Regia di M.A. Fortin, Joshua John Miller vedi scheda film
Nel tentantivo di sfruttare un filone horror ormai esaurito, pur se tornato in voga negli ultimi anni, un gruppo di produttori (compreso Kewin Williamson, sceneggiatore di Scream) finanzia uno psicodramma dai toni seriosi, poco incisivo, per nulla spettacolare e piuttosto prevedibile. Opera affidata a un regista debuttante, con intenzioni d'autore.
L'Esorcismo - Ultimo atto (2024): locandina
La perdita della moglie deceduta per via di un malattia incurabile e il senso di colpa per non aver desiderato - al momento della nascita - la figlia, inducono un attore sull'orlo del baratro spingendolo a socializzare per oltre due anni con la bottiglia. Alcolizzato, fisicamente provato ma deciso a recuperare, Anthony Miller (Russell Crowe) accetta la proposta di un regista che fortemente lo vuole sul set di un film horror, dopo l'inattesa dipartita del protagonista principale. Anthony dovrà interpretare il ruolo di un esorcista, pur essendosi in realtà allontanato dalla religione, affiancato sul set dalla figlia e da un reale esperto del Rituale Romano.
L'Esorcismo - Ultimo atto (2024): Russell Crowe
Simulando la realizzazione di un set che rimanda chiaramente al capolavoro di Friedkin, il regista Joshua John Miller (anche sceneggiatore, in tandem con M. A. Fortin) dirige un fiacco psicodramma dai vaghi contorni horror, centrato sul conflitto interiore di un padre poco presente, nonché marito sofferente. La figura del protagonista viene resa in maniera pateticamente sconsolata da un attore (Russell Crowe) decisamente non in parte, con un passato artistico indiscutibilmente brillante e significativo per quanto impegnato in ruoli di ben altro genere. Il budget stratosferico (22.000.000 di dollari) non è sufficiente a colmare l'assenza di idee e di contenuto finendo per essere letteramente speso nella realizzazione di un modesto lungometraggio penalizzato da un ritmo ingessato e destinato a un pubblico giust'appunto maggiore di 14 anni (ovvero con destinazione conclusiva il palinsesto televisivo e le piattaforme di streaming). Nel tentativo di seguire il revival "esorcistico", con la poco felice idea di dare al prodotto un taglio autoriale che prende le distanze dalla purezza del filone, Miller ottiene un clamoroso ma meritato flop al botteghino finendo per racimolare un in incasso a livello mondiale, dopo oltre un anno dal rilascio, che copre a malapena metà dei soldi spesi. Di pari passo le valutazioni di merito, con unanime stroncatura da parte di pubblico e critica.
L'Esorcismo - Ultimo atto (2024): Russell Crowe
"Ci sono diversi esorcisti in crisi di identità che mandano tutti dagli psichiatri."
(Gabriele Amorth)
F.P. 19/07/2025 - Versione integrale visionata su TimVision
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