Brett Morgen, già autore diCobain: Montage of Heck, realizzaun'esperienza cinematografica immersivacon molte immagini inedite di concerti del compianto David Bowie; un'odissea spaziale audiovisiva e multiforme che infrange i limiti del film documentario su una delle rockstar mondiali più iconiche di tutti i tempi.
L'opera prima di Corrado Ceron, evento speciale alle Giornate degli Autori a Venezia 79, è questo road movie dolce-amaro mosso dalla nostalgia di una donna che vuole ritornare lungo la strada dei successi avuti quando era una leggenda del liscio per dire addio alle persone che ha incontrato. Protagoniste Stefania Sandrelli e Silvia d'Amico, accompagnate da Paolo Rossi.
Ari Folman, diventato famoso più di dieci anni fa per Valzer con Bashir, torna all'animazione per raccontare la vicenda di Anna Frank e la Shoah alle nuove generazioni, offrendo un punto di vista "aggiornato" che integra parte della storia di Anna e del suo celebre diario con la nostra modernità e con i drammi della contemporaneità, in primis con quello dei migranti.
La versione un po' romanzata della vita di Dante voluta da Pupi Avati l'anno scorso, quando cadeva il cententaro della morte del poeta, arriva ora nei cinema, con Boccaccio/Castellitto a far da guida nel ruolo, che il Certaldese ebbe veramente, di primo divulgatore e cultore dell'opera del fiorentino.
A contare i film del franchise Dragon Ball ci si perde: questo - prodotto dalla gloriosa Teoi - dovrebbe essere il ventunesimo e in Giappone, come nel resto del mondo, è andato molto bene. Anche per questo in Italia non si è deciso di relegarlo in un'uscita evento, segno della vitalità della saga che negli ultimi anni ha conosciuto una grande espansione.
Era a Cannes, nella selezione ufficiale, il film di Dominik Moll, un thriller cupo (ma esistono thriller allegri?) ambientato nella provincia francese e centrato sulle indagini per la morte di una ragazza di 21 anni, bruciata viva. Il caso tormenterà il giovane ispettore a cui sono state affidate le indagini, che si scontrerà presto con una sorta di omertà che circonda la morte di Sara.
Se dopo Knives Out - Cena con delitto vi è rimasta la voglia di un "whodunit" - come si chiamano i gialli che cercano di identifcare tra molteplici indiziati l'autore di un crimine - il film di Tom George, con un bel e nutrito cast è sicuramente quel che fa per voi: vi porterà nella Londra degli anni '50, dove indagini e comicità si intrecciano quando un ispettore e la sua aiutante si danno da fare per risolvere un caso di omicidio che li proietta nel mondo del teatro.
Non è che Virzì sia dotato del dono della preveggenza: è che gli è andata bene. Perché il suo film distopico, girato in una Roma afflitta da tra anni di scarsità di risorse idriche, e che dopo questa nostra arida estate sembra un instant-movie era nella sua mente all'inizio ispirato da un altro flagello, la pandemia, che oltre a essere (stata?) un flagello sanitario ha anche messo in questione tanto la relazione tra l'uomo e l'ambiente (attualissima), quanto quella sociale, centrata sui comportamenti dei singoli e le risposte della collettività. Il risultato è quest'opera, presentata fuori concorso a Venezia e popolata da un cast di ottimi nomi del nostro cinema.
Horror psicologico firmato dal regista Parker Finn che mette in scena le vicende della psichiatra Rose Cotter, interpretata da Sosie Bacon, che dopo aver assistito al suicidio di una paziente inizia a essere tormentata fa strane allucinazioni, del tutto simili a quelle rivelate dalla paziente poi suicidatasi.
Un padre (Stefano Fresi) e un nonno (Giovanni Storti, sempre più in fuga dal Aldo e Giacomo) impegnati a rincorrere i figli del primo che sono finiti per errore su un treno da soli e hanno subito approfittato dell'inattesa libertà. È la commedia di Luca Miniero, per una volta destinata più esplicitamente a un pubblico familiare.
Quanto vale un film con una coppia di attori noti, benché - sia detto senza offesa - un po' stagionati? Quale è la sua forza d'attrazione? E questo vale anche se si tratta di una commediola "alimentare",…
Ci sono diverse cose da annotare sulle uscite di questa settimana, numerose, varie, ricche di titoli provenienti dai maggiori festival e sicuramente appetibili.
La prima è che il titolo più…
Nel corso dei primi tre giorni della settimana - che comunque non generano mai una grande affluenza, va detto - il film di Gianni Amelio è stato sempre in testa alla top ten quotidiana del box office. È…
Arrivano i primi film da Venezia e tra questi ce n'è subito uno importante. È il film di Gianni Amelio, Il signore delle formiche, che riporta all'attualità un processo - terribile nella sua…
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