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Cena con delitto

Regia di Rian Johnson vedi scheda film

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La recensione su Cena con delitto

di mck
8 stelle

“Cluedo? Are you back again already?”

 

 

Fuori i coltelli, affilate le lame, sguainate le spade, e due ore e dieci, compresi i Rolling Stones ad accompagnarci verso e sui titoli di coda, scorrono implacabili con perdonabili/accettabili ed ovvie/obbligate forzature.

“Dad said the plots just popped into his head fully formed. It was the easy part for him.”
(“Papà diceva che le trame semplicemente gli venivano in mente già completamente formate. Per lui quella era la parte facile.”)

 


Certo, assonanze col christiesco “Murder by Death” di Robert Moore da Neil Simon con Truman Capote e la citazione letterale diegetica di “Murder, She Wrote” (e aggiungiamoci pure i dintorni di Baker Street e un po' di Columbo), ma il film che moralmente più mi tornava alla mente durante e dopo aver assistito a “Knives Out”, la quinta opera cinematografica (“Brick”, “the Brothers Bloom”, “Looper”, “Star Wars - VIII: the Last Jedi”), oltre a tre episodi di “Breaking Bad” (“Fly”, “Fifty-One”, “Ozymandias”), di Rian Johnson (che scrive, come sempre, e co-produce), è “8 Femmes” di François Ozon da Robert Thomas (in versione addolcita).

“Physical evidence can tell a clear story with a forked tongue.”
(“Le prove tangibili possono raccontare una storia chiara e limpida con una lingua biforcuta.”)

 


I convitati alla festa di compleanno ch'è una veglia funebre ch'è un'indagine per omicidio: Daniel Craig, Christopher Plummer, Ana De Armas, Chris Evans, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Don Johnson, Toni Collette, Lakeith Stanfield, Katherine Langford, Jaeden Martell, Frank Oz, Riki Lindhome, Edi Patterson, K Callan, Noah Segan, M. Emmet Walsh, Marlene Forte...

 


Fotografia: Steve Yedlin. Montaggio: Bob Ducsay. Musiche: Nathan Johnson. Scenografie: David Crank. Costumi: Jenny Eagan. Casting: Mary Vernieu. Produzione: MRC (Baby Driver, CounterPart, Ozark, the OutSider) e T-Street (Rian Johnson e Ram Bergman: investiti 40 mln $ ricavandone 300). Distribuzione: LionsGate.

 


Tried to hitch a ride to San Francisco / Thank you for your wine, California / Feel I'm goin' back to Massachusetts...

 

Un probabile trono per Chef Tony...

...me lo immagino proprio così.

 

Got to scrape that shit right off your shoes / But I want you to come on, come on down Sweet Virginia...

 

Escapando de la Crítica, 18...

...74, Pere Borrell del Caso.


Riposti i coltelli, smussate le lame, rinfoderate le spade, rimaniamo in attesa delle nuove avventure di Benoît Blanc, anche se non ci dispiacerebbe seguire anche e soprattutto quelle di Marta Cabrera.

 


“Cluedo? Are you back again already?”

* * * ¾        

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Ultimi commenti

  1. Utente rimosso (ocasamantha)
    di Utente rimosso (ocasamantha)

    Scusatemi, ma Agatha Christie sta da un'altra parte. Imitarla è impossibile. Si rischia, come in questo film, l'infortunio. Zero suspense e finale deludente.
    Ridicolo il James Bond-Poirot. Solo Altman con "Gosford Park" è andato ben oltre, ma di Agatha ha conservato solo la cornice e dentro ci ha messo la sua maestria.

    1. mck
      di mck

      Sei scusata.

    2. Marcello del Campo
      di Marcello del Campo

      A parte “Gosford Park”, illustri antecedenti agathachristiani sono

      “Ladykillers” (La signora omicidi, 1955” di Alexander Mackendrick, – pessimo il remake dei Coen Brothers;

      l’impareggiabile “The List of Adrian Messenger” (I 5 volti dell’assassino, 1963) di John Huston ,

      il delizioso “Murder by Death” (Invito a cena con il delitto, 1976) di Robert Moore, sc. di Neil Simon, (già citato sopra)

      “Clue” (Signori, il delitto è servito, 1985) di Jonathan Lynn – sc. John Landis;

      “The Cheap Detective" (A proposito di omicidi…”, 1978, sorta di sequel di
      “Invito a cena con delitto”, sempre di Robert Moore e sc. di Neil Simon

      Spero che ocasamantha non abbia nulla da obiettare.

      Ciao, Matteo.

    3. mck
      di mck

      Grazie della lista, contestualizzante e graditissima, @MdC.
      "The Cheap Detective" mi manca [o almeno così credo/penso!, ché magari l'ho (intra)visto grazie a qualche passaggio televisivo mattutin-pomeridiano negli anni, lustri, decenni passati].
      "Clue" è il titolo che, mentre buttavo giù il pezzo, cercavo nella memoria per accompagnarlo a MbD!, ma l'ho mancato :(
      Su John Huston: John Huston.
      Il missmarplesco paragone Mackendrick/Coen è un po' ingeneroso in partenza (ma del resto ci si son ficcati loro...), e sul pessimo al bros-remake ho da contrapporre un più che sufficiente.
      Cmq., la/lo/l* scusiamo.
      Ciao Lore' :)

  2. yume
    di yume

    Mi è strapiaciuto, intelligente, divertente , nulla che ti aspetti (almeno io che di solito casco in tutte le trappole) Agata non m’è venuta in mente, benché il titolo fosse fuorviante e fatto apposta per fuorviare.

    1. mck
      di mck

      Sarà che l'ho sempre identificato come "Knives Out" e il titolo italico mai m'ha sfiorato, comunque sia non è nemmeno dei peggiori, ché in fondo trattasi di un "dopocena con delitto"... :)

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