Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Temporale Rosy è un titolo brutto (al suono) di per sè, ma anche fra i più introvabili dell'intera vastissima filmografia monicelliana; in realtà si tratta di una godibile commediola rosa a suon di cazzotti, uno dei tanti esperimenti cui il Maestro della commedia all'italiana si sottopose verso la fine degli anni Settanta e durante i primi Ottanta per tentare di svecchiare il suo cinema (e con esso, il cinema italiano tutto, di conseguenza). Ciò che nel lavoro funziona è merito non solo del regista e dei suoi sceneggiatori di fiducia (Age e Scarpelli, con la collaborazione di Carlo Brizzolara, autore del romanzo di partenza), ma anche di un poker di protagonisti perfettamente in parte e affiatati: Gerard Depardieu, Faith Minton, Gianrico Tedeschi (sempre efficace, quelle rare volte in cui è riuscito a rivestire un ruolo di primo piano) e Roland Bock, che qui esordisce nel cinema e ne esce definitivamente. E, ovviamente, il pregio centrale di tutta l'operazione sta nel saper soffocare le atmosfere melodrammatiche e melanconiche della (pur funzionante) storia d'amore che costituisce il nucleo della trama, nel fragoroso sciabordio di cazzotti che ne fa da inarrestabile colonna sonora; e ancora sono valori aggiunti dell'opera il femminismo (o l'antimaschilismo) e il chiaro - forse pure troppo palese nella sua fisicità di fondo - discorso sull'emancipazione della donna, lo sguardo sagace sul fasullo mondo della lotta libera e su quello crudele della boxe, il ritratto sopra le righe del narratore esterno/interno (il Conte, Tedeschi) e le spigolose caratterizzazioni dei vari personaggi, anche quelli minori. Mentre ciò che non va si può essenzialmente ridurre al faticoso procedere a rilento della narrazione nella parte centrale della pellicola, dopo un bell'esordio scoppiettante e denso di avvenimenti; prima che la situazione torni vivace bisognerà attendere la mezzora finale del film e a ben guardare centoventi minuti di commedia a base di baci (pochi) e (soprattutto) cazzotti cominciano a essere impegnativi. Collaboratori tecnici di serie A: Tonino Delli Colli per la fotografia, Ruggero Mastroianni per il montaggio, Gianfranco Plenizio per la colonna sonora. 5,5/10.
Il tormentato amore fra un pugile infortunato, ridottosi a fare il facchino al porto, e una lottatrice di catch all'apice del successo viene minato dall'orgoglio del primo e dalla testardaggine della seconda. Ma se sarà stato vero amore, i due torneranno - alla loro maniera - a cercarsi.
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