avvenuta quindici anni prima.Il suo ritorno a Evelyn Bay riporta alla luce non solo i ricordi dolorosi, ma anche i segreti che la comunità ha cercato di nascondere.
La serie affronta il dolore e la perdita, mostrando come questi sentimenti influenzino le relazioni familiari e sociali.Il mistero che avvolge la scomparsa di una ragazza e la morte di una giovane donna diventa il catalizzatore per rivelare le verità taciute e le dinamiche complesse di una piccola comunità.
Attraverso una narrazione intensa e personaggi ben delineati, la serie invita lo spettatore a riflettere sulle conseguenze delle azioni passate e sulla difficoltà di affrontare la verità. Perché Ombre nell’acqua è molto più di un giallo. È un viaggio psicologico in una comunità spezzata, un dramma intimo avvolto nel mistero. Lo spettatore non è chiamato solo a scoprire “chi è stato”, ma a interrogarsi su cosa significhi sopravvivere quando la vita ci frantuma.
Con una regia che lascia spazio all’atmosfera e un racconto che non ha paura della complessità emotiva, questa serie si impone come una delle uscite televisive più mature e penetranti dell’anno.
Non guardatela solo per il mistero. Guardatela per quello che resta quando la tempesta è passata.
Filmografia
Ombre nell'acqua
Thriller - Australia 2025 - durata 53’
Titolo originale: The Survivors (2025)
Con Yerin Ha, Ben C. Lucas, Charlie Vickers, Ned Morgan, Robyn Malcolm, Eloise Rothfield
in streaming: su Netflix Netflix Basic Ads
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