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House of Cards

6 stagioni - 78 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 1

  • 2013-2013
  • 13 episodi

L'autore

temistocle

temistocle

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La recensione su House of Cards

di temistocle
8 stelle

Premessa numero uno: questa è la mia prima recensione, o almeno il primo pallido tentativo di scriverla.

La premessa numero due è che avendo come tutti poco tempo e molta voglia di sognare, di staccare la testa dalle paranoie da ufficio, ho cominciato a scoprire ed appassionarmi ai telefilm. Con il tempo ne sono divenuta dipendente. Dipendente come un semplice essere umano che guarda attraverso lo schermo un mondo che non conosce, con la curiosità e lo stupore che solo il cinema (del piccolo e del grande schermo) può regalarti. E quando scopri qualcosa di nuovo e meraviglioso, ne vuoi ancora.. almeno io sono così.

Solo ieri sera ho avuto modo di scoprire House Of Cards. Una serie che di per sè mi attirava parecchio già dallo spot perchè ambientata nelle luci e nelle molte ombre della Casa Bianca. Questa ambientazione, spesso dipinta come il simbolo del potere, la casa del "leader del mondo libero (?!?)" come dice il Presidente Fitz nella serie Scandal, lo scrigno dei molti segreti del mondo, unita a quel gran personaggio che è Kevin Spacey non poteva non attrarmi. Kevin Spacey che dietro quei ruoli che ho odiato e che spesso mi hanno portato ad odiare anche lui: un odio pieno di stima, si intenda..perchè se c'é Kevin Spacey vale almeno la pena dare un occhiata, no? Vale tutti i minuti del telefilm! Un Frank Underwood astuto, con un ruolo sociale e politico che lo svestono di umanità perchè possa indossare i panni di un burattinaio che si diverte a parlare al pubblico che crede di avere. Un Frank Underwood che cerca di raccontarsi come vincitore tra i vinti, che lancia l'amo allo spettatore esattamente come con chi gli ha fregato la poltrona. Un Kevin Spacey che frega con il sorriso. E cosa dire della meravigliosa Robin Wright che veste i panni (firmati) della moglie, della Sig.ra Underwood. Un matrimonio che al primo episodio pare abbia radici nella forte interdipendenza e complicità: complicità nel gioco, nel bluff delicato e calcolato. E se questo inizio, se queste premesse non fossero abbastanza per rimanere agganciata all'amo, una regia e fotografia che credo rara, almeno nel panorama dei telefilm: riprese che non hanno niente da invidiare a molte pellicole e quel senso di cupo (che almeno io credo di aver colto) che contrastano con quel bianco così puro della White House, che ha tante ombre quante pensa di poter nascondere.

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