Helen Mirren in Excalibur

Spietata e seducente, vestita di maglie di rete e lucenti placche di metallo, Morgana è una visione abbagliante e temibile, incarnata con perfetta, lussuriosa crudeltà da Helen Mirren: sleale, incestuosa, avida e potente, la Morgana di Dame Helen è la personificazione del femminile più spaventoso e “irregolare”, e con quale classe lo (s)veste.

Prosperosa e dotata di portamento fiero, gli occhi glaciali e dal taglio esotico che le vengono dalle nobili origini russe (il vero cognome è Mironoff), Mirren sullo schermo porta sempre un po’ di quell’anticonvenzionalità che la contraddistingue nella vita reale: atea («credo un po’alle fate, e ai leprecauni. Non a dio»), per sua dichiarazione priva di istinto materno, amante del nudismo, è cresciuta in una famiglia antimonarchica, proprio lei che, per paradosso, ha poi interpretato sia Elisabetta I sia Elisabetta II, infiltrando anche in quest’ultima il suo spirito riottoso.

Quello di una viscerale diva del teatro, nome di punta della Royal Shakespeare Company, passata al cinema per registi in linea con la sua audacia (Lindsay Anderson, Tinto Brass, Peter Greenaway...) e a suo agio con le armi da fuoco negli action del terzo millennio. Oggi che ha 76 anni, non ha smesso di osare e provocare: solo l’anno scorso ha sfilato come una rockstar a Parigi per L’Oréal, e si è prestata a erotico duetto con Checco Zalone nel videoclip di La vacinada, con impudica e feroce autoironia.

Il film