Viaggi nel tempo e nella storia, e metamorfosi senza meta, muovono i film del cineasta dai capelli bianchi di Akron, Ohio - un nome che sembra quello di un’altra galassia. Gli anni di formazione li ha vissuti in una dimensione spaziotemporale unica, nel Lower East Side derelitto della Manhattan di fine anni 70, trasformato, dal basso, nella capitale dell’arte mondiale dall’insorgenza di mille artisti e centri fertili (Millennium, St. Mark’s Place, Café La MaMa, i club musicali CBGB’s e The Ocean, Robert Frank, Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, i cineasti Charlie Ahearn e James Nares, Sun Ra che già fondeva elettronica e jazz...) ma anche dall’incredibile energia di una popolazione a tensione transculturale, che più impoverita era e più era capace di inventare bellezza ovunque, dalla moda più cheap all’incredibile fusion tra dub caraibico, punk londinese e hip-hop da Harlem. Tutti potevano suonare anche senza saperlo fare, «come, allora, i Talking Heads». Tutti potevano fare cinema.

Vivere on the road e in stato d’allarme la propria identità e documentarne la decomposizione: possibilmente con stile, consapevolezza storico-politica e in gruppo, con gli stessi creativi (l’operatore “mai con la steadycam” Robby Müller, Tom DiCillo, il montatore Jay Rabinowitz, Tom Waits, Iggy Pop, Rammellzee...). Questa è stata la missione di Jarmusch. Approfittando anche di finanziamenti pubblici o co-produttori stranieri (ZDF, ARTE etc.), operare mutazioni e cambi di set mentali, produrre energia contagiante e contaminarsi con l’altro, con il diverso, con chi non parla la tua lingua, con l’oltremare, il nero, il latino e il nativo e - per un cineasta indipendente per eccellenza come lui - anche con i “generi pop”. In Permanent Vacation Jarmusch ibrida musiche di John Lurie con il gamelan giavanese. E così via.

Un don Giovanni di oggi che rimedita sulla rivoluzione sessuale degli hippie e omaggia Eustache; due giovani fan di Presley in pellegrinaggio a Memphis dal Giappone; il killer afroamericano al servizio della mafia sedotto dall’etica del samurai; il poeta-autista di bus a Paterson, innamorato di un’iraniana diversamente poetica, rendendo omaggio ai lettristi e a Lou Costello; gli ungheresi indocili alla civiltà del benessere; un musicista vampiro, eternamente depresso, che attraversa i secoli indeciso se irridere, deplorare o detestare la realtà degli umani; l’incontro western tra il killer William Blake e un nativo d’America; zombie a Centerville scatenati contro i veri mostri; un buffo italiano che capita in prigione...

Raccontati così, i film minimalisti e romantici di James Robert Jarmusch sono forse “noiosi” e “borghesi”? Così li definì Nick Zedd, un vicino di casa ad Alphabet City, cineasta trasgressivo irriducibile, autobiografico e pauperista fino all’insopportabilità. Ma il pittore concettuale Joseph Kosuth così spiegava la sensibilità postmoderna impostasi, anche nel cinema, verso la metà degli anni 70: «Siamo stati costretti, dopo Corea, Vietnam, razzismo, fine del Welfare e l’AIDS mal contrastato, a ripoliticizzare l’arte, incorporando ma anche oltrepassando la modernità del racconto autobiografico, la soggettività desiderante, estranea a ogni causa pseudo-rivoluzionaria», compreso il monoteismo autoriale. Il cinema personale, narrato in prima persona singolare, vanto della generazione underground e nouvelle vague, che aveva devastato il canone hollywoodiano, andava messo sottotraccia. Le conquiste restavano: il basso costo, il passo ridotto, il surplus di naturalezza, il final cut, lo sganciamento dal canone, lo slittamento nel documentario della finzione. Godard, in questo, era stato profetico: fare film «con un inizio, uno svolgimento e una fine, non necessariamente in quest’ordine». Tra Titanic e American Beauty era nato uno spazio per le opere minoritarie differenti e competitive di Linklater, Haynes, Paul Thomas Anderson, Sara Driver, Bette Gordon...

Jarmusch avrebbe voluto fare lo scrittore, poi il musicista (è stato cantante e tastierista dei Del-Byzanteens, band new wave, un album all’attivo), ma finì alla Tisch School of the Arts della New York University (bocciato il saggio di diploma, perché in 16 mm). Figlio di un manager e di una giornalista/artista, di milieu cristiano-episcopale, poi buddista non praticante, con radici irlandesi, ceche e tedesche, laureato in letteratura alla Columbia, nel 1975 a Parigi per nove mesi fa indigestione alla Cinémathèque di pianisequenza e piani fissi griffati Ozu, Dreyer e Bresson.

Ma è del professore Nicholas Ray l’illuminazione: «Gira ogni sequenza come se fosse un film a sé. E poi monta cercando un’atmosfera unificante». Fassbinder lavorava così, frammentando il film, in sequenze composte da moltitudini di storie. Ecco perché i film di Jarmusch sembrano a episodi, indocili agli storyboard. Tante vite, un’opera unica. Sul set di Nick’s Film - Lampi sull’acqua Ray gli fa conoscere Wenders, che distribuirà Permanent Vacation e lo lancerà internazionalmente, fino alla la vittoria della Caméra d’or nel 1984 per Stranger Than Paradise. Negli ultimi film la segnaletica del B movie prende il sopravvento, tra vampiri e zombie? Si è imborghesito, direbbe Zedd? No. È bebop: «Cerco di far vedere le immagini da differenti prospettive nello stesso tempo. Come faceva Charlie Parker con lo standard musicale. Lo spezzettava come un cubista ma poi ce lo restituiva, con molto rispetto, abbellito».

