Omicidio a Easttown
- Serie TV
- USA
- 1 stagione 7 episodi
Titolo originale Mare of Easttown
Con Brad Ingelsby, Kate Winslet, David Denman, Sadat Waddy, Neal Huff
Tag Giallo, Femminile, Crimini, Famiglia, USA, Anni duemilaventi
Al di là del bene e del male c’è quasi sempre un fiume.
Un trio di nettatori dell’urbe (in questo caso costituita da alcuni bucolico-scatafascici sobborghi della piccola Contea di Delaware, DelCo, finitimi dell’estesa periferia di Philadelphia in Pennsylvania) decidono di rubare a mano armata un mucchio di verdoni derivati dalla compravendita di un carico di drokah – si aspettano di trovare suppergiù un milione di dollari, buono pasto più, buono pasto meno – custodito in una trap house gestita da una banda di motociclisti in stle “Sons of Anarchy” (l’avidità però non è il solo movente: c’è anche una storia di vendetta a spingere da sotto), ma al posto dei bigliettoni fruscianti riuniti in mazzette si ritrovano con la suddetta drokah, non ancora scambiata, e contestualmente ci scappano un paio di paia di morti (strano, eh?) e la scomparsa/rapimento di un bambino, perciò viene approntata una task force (ebbene sì, quella che dà il titolo alla serie: bravi!) guidata da un agente F.B.I. ex prete cattolico (lo so, qui si sta un po’ esagerando, eh) e padre di tre figli (uno naturale, la maggiore, e due adottivi, maschio e femmina) e vedovo (la moglie è stata uccisa dal figlio acquisito durante uno scatto d’ira dovuto alla sua diagnosticata condizione schizofrenica): detta così, capite bene che il rischio di uscire dai binari dell’arte dello storytelling per entrare nel territorio del “WTF?!” è abbastanza altino, ma ecco la sorpresa: non succede, e la storia procede incalzante, coerente, appassionante: vuoi per la scrittura (l’ideatore e sviluppatore Brad Ingelsby sceneggia tutti e sette gli episodi, facendosi affiancare in tre casi da Dave Obzud), vuoi per l’interpretazione (in questa miniserie recitano bene pure le ombre, le comparse sullo sfondo, le fottute voci fuori campo di personaggi che mai vedremo e - per la gioia di batteri e virus aviari che fanno il ballo della zoonosi saltando da una specie all’altra - gli uccelletti e gli scoiattoli alla mangiatoia: la direttrice del casting è - ovviamente - Avy Kaufman), vuoi per la regìa (col Jeremiah Zagar di “We the Animals”, 4 ep., ai quali si abbina la fotografia di Alex Disenhof, e la Salli Richardson Whitfield di “The Gilded Age”, 3 ep., ai quali si abbina la fotografia di Elie Smolkin, che si alternano dietro la MdP).





Brad Ingelsby (che proviene dall’altrettanto potente "Mare of EastTown") con questa sua “Task” crea per HBO un qualcosa di (non troppo paradossalmente) al contempo classico ed eccezionale: in mano a quasi qualsiasi altro “autore” (un paio di esempi per tutti: lo Steven Knight di “Peaky Blinders”, “Taboo”, “See”, “All the Light We Cannot See”, “The Veil”, “A Thousand Blows” e “House of Guinnes” e il Mark L. Smith di “The Revenant”, “American Primeval” e “Untamed”) il racconto si sarebbe imbolsito dopo un quarto d’ora, qui invece è un crescendo inarrestabile (anche negli “ascolti”, che dal primo all’ultimo episodio sono più che raddoppiati: cosa più unica che rara) degno di William Friedkin, Michael Mann e Martin Scorsese (o, per rimanere in ambito seriale, dello Steven Zaillian di “The Night Of” e “Ripley” e del Richard Price di “The Outsider”, pur se qualche momento “esagerato” è presente nella costruzione del cliffhanger posto a conclusione del 5° ep.) che raggiunge l’acme del climax al termine del penultimo episodio, tant’è che addirittura il racconto poteva “chiudersi” persino a quel punto e il disappunto non sarebbe stato così incredibile, ma detto e nonostante ciò l’episodio finale non ha alcunché di superfluo, anzi.




Mark Ruffalo (In the Cut, Eternal Sunshine of the Spotless Mind, Collateral, Zodiac, Shutter Island, Margaret, Poor Things, Hal & Harper) giganteggia, punto. Tom Pelphrey (Banshee, Ozark, Mank, Outer Range, A Man in Full) gli tiene testa, punto. A loro fianco un ottimo cast “secondario” composto da Emilia Jones (BrimStone), Jamie McShane (BloodLine), Martha Plimpton (The Regime), Fabien Frankel (House of the Dragon), Alison Oliver (SaltBurn), Thuso Mbedu, Phoebe Fox, Sam Keeley, Margarita Levieva (The Deuce), Raúl Castillo, Owen Teague, Silvia Dionicio e Isaach De Bankolé (The Limits of Control, The Brutalist).
Musiche di Dan Deacon, coadiuvate da qualche gran bella original song messa sul piatto da Gabe Hilfer, ad esempio spaziando dal Camerun di Blink Bassy con “Ngwa” all’Ohio dei Caam con “All the Debts I Owe”p.
- Come si chiamava?
- Lizzie Stover.
* * * * (¼) ½ – 8.75 (9.00)
Titolo originale Mare of Easttown
Con Brad Ingelsby, Kate Winslet, David Denman, Sadat Waddy, Neal Huff
Tag Giallo, Femminile, Crimini, Famiglia, USA, Anni duemilaventi
Titolo originale Badlands
Regia di Terrence Malick
Con Martin Sheen, Sissy Spacek, Warren Oates, Ramon Bieri, Alan Vint
Titolo originale Star Wars
Regia di George Lucas
Con Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Peter Cushing, Alec Guinness, Anthony Daniels
Titolo originale Once Upon a Time in America
Regia di Sergio Leone
Con Robert De Niro, James Woods, Elizabeth McGovern, Tuesday Weld, Jennifer Connelly
Titolo originale WALL-E
Regia di Andrew Stanton
Titolo originale To Live and Die in L.A.
Regia di William Friedkin
Con William L. Petersen, Willem Dafoe, John Pankow, John Turturro, Debra Feuer
Titolo originale Heat
Regia di Michael Mann
Con Al Pacino, Robert De Niro, Val Kilmer, Jon Voight, Tom Sizemore, Diane Venora
Titolo originale The Departed
Regia di Martin Scorsese
Con Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Vera Farmiga, Martin Sheen
Titolo originale Winter's Bone
Regia di Debra Granik
Con Jennifer Lawrence, John Hawkes, Lauren Sweetser, Kevin Breznahan, Isaiah Stone
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