Playlist film (aperta ai contributi)

Tratto dal primo libro di King con un fenomenale Brian De Palma alla regia. Un film che esplode nella seconda metà in un mare di sangue e violenza e con uno dei finali più belli di sempre.

Probabilmente uno dei migliori film horror mai stati realizzati nella storia del cinema e uno dei pochi casi in cui il film supera il libro. In mano a Stanley Kubrick qualsiasi opera di King sarebbe diventata un capolavoro e in questo caso, bisogna ammetterlo, il merito maggiore fu proprio del regista. Un film perfetto in tutto. Kubrick ha stravolto l'opera di base facendo il suo Shining, un film talmente inquietante da risultare inosservabile, un capolavoro senza tempo firmato da un uomo nato esclusivamente per il cinema.

Quando David Cronenberg si mette dietro la mdp sforna solo filmoni. Un film spettrale, tetro e inquietantissimo con un Christopher Walken impressionante. Non ho letto il libro ma posso accontentarmi del lavoro di Cronenberg.

Quando penso a John Carpenter tendo sempre a collegarlo a David Cronenberg. Due registi sostanzialmente diversi che, per una ragione o per un'altra, tendo sempre ad accomunare. Non è un caso, quindi, che anche l'opera del buon Carpenter sia uscita lo stesso anno de La Zona Morta. Film interessante e pauroso, intriso di follia e cupezza. E non è un caso che le migliori trasposizioni siano riuscite proprio ai maestri dell'horror.

Un pò mi sento in colpa affermando che non ho mai visto il primo capitolo di Creepshow diretto da quel geniaccio di George Romero. Ciò non mi ha impedito di vedere e adorare alla follia questo secondo capitolo, tre storie trash-horror tanto spaventose quanto divertenti. Ero un bambino quando lo vidi per la prima volta e subito mi innamorai dell'episodio 3 L'Autostoppista, uno dei miei momenti preferiti per quanto riguarda il cinema horror. 

Uno dei film minori tratti dalle opere di King. Cimitero Vivente è un horroretto modesto, godibile nell'insieme ma che non lascia niente. I presupposti di base c'erano tutti ma l'opera non riesce a convincere pienamente. Ottima invece l'omonima canzone dei Ramones che fa da colonna sonora. Occasione leggermente sprecata.

Misery è il primo libro di King che ho letto, all'epoca quattordicenne. Un capolavoro inarrivabile portato sullo schermo da un Rob Reiner in stato di grazia e da una coppia di attori protagonisti, Kathy Bates e James Caan, perfettamente in parte. Un thriller tesissimo e ricco di suspense.

Probabilmente il film che più ha terrorizzato i bambini di questo mondo, me compreso. Da bambino lo vedevo a fatica, troppo impaurito da quel clown sputa sangue che mai come nessun altro ha saputo terrorizzarci. Un film affascinante che ha sconvolto le nostre infanzie ma che, rivisto sulla soglia dei vent'anni, mi deluse profondamente in quanto realizzato davvero maluccio. Forse sarebbe stato meglio lasciarlo lì dove era facendolo rimanere il peggior incubo della mia vita.

Ammetto di non avere grandi ricordi di questo film dal momento che lo vidi quando ero un bambino durante un martedì d'estate quando la televisione ci deliziava con le bellissime rassegne di Notte Horror. Ricordo un film mediocre, un'opera minore che non mi coinvolse fin troppo. Forse dovrei dedicargli una seconda visione per poterlo giudicare ma con gli occhi di un adulto perderebbe tutto quel fascino che, se pur non piacendomi come film, aveva saputo trasmettermi.

Probabilmente uno dei film più famosi della storia del cinema. Tratto dalla raccolta Stagioni Diverse, questo è un esempio di come King sapesse cimentarsi perfettamente in una storia drammatica e malinconica che ben si discostava dallo stile horror con il quale si era imposto al mondo. Un film di cui non ho letto il libro ma che posso solo ammirare grazie soprattutto a una bellissima regia e a una coppia di attori, Morgan Freeman e Tim Robbins, perfetti. Da lacrime.

Film per la televisione tratto da un racconto contenuto nel libro Quattro Dopo Mezzanotte del quale si salva ben poco. Lo guardai quando ero un bambino e mi spaventò molto ma dopo quasi vent'anni mi accorgo dei suoi enormi limiti. Ne conservo comunque un bel ricordo e il racconto non è niente male.

Un vero e proprio dramma, una denuncia contro la stupidità della pena di morte. Un film lunghissimo, struggente e molto triste. A tratti superiore al libro. Grandi Tom Hanks e David Morse.