Filmografia completa di Jim Jarmusch
Permanent Vacation
Drammatico - USA 1980 - durata 75’
Titolo originale: Permanent Vacation
Regia: Jim Jarmusch
Con Chris Parker, Leila Gastil, Richard Boes, Ruth Bolton, Sara Driver, María Duval
Stranger Than Paradise
Commedia - USA/RFT 1983 - durata 89’
Titolo originale: Stranger Than Paradise
Regia: Jim Jarmusch
Con John Lurie, Eszter Balint, Richard Edson, Cecilia Stark, Danny Rosen
in streaming: su Prime Video
Daunbailò
Commedia - USA 1986 - durata 102’
Titolo originale: Down by Law
Regia: Jim Jarmusch
Con Tom Waits, John Lurie, Roberto Benigni, Nicoletta Braschi
Al cinema: Uscita in Italia il 31/10/2002
Mystery Train
Commedia - USA 1989 - durata 109’
Titolo originale: Mystery Train
Regia: Jim Jarmusch
Con Masatoshi Nagase, Joe Strummer, Youki Kudoh, Screamin' Jay, Nicoletta Braschi, Elizabeth Bracco
Taxisti di notte
Commedia - USA 1991 - durata 131’
Titolo originale: Night on Earth
Regia: Jim Jarmusch
Con Gena Rowlands, Winona Ryder, Béatrice Dalle, Roberto Benigni, Giancarlo Esposito, Rosie Perez
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Amazon Video
Dead Man
Western - USA 1995 - durata 90’
Titolo originale: Dead Man
Regia: Jim Jarmusch
Con Johnny Depp, Gary Farmer, John Hurt, Gabriel Byrne, Robert Mitchum
in streaming: su Prime Video Timvision
Year of the Horse
Documentario - USA 1997 - durata 106’
Titolo originale: Year of the Horse
Regia: Jim Jarmusch
Ghost Dog. Il codice del samurai
Drammatico - USA 1999 - durata 116’
Titolo originale: Ghost Dog: The Way of the Samurai
Regia: Jim Jarmusch
Con Forest Whitaker, John Tormey, Victor Argo, Isaach De Bankolé, Henry Silva
Al cinema: Uscita in Italia il 23/10/2023
in streaming: su Raro Video Amazon Channel
Coffee & Cigarettes
Commedia - USA 2003 - durata 95’
Titolo originale: Coffee and Cigarettes I, II, III
Regia: Jim Jarmusch
Con Roberto Benigni, Steve Buscemi, Iggy Pop, Tom Waits, Steven Wright, Cate Blanchett
Al cinema: Uscita in Italia il 12/03/2004
in streaming: su Prime Video
Broken Flowers
Commedia - USA 2005 - durata 105’
Titolo originale: Broken Flowers
Regia: Jim Jarmusch
Con Bill Murray, Jessica Lange, Sharon Stone, Frances Conroy, Tilda Swinton, Jeffrey Wright
Al cinema: Uscita in Italia il 02/12/2005
in streaming: su Amazon Video Google Play Movies
The Limits of Control
Giallo - USA 2009 - durata 116’
Titolo originale: The Limits of Control
Regia: Jim Jarmusch
Con Tilda Swinton, Bill Murray, Gael García Bernal, John Hurt, Paz de la Huerta, Hiam Abbass
Solo gli amanti sopravvivono
Drammatico - USA, Germania, Francia, Gran Bretagna, Cipro 2013 - durata 122’
Titolo originale: Only Lovers Left Alive
Regia: Jim Jarmusch
Con Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska, John Hurt, Anton Yelchin, Jeffrey Wright
Al cinema: Uscita in Italia il 15/05/2014
in streaming: su Prime Video Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video
Gimme Danger
Documentario - USA 2016 - durata 108’
Titolo originale: Gimme Danger
Regia: Jim Jarmusch
Al cinema: Uscita in Italia il 21/02/2016
in streaming: su MUBI MUBI Amazon Channel Apple TV Google Play Movies Timvision Rakuten TV Amazon Video
Paterson
Drammatico - USA 2016 - durata 113’
Titolo originale: Paterson
Regia: Jim Jarmusch
Con Adam Driver, Golshifteh Farahani, Kara Hayward, Sterling Jerins, Luis Da Silva Jr., Frank Harts
Al cinema: Uscita in Italia il 22/12/2016
in TV: 15/09/2025 - Rai 2 - Ore 02.55
in streaming: su Prime Video Apple TV Amazon Video Rakuten TV Rai Play
I morti non muoiono
Commedia - USA 2019 - durata 103’
Titolo originale: The Dead Don't Die
Regia: Jim Jarmusch
Con Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton, Chloë Sevigny, Steve Buscemi, Danny Glover
Al cinema: Uscita in Italia il 13/06/2019
in streaming: su Apple TV Google Play Movies Rakuten TV Amazon Video