Nessuno più di Jack Nicholson ha lasciato uscire la belva, nessuno come lui ha saputo fare degli istinti ferini e della bramosia erotica una maschera capace di modellarsi anche sulla commedia. Un mostro umanissimo, che nulla nasconde della sua rapacità dietro quel ghigno e quelle sopracciglia leggendarie, e anzi si cala con la medesima, sorniona perfidia negli uomini tormentati da cinema d’autore come nelle caricature di villain da fumetto.

Dopo Shining, il demoniaco playboy di Le streghe di Eastwick e il Joker di Batman, Nicholson torna a danzare col diavolo nel pallido plenilunio in un film che unisce le sue anime di attore: Will si fa mostro perché un lupo lo morde, ma soprattutto perché trova il coraggio di sfogare la rabbia, l’eros, l’ambizione che prima tratteneva. Un ruolo non per niente inseguito per 12 anni, e affidato al complice Mike Nichols, nella loro quarta collaborazione: solo a lui Nicholson poteva dare il compito di dirigerlo mentre scorrazza a quattro zampe conciato come Wolverine, un rabbioso cagnolone dalla voce suadente.

Gigione e ferino, giocando con la sua immagine di ribelle non pensionabile (pochi mesi prima dell’uscita di Wolf aveva aggredito un automobilista spaccandogli la macchina a colpi di mazza da golf), Nicholson è il villain che tutti vorremmo essere. E ci manca molto: dal 2010 si è ritirato dalle scene, lasciandoci un cinema un po’ meno bestiale.

Il film
Wolf. La belva è fuori
Horror - USA 1994 - durata 125’
Titolo originale: Wolf
Regia: Mike Nichols
Con Jack Nicholson, Michelle Pfeiffer, James Spader, Christopher Plummer
in streaming: su Rakuten TV Google Play Movies Amazon Video Apple TV
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