Regia di Daniele Gangemi vedi scheda film
La vita va presa a pizze. Un buon consiglio per il malinconico Dino Malaspina, se non fosse che lui lo segue letteralmente e nell’opera d’esordio di Daniele Gangemi, la faccia buffa e malinconica di Corrado Fortuna su una Vespa attraversa Catania in una notte a consegnare a domicilio pizze del locale Blu Cobalto. Pizze condite con una polverina magica dello “spacciatore” di felicità e seconde possibilità Alessandro Haber, che peraltro cita L’arte della guerra a sproposito. Peccato solo che in questo film sconclusionato e inconcludente gli unici pregi si ritrovino proprio nella location barocca catanese, mostrata generosamente, e nella colonna sonora negramara di Sangiorgi (ma la vera sorpresa è la bella follia del gruppo François e le coccinelle). Per il resto questo pseudofantasy di formazione tutto in una notte non sa mai dove andare, proprio come il disorientato Malaspina su due ruote. Fortuna si impegna come pure Regina Orioli - entrambi hanno collaborato all’improbabile sceneggiatura -, ma il racconto, pretenzioso, è un gioco cinematografico che non vale mai la candela, non appassionano né il loro amore né i clienti della pizzeria dalle storie strampalate. E Valentina Carnelutti è un angelo che passa troppo velocemente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta